tutte le immagini sono © 2022 dell'autore
No, non si dice. Andiamo diretti al punto. Se siete tra quelli che dicono ci vediamo settimana prossima o l’ho fatto settimana scorsa sbagliate, senza troppe scusanti.
in che senso?
L’articolo non decade mai. E non solo
L’espressione necessita dell’articolo determinativo sempre, anche quando l’aggettivo (prossima, scorsa) proceda il sostantivo: ci vediamo la settimana prossima, ci vediamo la prossima settimana.
Ma perché certe persone commettono questo grave errore?
Esiste una serie di fattori non univoci che spinge a determinare una versione scorretta della frase, dei quali è difficile determinare quale abbia un peso maggiore. A voi scegliere a quale categoria appartenete:
Non leggete abbastanza
Il primo è indubbiamente legato ad un uso eccessivo della forma parlata senza che vi sia un riscontro oggettivo con quella scritta (traducendo: molta gente non legge, o legge troppo poco. E tende a riportare nella sua sintassi quel che crede esser corretto affidandosi unicamente alla percezione uditiva.
Il che si accompagna ad altri due problemi: il suono sommesso e breve che spesso produce l’articolo, ma soprattutto il fatto di ascoltarlo da altre persone che già non lo pongono).
Non fate troppo caso a quel che state dicendo
Ma possiamo metterci anche una strana correlazione che si forma nella mente (della stessa persona di cui sopra, che già non legge abbastanza) con espressioni di tipo avverbiale formate con i nomi dei giorni della settimana (che giustamente vanno senza articolo): ci vediamo lunedì prossimo, sabato scorso sono andato al mare (da notare che se fossero invertite, qui l’articolo ci andrebbe: ci vediamo il prossimo lunedì, lo scorso sabato sono andato al mare).
Prestate troppa attenzione all’inglese
No, davvero. Prima di addentrarsi in una lingua straniera sarebbe necessario conoscere ben oltre la perfezione la propria. Uno dei motivi per cui viene scritto settimana prossima senza l’articolo determinativo è l’analogia con espressioni inglesi come next week, next month, last year.
E non è manco la prima volta che ne parliamo.
Sì, sì, prima o poi parliamo anche di manco.
Una rimembranza dialettale
Esiste poi una forma espressiva dialettale che seppur non direttamente inerente ricorda il problema che stiamo trattando: anno.
Diffuso in Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo (vale a dire nell’Italia centrale), la forma anno, derivata dall’ablativo assoluto latino, indica l’anno passato e si esprime senza articolo e senza aggettivo (anno andai a Roma).
È evidente la correlazione che sembra venirsi a creare con il problema che stiamo trattando ora (settimana scorsa sono andato a Roma), unicamente per un fattore di (solo) apparente verosimiglianza.
Ma precisiamo
È bene precisare, comunque, che sebbene corretto nell’espressione dialettale (e quindi in uso) nelle regioni citate, anno non trova parallelismo con nessuna forma in italiano. E nonostante sia usato in Toscana, questa è una delle poche espressioni della regione che non contribuiscono a creare la lingua nazionale.
Ma al di là di questo
Nonostante la succitata eccezione dell’Italia centrale, in questo caso l’errore è diffuso soprattutto nel nord Italia, in particolar modo in area lombarda (e fosse l’unico problema che ha). Grossa tirata d’orecchie per chi lo commette!
do re mi fa sol
Laureato in Belle Arti, grafico qualificato specializzato in DTP e impaginazione editoriale; illustratore, pubblicitario, esperto di stampa, editoria, storia dell’arte, storia del cinema, storia del fumetto e di arti multimediali, e libero formatore. Scrittore e autore di fumetti, editor, redattore web dal 2001, ha collaborato e pubblicato con Lo spazio Bianco, L’Insonne, Ayaaak!, Zapping e svariate testate locali.