I film più visti nel periodo natalizio

I film più visti nel periodo natalizio

Fonte foto: moviemedia.it

Si fa presto a dire film di Natale. Se chiedi in giro quali sono i veri film di Natale ottieni mille opinioni diverse. Questo perché non siamo tutti uguali: se ad esempio per alcuni le storie romantiche prevalgono sulle altre, per altri la commedia si pone decisamente al primo posto (e anche qua possiamo distinguere tra americana, italiana, demenziale, sofisticata, ragionata); e c’è anche chi preferisce generi decisamente più impegnati. Possiamo persino inserire il fantastico in questo elenco (con tutte le sue sottocategorie, supereroi e fantasy inclusi; e con almeno una categoria che manca agli altri elenchi: le storie su Babbo Natale).

Farsi un’idea definitiva di questo tipo di lista è quindi praticamente impossibile. Ma possiamo almeno proporre una carrellata di titoli e capire perché sia impossibile. Partendo dal presupposto che ormai, per tutti, sia che lo si ami che viceversa, complice anche una programmazione precisa e puntale di Italia Uno (che ci ha fatto anche venire dei dubbi quando nel 2005, vai a sapere perché, la rete non l’ha programmato), il film di Natale è Una poltrona per due, possiamo citare almeno altri due grandi classici (La vita è meravigliosa, di cui The Family Man è una sorta di remake almeno citazionistico, e Miracolo nella 34ª strada, remake anche questo, è giusto ricordarlo, dell’omonimo film del 1947) e un altro che comunque a Natale ci sta sempre: Fantaghirò. Uno qualsiasi, vanno bene tutti.

Per una strana assonanza di anni di uscita e successo di attori o film, a Una poltrona per due si associano in genere anche film che con il Natale c’entrano ben poco, quali Il principe cerca moglie, Gremlins e Grosso guaio a Chinatown.

Ma se Una poltrona per due è ormai il nostro film di Natale, bisogna almeno menzionarne un altro di cui, dopo solo trent’anni, finalmente ci stiamo liberando: Mamma ho perso l’aereo e i suoi innumerevoli seguiti, ufficiali e non.

Ma perché Una poltrona per due mette d’accordo più o meno tutti? Perché è semplice e machiavellico, non è fantastico, ma tratta di fantaeconomia, è una commedia, ma non fa esattamente SOLO ridere (come tutti i film di John Landis, del resto). L’incredulità non viene intaccata, eppure in qualche modo il film conserva più di tanti altri una vera e propria magia del Natale, ancor più sentita perché verosimile. E poi, soprattutto, c’è la neve. Non dappertutto nevica, ma tutti quanti abbiamo nel cuore almeno un Natale speciale. E per tutti, in genere, quel Natale cadeva la neve.

Ma andiamo avanti. Abbiamo iniziato parlando di film romantici. Ma se una scelta deve esser fatta in tal senso, Il diario di Bridget Jones è probabilmente il più natalizio di tutti.

Abbiamo citato anche, prima, i film su Babbo Natale. Personalmente adoro quei film dove si cerca di dare una spiegazione alla leggenda del personaggio. E sì, lo so, qui la sospensione dell’incredulità è alle stelle. Ma lo è talmente tanto (e al contempo perfettamente integrata nella vita quotidiana di tutti i giorni) da lasciar spazio per costruire trame ragionate e funzionali, seppur nella loro integrazione alla sfera della commedia. È il caso, questo, della saga di Tim Allen: The Santa Clause, cui fanno seguito Che fine ha fatto Santa Clause? e Santa Clause è nei guai (nota: questi titoli italiani sono fuorvianti, e fanno sembrare i film molto più per bambini di quello che realmente sono. Non è un caso di quella e finale in Clause: sta per clausola), ma anche di film simili come il divertentissimo e profondo Fred Claus – Un fratello sotto l’albero, Chiamatemi Babbo Natale e Qualcuno salvi il Natale.

Sul filone delle leggende di Natale, ma non propriamente incentrate sulla figura di Babbo Natale, è necessario inoltre inserire anche Jack Frost, Elf e Il grinch, che però sono meno sentiti a livello nostrano, probabilmente perché non facenti troppo parte della nostra visione della festa.

A parte invece va ricordato il simpatico italiano (anche sul filone delle credenze) La befana vien di notte.

Sulla falsariga delle succitate commedie all’americana, ma tralasciando l’esistenza di Babbo Natale, inoltre, come dimenticare gli spassosi Natale in affitto, Conciati per le feste, Fuga dal natale, Un biglietto in due, Proprio lui? e l’irriverente ma simpatico Babbo bastardo?

Ma torniamo in Italia: le commedie sul Natale si sprecano naturalmente anche sul nostro versante. Tra questo annovererei almeno Il peggior Natale della mia vita, La banda dei Babbi Natale, Ogni maledetto Natale, La cena di Natale e Vacanze di Natale, che nella lunga sfilza di cinepanettoni (talvolta anche estivi) ha avuto almeno il merito di essere il primo. E in quanto tale si rifà ancora ad un vecchio tipo di comicità che non lo rende proprio da buttar via.

Ma noi abbiamo anche la commedia drammatica o nera: vale la pena ricordare quindi in tale categoria Parenti serpenti. Ci sono inoltre attori che talvolta passano dal comico al drammatico con una disinvoltura tale da sottolineare le due facce della stessa medaglia. È il caso di tutto il cast del drammatico (e profondissimo) Regalo di Natale e del suo seguito (di 18 anni dopo!) Rivincita di Natale. Consigliatissimi entrambi come se fosse un film unico.

Un caso a parte è invece Dickens – l’uomo che inventò il Natale, un film sul Natale prima che il Natale fosse quel che conosciamo oggi.

Ma film di Natale significa anche film ambientato a Natale, laddove la festa non ha parte della trama ma contribuisce a restituire alla stessa un’aria comunque diversa. Stiamo parlando allora di Batman-il ritorno, Ghostbusters II (entrambi sempre accompagnati dai loro predecessori), Edward mani di forbice e (sempre in Italia) il fantascientifico Nirvana. Da segnale inoltre, in contrasto alla fantascienza di quest’ultimo, il poco noto (peccato) comico steampunk, di qualità decisamente notevole, sempre italiano Natale a casa Deejay. E non vogliamo parlare di SOS fantasmi, che ha al contempo la caratteristica di essere una storia di Natale, sul Natale (è una sorta di trasposizione horrorifica-fantasmatica di canto di natale di Dickens) e possiede anche la curiosa caratteristica di rimettere Bill Murray a giocare con i fantasmi appena un anno prima dell’uscita del natalizio Ghostbusters II?

Se la vostra passione sono invece i film di animazione, della categoria fanno parte sicuramente (fra i tantissimi) Frozen, Le 5 leggende, The nightmare before Christmas, A Christmas Carol, Polar Express e il bellissimo Canto di Natale di Topolino (gli ultimi quattro da tenere in considerazione anche per l’altissima qualità tecnica di realizzazione).

Infine mi piace ricordare un film che di natalizio probabilmente ha poco più del nome e l’ambientazione, ma che contiene un notevole effetto nostalgico: Botte di Natale, l’ultimo film interpretato insieme da Bud Spencer e Terence Hill.