“Bo Burnham: Inside”, il doloroso capolavoro di Bo Burnam

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Bo Burnham: Inside” è uno speciale del 2021 presente su Netflix scritto, diretto, filmato, interpretato ed editato dal comico statunitense Bo Burnham. Non si tratta però di uno speciale difronte ad un pubblico, ma è stato registrato interamente a casa, visto che è ambientato durante il primo lockdown dovuto alla pandemia.

Noi vediamo solo un’ora e mezza, ma per Bo Burnahm sono passati giorni, mesi, lo vediamo infatti coi capelli e la barba che crescono, ma soprattutto vediamo la sua salute mentale, già in precedenza compromessa a causa di degli attacchi di panico di cui soffriva, deteriorarsi. Ad ogni modo, durante questo speciale il comico parla, ma soprattutto canta, canta moltissimo, come d’altronde è il suo modus operandi. Le varie scene non sono collegate fra di loro, ma sembrano più che altro un flusso di coscienza dettato dalla follia dall’essere rinchiuso in casa, Inside, per l’appunto. Le canzoni, tutte ineramente scritte da lui, sono all’apparenza demenziali, ma hanno delle riflessioni sociali molto interessanti. Anche la più demenziale, come “A White Woman’s Instagram” in realtà funge da presa in giro alla borghesia media. Fra l’altro, alcune delle canzoni sono conosciute anche da chi non ha visto lo speciale, in quanto sono diventate virali su TikTok e Instagram, fra queste ad esempio “Bezos I”, la già citata “A White Woman’s Instagram”, “Inside” e “All Eyes on Me”.

Ad ogni modo, “Bo Burnham: Inside” è stato acclamato dalla critica, sia per le canzoni, sia per la regia, sia per la fusione di commedia, drama, stand-up comedy e uno stile quasi documentaristico. Bo Burnham si è insomma dimostrato un artista poliedrico, dai numerosi talenti. Nonostante sia stato realizzato da un comico e nonostante i momenti effettivamente di risata, si tratta comunque di un prodotto cupo, un prodotto sugli effetti della pandemia soprattutto sulla salute mentale. Si nota la disperazione dell’isolamento, l’alienazione dal mondo, in particolare grazie ad una delle ultime canzoni, ovvero Inside, durante la quale Bo Burnham fa un piccolo monologo, nel quale racconta di come avesse smesso per cinque anni di esibirsi dal vivo per colpa di attacchi di panico che aveva sul palco, ma che proprio nel gennaio del 2020 aveva pensato di ritornare sulle scene, ma l’ironia della sorte ha deciso diversamente per lui. Ha quindi deciso di tornare con questo speciale senza pubblico, uno speciale che probabilmente, per tutti i motivi già citati, è il suo capolavoro. Una vera e propria testimonianza sulla pandemia che potrebbe essere mostrata fra molti anni per far capire ai bambini cosa per noi è stato il 2020, una forte introspezione, un prodotto assolutamente unico nel suo genere.

Complimenti, Bo Burnham!