Compie cento anni Winnie the Pooh l’ingenuo e un po’ tonto orsetto che dalla vigilia di Natale del 1925, quando fece la sua prima apparizione sulle colonne del London Evening News non ha mai smesso di intenerire i cuori dei piccoli di tutto il mondo.
Lontano dall’essere dimenticato, il dolce Winnie the Pooh e i suoi amici del suo mondo incantato sono amati ancora oggi dai bimbetti di tutto il mondo.
La storia di Pooh
Uno dei primi libri di A. Milne
La storia, come ogni favola, parte da molto lontano e da una bella realtà. Winnie the Pooh era un piccolo cucciolo d’orso rimasto senza mamma, acquistato dall’ufficiale veterinario Colebourn in Canada durante la Prima Guerra Mondiale e in seguito da questi donato allo Zoo di Londra. Il cucciolo si chiamava Winnipeg, dal nome della città natale dell’ufficiale che l’aveva donato. A Londra, nello zoo divenne subito molto popolare ed amato, soprattutto dai bambini: fra loro ce n’era uno particolarmente affezionato, Christopher Robin, figlio dello scrittore Alan Alexander Milne. Christopher aveva ricevuto in dono per il suo primo compleanno un orsacchiotto di pezza chiamato Edward, abbreviato poi in Teddy, dal quale non si separava mai.
Winnie e i suoi amici
Fonte: Pinterest
Il bambino, dopo parecchie visite allo zoo nel recinto del piccolo Winnie, decise di ribattezzare il suo orsacchiotto regalo Teddy in ‘Winnie’ e ben presto ‘Winnie the Pooh’ diventò il protagonista delle favole della buona notte, che Milne , il padre, scriveva per il figlio. Altri pupazzi di Christopher Robin stimolarono la fantasia di Milne e ben presto il mondo di Winnie the pooh si popolo’ di nuovi amici: Ih-Oh l’asinello, Pimpi il maialino, Tigro la tigre saltellante, mamma Cangu e il piccolo Ro.
Dal libro al grande schermo
Milne scelse le storie piu’ belle pubblicandole in un libro datato 1926. Fu subito un vero successo: e altre raccolte seguirono, a questa, egregiamente illustrate da Ernest H. Shepard, che ispirò i propri disegni direttamente dall’ambiente natale di Winnie e di Christopher Robin in quanto visse con la famiglia Milne per diverso tempo e scoprendo il bosco in cui il bambino giocava con i suoi pupazzi, conosciuto oggi come ‘Il Bosco dei 100 Acri’. Nel 1961 la Walt Disney Company acquisto’ i diritti sui libri di Winnie the Pooh e piu’ tardi lo stesso Walt Disney, memore della predilezione della propria figlia per l’orsetto, decise di lanciare gli episodi sul grande schermo.
Da allora Winnie non cii ha piu lasciato, tontolino, golosotto di miele e anche un po’ cicciottello, ma pur sempre un centenario giovine! Auguri Pooh!
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.