Anni da cane

“Anni da cane”: finalmente un film italiano su Prime Video

Anni da cane è uscito il 22 ottobre su Prime Video ed è il primo film italiano della piattaforma streaming di Amazon. Recentemente, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma.

Il regista, Fabio Mollo, porta sullo schermo una commedia da inscrivere nel sottogenere young adult, adatto agli adolescenti, ma non solo! D’altra parte chi di noi non ha vissuto un’adolescenza problematica alzi la mano!

Trama

Anni da cane racconta la storia di Stella (Aurora Giovinazzo), quasi sedicenne, che a causa di un incedente in cui c’entra un cane, si convince che i suoi anni vadano contati come quelli dei cani: uno ne vale sette. Crede quindi di essere un’ultracentenaria in punto di morte.

Convinta che la sua vita avrà fine entro un mese, ovvero il giorno del suo compleanno, Stella stila una lista di cose da fare prima di morire. A supportarla, la sua amica del cuore Nina (Isabella Mottinelli) a cui si aggiunge Giulio (Luca Maria Vannuccini), che Stella cerca di baciare ad una festa per poi scoprire che è gay.

Secondo la lista andare ad una festa delle ragazze popolari della scuola, mungere una mucca, andare ad un colloquio di lavoro valgono tanto quanto fare sesso per la prima volta.

Innamorarsi non è contemplato nell’elenco, ma si sa, la vita fa un po’ quello che le pare e tutti i piani si infrangono quando Stella incontra Matte (Federico Cesari).

Recensione

Per quanto il film possa risultare uno spaccato generazionale tutto sommato gradevole, c’è da dire che il concept della storia non è particolarmente originale.

L’idea della lista di cose da fare prima di morire non è una novità ed ha esempi ben più pregevoli, basti pensare a “Non è mai troppo tardi” (2007, “The Bucket list”) con Jack Nicholson e Morgan Freeman, ma non solo. Su Prime Video è disponibile Sul più bello (2021), la storia di una ragazzina con una malattia genetica che fa una lista di cose da fare prima di morire. Vi suona familiare?

Inoltre, la motivazione per cui Stella è convinta che i suoi anni valgano come quelli di un cane è piuttosto debole. E debolmente vengono trattati i temi del film. La protagonista ha un trauma non da poco, ma questo viene poco esplorato e le varie complessità vengono lasciate tutte in superficie.

Le figure adolescenziali, protagoniste del film, sono molto stereotipate: c’è il gruppo dei popolari contro gli impopolari che si sentono “sfigati”. C’è il tentativo di scardinamento e di invasione dei secondi nel gruppo dei primi. C’è una mamma che non capisce la figlia (Sabrina Impacciatore) e una sorella maggiore un po’ antipatica. C’è un amico gay.

Il tutto condito con trap music e social media.

Ciò che salva il film è la giovane Aurora Giovinazzo, già vista in Freaks out di Gabriele Mainetti, presentato al Festival del Cinema di Venezia, che interpreta la protagonista. La sua naturalezza, la sua goffa spontaneità illuminano tutto il film e ci dà l’impressione di conoscerla da sempre. Forse perché quella buffa, impaurita sedicenne ricorda noi stessi, alla sua età.

Anni da cane

Fonte foto: tomshw.it

Partecipazioni eccellenti

Altro punto a favore di Anni da Cane è la partecipazione di alcune star.

Prima fra tutti Sabrina Impacciatore che interpreta Rita, la mamma di Stella. Anche lei vive lo stesso trauma della figlia, ma cerca di metabolizzarlo attraverso uno strano hobby, quello dei tarocchi.

La figura del padre, che appare solo in un breve flash-back, è interpretata da Valerio Mastandrea. In quei pochi minuti di film, la narrazione diventa più profonda e vibrante. Verrebbe voglia di averne di più e ci si chiede quanto sarebbe stato bello vederlo recitare accanto a Sabrina Impacciatore.

E poi c’è lui, la star delle star, Achille Lauro che appare in un cameo interpretando se stesso invitato a cantare durante una festa. Il cantante ha scritto e interpretato “Io e te”, soundtrack del film.