«Tu in questi giorni mi hai fatto capire che l’amore è come uno di quei bracieri votivi che si trovavano nei templi dell’antica Grecia e l’innamorato, in questo caso io, è un po’ come quelle ancelle che erano destinate a passare tutta la loro vita a cercare di mantenere il fuoco del braciere sempre acceso… Non ti puoi distrarre o addormentare, specialmente la notte. Perché altrimenti il fuoco rischia di spegnersi. E se è vero che credi nell’amore, come le ancelle credevano nel dio del tempio, non puoi permetterlo…».
Quando pensiamo all’amore, pensiamo alla persona verso la quale proviamo questo sentimento e le belle emozioni che ci regala. Se proviamo però a descriverlo abbiamo qualche difficoltà, perché non è per niente semplice rinchiudere in poche parole qualcosa di così grande. Se due persone sono fatte l’una per l’altra finiranno per ritrovarsi, a dispetto della distanza, del tempo e persino delle circostanze. Così come i due protagonisti dell’ultimo romanzo di Diego Galdino, una storia da leggere tutto d’un fiato e consigliato a chi vuole vivere un’intensa storia d’amore.
Lo scrittore romano racconta di due ragazzi come tanti che vivono vite normali, apparentemente distanti. I sensi percepiscono la presenza dell’altro senza riconoscersi. Fino a quando qualcosa interrompe il flusso costante della vita: Luca perde la vista e Silvia viene aggredita in un parcheggio. La loro vita, sconvolta, li porta a chiudersi in un’altra realtà e il destino sembra dimenticarsi di loro. Eppure, due anni dopo la loro grande passione, il cinema, li fa conoscere per la prima volta e i due finiscono seduti uno accanto all’altra alla prima di un film d’amore. I due protagonisti, feriti dalle vicissitudini degli eventi passati, si ritrovano, così, loro malgrado, a vivere una storia fuori dall’ordinario. Un amore sospeso tra l’ineffabilità del destino e la realtà amplificata dai sensi, le vicende dei due protagonisti sono legati da un filo invisibile, ma potente. La storia dà un messaggio positivo al lettore ovvero la consapevolezza che non può piovere per sempre e che prima o poi apparirà un raggio di sole. Il sentimento dei due è un inno all’amore, al destino, al ritrovarsi sempre pur perdendosi in un mondo stanco e caotico, un sogno irreale ricco di colpi di scena.
Protagonista indiscussa del romanzo è la riflessione insieme alla consapevolezza che ci rende liberi e felici di provare emozioni,di metterci in gioco e ci fa comprendere l’importanza di confrontarci con l’altro. Il mettersi a nudo con i propri sbagli di fronte a qualcuno che fino a poco tempo prima poteva essere un passante, uno sconosciuto e così, improvvisamente, diventa parte fondandamentale della nostra vita. L’autore racconta la verità: non inventa la storia, ma la vive intensamente e fa in modo che i lettori s’immedesimino in quelle vite facendole loro. La forza dell’empatia racchiude le pagine del romanzo e rende vulnerabile il racconto che può fondersi con la vita di colui/colei che legge. L’autore scrive di emozioni, quelle che ognuno di noi vive quando è innamorato, ma che, forse, non ci soffermiamo ad analizzare o semplicemente, non siamo capaci di apprezzare fino in fondo. Forse perché spesso non ci guardiamo attorno, vediamo con gli occhi, ma non lasciamo che, ad osservare, sia la nostra anima.