La vita privata di Caruso all’asta da Christie’s

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Il tenore Enrico Caruso, orgoglio della città di Napoli, nacque il 25 febbraio 1873 e quest’anno, il 2 agosto, ricorderemo il centenario della sua morte. Figlio di un umile operaio, lasciò la scuola a soli dieci anni, ma non abbandonò mai la sua incredibile voce, coltivando il suo talento all’interno dei cori ecclesiasticiOggi riscopriamo il suo archivio personale di 283 lettere e telegrammi da lui firmati e di 425 lettere a lui indirizzate, la stragrande maggioranza delle quali sono scritte in Italiano, ma non mancano altre in lingua inglese, francese e spagnola. Questa raccolta personale di testimonianze sulla sua fama vanno dal 1897 al 1908 e dal 1912 per arrivare al 1921. Non vi ritroviamo solamente il punto di vista dell’artista, ma quello di tutti i suoi cari.

La storia d’amore

Nelle lettere viene raccontato l’inizio della sua storia d’amore con una delle sorelle Giacchetti, Ada, la quale era già precedentemente sposata. I due si incontrarono nel 1897 a Salerno. La loro storia durò 11 anni e da quell’amore nacquero Rodolfo ed Enrico. L’idilliaco paradiso d’amore si distrusse nel momento in cui Ada fuggì insieme allo chauffeur. Le numerose lettere trattano non solo degli eventi radiosi o spiacevoli della sua vita, ma soprattutto dell’emozione provata nelle sue tournée. Ogni singola epistola ci racconta delle stragrandi esibizioni avvenute nei vari paesi del mondo: in Russia, a Lisbona, a Londra, ma soprattutto degli emozionanti episodi avvenuti negli Stati Uniti e in Sudamerica, dove il suo successo fu eclatante a tal punto che a New York è stato istituito il Caruso Museum, in cui è acclamato e onorato.

Quest’incredibile archivio di lettere racchiude molte foto e documenti finanziari di cui persino il figlio Enrico non ne era a conoscenza. Quest’antologia privata fu affidata all’amico del tenore, Antonio Perrone, nel maggio 1921, il quale la custodì con molta cura. Ad oggi, queste lettere dal valore inestimabile si trovano da Christie, la più grande casa d’aste. La domanda che ora tutti si pongono è: “A chi andranno le famose lettere del tenore?“.

 


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