Fonte foto: isoladelcinema.com
Buone notizie per tutti coloro che amano il mondo del cinema. Dal 16 giugno fino al 3 settembre 2022 tornerà infatti l’Isola del Cinema, così chiamata perché si svolge nella bellissima cornice dell’Isola Tiberina. Siete pronti quindi ad andare a Roma? In questo articolo scoprirete cosa aspettarvi da questi 80 giorni, tra proiezioni cinematografiche, mostre, eventi e ospiti non solo italiani, ma anche internazionali. Tenetevi pronti poi a fare le più disparate esperienze, dalla musica all’arte digitale, fino ad arrivare al teatro, alla fotografia e addirittura al food.
Fonte foto: romatoday.it
Il gemellaggio
Bisogna dire tra le prime che l’Isola del Cinema è gemellata con Parigi. Proprio per questo motivo si potrà assistere a film della Nouvelle Vague. E anche alla mostra fotografica di Raymond Cauchetier, fotografo di scena di autori come Jean-Luc Godard e Claude Chabrol. Ma anche autore di scatti famosissimi, come ad esempio quello della risata di Jeanne Moreau in Jules et Jim. Contemporaneamente sulla Senna ci sarà una mostra su Roma per omaggiare il Cinema Italiano.
Gli omaggi
E, a proposito di omaggi, non mancheranno nemmeno questi sull’Isola Tiberina. Tra tanti non potrà certo mancare quello a Pier Paolo Pasolini, in occasione dei cento anni dalla sua nascita. Per l’occasione ci sarà anche il concorso “Mamma Roma e le città”, dove gli under 30 avranno la possibilità di creare un cortometraggio. Spazio poi anche ad artisti intramontabili come Monica Vitti, Federico Fellini ed Ennio Morricone.
Non solo cinema italiano
Ci sarà inoltre spazio anche per il cinema straniero. In particolar modo potrete vedere tra i protagonisti il Brasile, il Giappone e la Gran Bretagna. E, ultimo ma non per importanza, si sfrutterà l’occasione per parlare di temi molto importanti come l’innovazione e la sostenibilità, anche grazie a serate di raccolta fondi.
Siete pronti quindi a partecipare a questo meraviglioso festival? Per saperne di più e acquistare anche i vostri biglietti potete visitare il sito ufficiale e soddisfare ogni vostra curiosità.
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.