È una delle attrici più amate di sempre, protagonista di oltre 30 pellicole fra commedie e film più impegnati, biondissima e dal fisico statuario: parliamo di Cameron Diaz, un nome che costituisce una garanzia. Occhi azzurrissimi e quel sorriso che la contraddistingue, nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto 4 candidature ai Golden Globe, una ai Premi BAFTA e 3 agli Screen Actors Guild. Conosciamola meglio attraverso 5 film che l’hanno introdotta nell’Olimpo delle attrici più apprezzate di sempre, partendo da quelli meno recenti fino ai giorni nostri.
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1) The Mask – da zero a mito
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Cameron Diaz entra con un tuffo a bomba nel mondo del cinema, prendendo parte a un film rimasto iconico nell’immaginario collettivo: The mask – da zero a mito. L’attrice infatti, poco più che ventenne e priva di esperienza cinematografica, inizia la sua decennale carriera proprio accanto a Jim Carrey, uno degli attori comici più amati di sempre. Una bella prova per la Diaz, che ha saputo gestire il tutto con la sua bravura probabilmente innata. Dopotutto, con quel suo visino angelico e pulito di una ragazza nel fiore degli anni non poteva che fare breccia nel cuore di tutti gli spettatori.
Nel film veste i panni di Tina Carlyle, cantante e interesse amoroso di Stanley Ipkiss, alias The Mask (Carrey). Impossibile dimenticarla nel suo tubino rosso che l’ha subito resa un’irresistibile icona sexy.
Il matrimonio del mio migliore amico
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Nel 1997 per la Diaz arriva l’occasione di dimostrare le proprie doti attoriali in una commedia romantica, sempre accanto ad attori già consacrati nel mondo cinematografico: Julia Roberts, Dermot Mulroney e Rupert Everett.
In questa pellicola frizzante, Cameron Diaz è Kimberley “Kim” Wallace, l’antagonista amorosa della protagonista Julianne “Jules” Potter (Julia Roberts). Quest’ultima, infatti, dopo aver appreso che il suo ex fidanzato Michael sta per sposare la giovane e ricca Kim, decide di sabotare il matrimonio. Lo spettatore si ritrova inevitabilmente a fare il tifo per Jules, eppure risulta davvero impossibile detestare il personaggio interpretato dalla Diaz, colpevole forse di apparire fin troppo eterea e dolce nei panni di una “nemica”.
Memorabile la scena del karaoke organizzato da Jules per rendere Kim meno attraente agli occhi di Michael: il risultato non solo sortisce l’effetto completamente opposto, ma la ragazza diventa sempre più adorabile agli occhi del fidanzato.
Tutti pazzi per Mary
Cameron Diaz, ormai regina delle commedie romantiche, in questo film divertentissimo non perde il suo appeal nemmeno per un attimo. La storia ruota attorno a Ted Stroehmann (Ben Stiller), un trentenne che cerca di riconquistare il suo interesse amoroso dell’adolescenza, Mary Jensen (Cameron Diaz). Per tornare nella sua vita, decide di attuare anche degli espedienti poco ortodossi: si affida a un detective privato, Patrick “Pat” Healy (Matt Dillon), che finisce per infatuarsi della ragazza, dando vita a un triangolo amoroso.
Anche in questo film Cameron Diaz mostra tutto il suo splendore, divenendo l’oggetto del desiderio di ogni uomo che le si palesa davanti.
Charlie’s Angels
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Sexy, fortissime e sotto copertura… insomma, per dirla in poche parole, dei veri e propri angeli. In questo film del 2000, sequel dell’omonima serie tv del 1976, Cameron Diaz è Natalie, una detective segreta al servizio di Charlie, insieme alle compagne di avventure Alex (Lucy Liu) e Dylan (Drew Barrymore).
Tutine aderenti, pistole, tacchi vertiginosi e abilità nelle arti marziali: in questa pellicola esplosiva la Diaz e le sue colleghe mostrano di che pasta sono fatte. Ma dimostrano anche che dietro un bel visino c’è molto altro.
L’amore non va in vacanza
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Probabilmente sarò di parte, trattandosi di uno dei miei film preferiti, ma in questa pellicola Cameron Diaz ha dato il meglio di sé. Sarà il clima natalizio, sarà la (bella) presenza di Jude Law, oppure l’alchimia che l’attrice dimostra con Kate Winslet, ma trovo sia la sua interpretazione migliore.
In questo film, infatti, la Diaz sancisce la sua profonda poliedricità e il suo essere un’attrice camaleontica, riuscendo a passare in breve tempo da un ruolo più comico a un altro estremamente drammatico.
Resta indimenticabile la scena in cui, in un mix fra tristezza ed euforia, riesce a piangere per la prima volta dopo essere stata bloccata per anni. Difficilmente si resta impassibili di fronte alla sua interpretazione e a questo meraviglioso film.
E voi, fra le pellicole citate, in quale l’avete amata maggiormente?
Da bambina leggevo i fumetti di Dylan Dog, poi – senza nemmeno accorgermene – sono entrata nel vortice dei grandi classici e non ne sono più uscita. Leggo in continuazione, in qualsiasi momento, e se non leggo scrivo. Scrivo per riempire gli spazi bianchi e vuoti della mente, ma anche perché è l’unica cosa che mi fa sentire viva. Cosa voglio diventare da grande? Facile: una giornalista.