Questa notte, alle 2:00 orario italiano, si è svolta una delle premiazioni cinematografiche mondiali più importanti dell’anno: i Golden Globe Awards. Quest’anno, l’evento che anticipa in tutto e per tutto gli Oscar, si è dovuto svolgere in una maniera anomala a causa dell’emergenza Coronavirus: per la prima volta non in presenza, ha visto l’alternarsi dei protagonisti coinvolti nelle premiazioni, collegarsi in streaming da tutte le parti del mondo.
Per questa 78esima edizione, il ruolo di “padrone di casa” è stato affidato a Tina Frey, attrice protagonista della serie “30 Rock”, in collegamento dalla Rainbow Room di New York, e ad Amy Poehler, che fa parte del cast della serie “Parks and Recreations”, in collegamento dal Beverly Hilton a Beverly Hills.
Chiacchiere da red carpet
Nonostante tutti si siano collegati da casa propria (o comunque dalla loro città di residenza) e quindi non si è potuto fare il classico défilé sul red carpet, le star protagoniste non si sono di certo presentate in tuta o in jeans e T-shirt! Anche se seduti sul divano, i lustrini, le grandi firme della couture mondiale e l’eleganza (quando più, quando meno) l’hanno fatta da padroni anche quest’anno e i look scelti dai nostri beniamini faranno parlare per giorni tutti i fashion addicted del mondo.
Il tappeto rosso virtuale è stato calpestato persino dal piccolo Grogu, il baby jedi protagonista di “The Mandalorian“, l’ultima serie tv firmata “Star Wars“, mentre il grande Bill Murry si è collegato direttamente dal suo Golf Club, unendo l’utile al dilettevole.
Ma andiamo al clou della serata e vediamo insieme chi sono stati i vincitori, sia della sezione cinema che della sezione serie tv, di questi Golden Globe 2021. Se volete vedere tutte le nomination, QUI troverete l’articolo corrispondente.
Per la sezione serie tv
– Migliore attore non protagonista in una serie tv: John Boyega per “Small Axe”.
– Migliore attrice non protagonista in una serie tv: Gillian Anderson per “The Crown”.
– Migliore attrice protagonista in una serie tv musical/commedia: Catherine O’Hara per “Schitt’s Creek”.
– Migliore attore protagonista in una serie tv musical/commedia: Jason Sudeikis per “Ted Lasso”.
– Migliore attrice protagonista in una serie tv drammatica: Emma Corrin per “The Crown”.
– Migliore attore protagonista in una serie tv drammatica: Josh O’Connor per “The Crown”.
– Migliore attrice in una miniserie tv: Anja Taylor-Joy per “La regina degli scacchi”.
– Migliore attore protagonista in una miniserie tv: Mark Ruffalo per “Un volto, due destini”.
– Migliore serie tv commedia: “Schitt’s Creek”.
– Migliore serie drammatica: “The Crown”.
– Migliore miniserie tv: “La regina degli scacchi”.
Per la sezione cinema
– Migliore attrice non protagonista: Jodie Foster per “The Mauritanian”.
– Migliore attore non protagonista: Daniel Kaluuya per il film “Judas and the Black Messiah”.
– Migliore attrice protagonista in un film musical/commedia: Rosamunde Pike per “I care a lot”.
– Migliore attore protagonista in un film musical/commedia: Sacha Baron Cohen per “Borat – Seguito di film cinema”.
– Migliore attrice protagonista in un film drammatico: Andra Day per “The United States vs. Billie Holiday”.
– Migliore attore protagonista in un film drammatico: il compianto Chadwick Boseman per “Ma Rainey’s Black Bottom”.
– Migliore sceneggiatura: Aaron Sorking per “Processo ai Chicago 7”.
– Migliore canzone originale: Laura Pausini con “Io Si (Seen)” per il film “La vita davanti a sé”.
– Migliore colonna sonora: Jon Batiste, Atticus Ross e Trent Reznor per il film “Soul”.
– Migliore regia: Chloe Zhao per “Nomadland”.
– Migliore film in lingua straniera: “Minari”.
– Migliore film di animazione: “Soul”.
– Migliore film musical/commedia: “Borat – Seguito di film cinema”.
– Miglior film drammatico: “Nomadland”.
Premi speciali
– Premio “Cecil B. deMille” alla carriera: Jane Fonda, che si è presentata sullo schermo accompagnata dal suo cagnolino che indossava un foulard in tinta con il vestito della sua padrona: très chic!
– Premio “Carol Burnett” alla carriera: Norman Lear, autore e produttore televisivo che ha fondato la Tandem Production, che vanta di aver prodotto sitcom del calibro de “I Jefferson” e “Good Times”.
Per concludere, facciamo i nostri complimenti alla serie pigliatutto, “The Crown”, che esce vincitrice di tutti premi ai quali era stata candidata, e alla piattaforma streaming Netflix che si porta a casa tante meritate statuette tra cinema e serie tv.