Sono passati oramai 30 anni da quando quella mattina del 4 giugno 1994 arrivò la notizia, che mai nessuno avrebbe voluto ricevere.
Quel giorno a lasciarci fu Massimo Troisi, uno dei più grandi artisti italiani. La notizia lasciò Napoli e l’Italia intera attonita, senza parole. Quel sorriso, quelle battute così spontanee, quello stile fresco e schietto avevano conquistato tutti. E una calda mattina di giugno, a soli 41 anni, dopo poche ore dalla fine delle riprese de “Il Postino”, Massimo fu trovato senza vita nella casa di sua sorella a Roma.
Attore, sceneggiatore, regista e cabarettista che nessuno potrà mai dimenticare. La rinascita della nuova comicità napoletana sul finire degli anni ‘70 sul grande schermo è in gran parte merito di Troisi, che ha riscosso un successo ragguardevole, nel corso della sua illuminante carriera artistica.
Carriera e successi
Nella sua breve ma, intensa carriera artistica, Troisi ha girato una serie di film che hanno fatto la storia della comicità italiana, riscontrando consensi ovunque, le pellicole più famose e premiate sono sicuramente due: Il postino e Ricomincio da tre.
Con il film Il postino, Troisi ha vinto l’Oscar alla migliore sceneggiatura non originale, l’Oscar come migliore attore, il British Academy film come migliore attore, lo Screen Actors Guild Award come migliore attore e il British Academy film per la migliore sceneggiatura, con il film Ricomincio da tre invece, ha vinto il David di Donatello per la migliore sceneggiatura. Un vero e proprio successo artistico che ha sancito l’enorme popolarità nel mondo di Massimo Troisi, vero eroe della comicità napoletana.
La sua più grande abilità artistica era rappresentata, da una efficacia capacità espressiva, accompagnata da una particolarissima capacità gestuale. I suoi personaggi interpretati nei vari film, non sono mai stati banali, al contrario piaceva anche a chi non amava quel genere di comicità, perché riusciva a catturare l’attenzione di tutti, grandi e piccoli. Il rammarico di tutti è sicuramente quello di non poterlo vedere all’opera ancora oggi, in veste più matura, infatti, a giugno di quest’anno, Massimo Troisi avrebbe compiuto il suo sessantasettesimo compleanno. Il suo ultimo lavoro cinematografico è stato nel 1990, con il film Il viaggio di capitan Fracassa.
Vita, morte e miracoli di un santo contemporaneo
Oggi il grande Massimo Troisi viene ricordato anche attraverso un libro edito dalla casa editrice padovana Beccogiallo, in uscita il 4 giugno 2020, ricorrenza della sua morte. La particolarità del libro risiede nell’essere una grapich novel, realizzata dallo sceneggiatore Tommaso Vitiello e dal disegnatore Luca Albanese, entrambi campani e con una grande esperienza alle spalle. Gli autori hanno deciso di raccontare Troisi a partire dal suo esordio sul palcoscenico come Pulcinella fino ai giorni delle riprese de “Il Postino”. Insomma, ancora a distanza di tanti anni, il nome dell’intramontabile Massimo Troisi è sempre fra noi, attraverso ricordi e menzioni particolari.
Mi chiamo Gimigliano Francesco e faccio con passione il Seo copywriter e l’articolista su Hermes Magazine. Amo scrivere di tutto ma prediligo farlo sul food e sul travel attraverso il mio blog: www.copyfoodtravel.com