ll biopic di Giorgio Diritti sul pittore Antonio Ligabue ricorda i lavori di registi di altri tempi come Ermanno Olmi e Pupi Avati, poiché riflette lo stesso spirito epico presente nei loro film. Protagonista del film è Elio Germano, irriconoscibile a causa del trucco indossato, in grado di eseguire un’interpretazione magistrale, tanto da meritarsi l’Orso d’Argento a Berlino come migliore attore.
Trama e Trailer del Film
In “Volevo nascondermi”, la narrazione di Antonio Ligabue (Elio Germano) è presentata attraverso una combinazione di flashback e narrazione al presente. Ci vengono mostrati momenti della sua infanzia a Zurigo, quando fu adottato da una coppia svizzero-tedesca, e i disturbi psicofisici che avrebbero segnato la sua vita.
Espulso dalla Svizzera, Ligabue ritorna in Italia, precisamente a Gualtieri in Emilia Romagna, ed è lì che inizia a sviluppare interesse per la pittura e la scultura, unici strumenti di evasione da una vita fatta di freddo e miseria, iniziando a dipingere un mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari. Il momento di svolta è rappresentato dall’incontro con l’artista Renato Mazzacurati, che lo spinge ad affinare le sue capacità e a partecipare a diverse mostre, portando Ligabue ad essere gradualmente riconosciuto e lodato dalla critica. Tuttavia, la sua vita fu tutt’altro che facile, infatti i suoi disturbi psicologici e fisici lo costrinsero sempre più spesso ad essere ricoverato in manicomio o in ospedale.
Morirà in solitudine, lasciando però un patrimonio artistico di inestimabile valore.
L’occhio del regista
Il regista ha una notevole capacità di raccontare la storia di un artista talentuoso ma anche emarginato, la cui vita è segnata dalla povertà e dalla malattia. Giorgio Diritti, attualmente in concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2023 con il film Lubo, però va oltre e utilizza inquadrature che ricordano le tavolozze dei dipinti. Attraverso l’uso di tagli pittorici e di una fotografia dai colori tenui, il film parla di arte ed è esso stesso una forma d’arte, in cui le immagini spesso prendono vita come tele.
Lo stesso regista, in una intervista, ha dichiarato:
“Lo sviluppo narrativo della sceneggiatura esce dall’intenzione della semplice biografia di Antonio Ligabue per proporre un percorso narrativo che segue lo stato d’animo di Toni e fa delle emozioni che vive il perno portante del racconto, in un rapporto che offre allo spettatore un coinvolgimento più intimo e profondo”.
Riconoscimenti
Il film ha avuto numerosi riconoscimenti, ben 8 candidature ai David di Donatello, portando a casa ben 7 premi tra cui miglior regia e miglior film, Premio come migliore attore andato ad Elio Germano al Festival di Berlino 2020, e Premio Nastro d’Argento dell’anno.
Dove vederlo
Attualmente è possibile vedere il film “Volevo nascondermi” sia su RaiPlay che sulla piattaforma Prime Video.