Philip Dick: i migliori film tratti dalle sue opere

Philip Dick: i migliori film tratti dalle sue opere

Philip Dick è stato un autore di fantascienza visionario e dalla creatività sempre in fermento, che purtroppo è venuto a mancare prima che il suo straordinario ingegno conquistasse il successo che meritava. Soprattutto, è stato uno scrittore capace di ideare trame geniali, così ben architettate da prestarsi in maniera sorprendente a un adattamento cinematografico.

Vediamo allora insieme i migliori film tratti dalle sue opere, che dovrete vedere a tutti i costi se volete gustarvi delle ore d’intrattenimento in compagnia di storie dai colpi di scena mozzafiato.

Blade Runner

Blade Runner è il film per eccellenza tra gli adattamenti cinematografici di racconti di Philip Dick. La pellicola è tratta infatti, in maniera piuttosto libera, dal suo romanzo Il cacciatore di androidi (il cui titolo originale, Do Androids Dream of Electric Sheep? sembra già un’esplosione di creatività).

Capolavoro per colonna sonora, scenografie, interpretazione degli attori (il cast è tutto eccellente, ma a restare impressi sono Harrison Ford e, soprattutto, l’indimenticabile Rutger Hauer), il film tratta in modo assai convincente molti dei temi cari al genio di Philip Dick, tra cui quello forse più interessante di tutti, la ricerca delle sottili differenze tra umani e replicanti che, man mano che procede la loro breve vita, tentano con ogni mezzo di divenire umani a tutti gli effetti.

Per farvi comprendere quanto Rutger Hauer si sentisse in sintonia con il personaggio di Roy Batty, vi riveliamo una chicca che forse non conoscete: il toccante monologo che Roy pronuncia alla fine del film, divenuto celebre per l’incipit Ho visto cose che voi umani… sono dovute proprio all’attore, che riscrisse le battute previste dal copione e le improvvisò in un momento magico che commosse l’intera troupe.

Philip Dick: i migliori film tratti dalle sue opere

Fonte foto: elledecor.com

Sul solco del film diretto da Ridley Scott nel 1982 si inserisce il suo degno successore, Blade Runner 2049 dell’ottimo Denis Villeneuve, che riesce nell’impresa non facile di ricreare le stesse atmosfere sospese dell’originale, grazie anche alla meravigliosa fotografia del direttore e premio oscar Roger Deakins.

Minority Report

Altro film tratto da un’opera di Philip Dick, in questo caso Rapporto di minoranza, altro lungometraggio superbo. Il regista Steven Spielberg ha messo in scena un film spettacolare, con un ottimo Tom Cruise come protagonista, toccando uno degli argomenti prediletti da Dick: la possibilità di prevedere il futuro e le conseguenze paradossali che possono derivare da una simile capacità paranormale.

La trama del film è tutto sommato semplice, ma geniale nella sua purezza: in un futuro inquietante i crimini vengono predetti da tre umani dotati di poteri soprannaturali prima che vengano commessi. I cosiddetti pre-cog trasmettono il contenuto delle loro visioni a una squadra operativa comandata da John Anderton (Tom Cruise), che arresta i criminali in fieri prima che commettano i propri delitti. Le cose tuttavia si complicano, per l’integerrimo capitano Anderton, quando i pre-cog annunciano che il prossimo delitto verrà compiuto proprio da lui.

Philip Dick: i migliori film tratti dalle sue opere

Fonte foto: cineforum.it

Vi consigliamo di vedere Minority Report se siete in cerca di una storia adrenalinica diretta con la sicurezza che Spielberg dimostra in ogni sua pellicola, di fantastici effetti speciali e di una trama davvero inconsueta.

Paycheck

Paycheck, intrigante pellicola diretta da John Woo e interpretata da Ben Affleck e Uma Thurman, è uno dei migliori film tratti da un racconto di Philip Dick per quanto riguarda la trama, che è un perfetto incastro di eventi, tanto che va rivisto almeno un paio di volte per cogliere ogni dettaglio.

La storia cattura subito l’attenzione: Michael Jennings, ingegnere informatico che ruba segreti industriali per professione, acconsente che gli venga cancellata la parte della memoria collegata ai progetti su cui sta lavorando, per mantenere la segretezza sul suo operato. L’impresa a un certo punto si fa più difficile: Jennings accetta di partecipare a un lavoro di durata maggiore in cambio di un compenso da favola, ma quando si risveglia con ben tre anni di memoria cancellati, anziché la somma concordata gli viene consegnata una busta di oggetti all’apparenza inutili, come un pacchetto di fiammiferi, il biglietto di un bus, una graffetta, della lacca spray.

Ognuna di queste cianfrusaglie si rivelerà tuttavia cruciale, quando Jennings si ritroverà braccato dall’FBI e dagli uomini che lo hanno ingaggiato, e riuscirà a cavarsi dai guai proprio adoperando questi oggetti che si rivelano provvidenziali, quasi avesse avuto l’opportunità di prevedere il proprio futuro…

Next

Ennesimo buon film, tratto dal racconto The Golden Man, Next declina da un ulteriore punto di vista uno dei temi più cari al romanziere, quello della previsione del futuro. In questo caso Cris Johnson (Nicolas Cage) è un illusionista di Las Vegas che sfrutta il proprio potere soprannaturale, quello di prevedere il proprio futuro per i successivi due minuti, per vincere nel gioco d’azzardo. La sua vita cambia nel momento in cui un agente federale (la stupenda Julianne Moore) intuisce le sue capacità e lo coinvolge nelle indagini per sventare un attentato terroristico di portata devastante.

Philip Dick: i migliori film tratti dalle sue opere

Fonte foto: movieplayer.it

Atto di forza

Philip Dick non perde un colpo quando si tratta di ideare trame originali, e Atto di forza, film del 1990 liberamente ispirato al suo racconto Ricordiamo per voi, ne è la conferma.

Siamo nel 2084 e l’operaio edile Doug Quaid (Arnold Schwarzenegger, sempre credibile in ruoli di azione), ossessionato da incubi in cui si vede morire su Marte, si rivolge a un’agenzia viaggi che organizza soggiorni virtuali su altri pianeti per provare l’esperienza simulata di camminare sul suolo marziano.

Come spesso accade nei film che si ispirano ai lavori di Philip Dick, qualcosa va storto, e Doug scopre in realtà che tutto nella sua vita è una finzione; in passato, infatti, ha vissuto su Marte come agente segreto al servizio del dittatore che governa il pianeta.

Screamers – Urla dallo spazio

La lista di pellicole tratte da racconti di questo autore immaginifico potrebbe continuare, ma ci fermiamo con Screamers – Urla dallo spazio, tratto dal bellissimo e straziante Modello Due.

Nel 2078 lo sperduto pianeta Sirius 6 B, ricco di giacimenti minerari, viene conteso da due compagnie umane, una delle quali ha costruito dei robot assassini di spietata efficienza che emergono dalla sabbia e trucidano chiunque non sia provvisto di particolari piastrine di riconoscimento.

Philip Dick: i migliori film tratti dalle sue opere

Fonte foto: cineblog.it

In un paesaggio così desolato il comandante Hendricksson, a capo di un piccolo manipolo di sopravvissuti, parte per una missione che percorre il territorio dominato dagli Screamers per concordare una pace con la fazione avversaria. Nell’attraversare questa regione pericolosa, tuttavia, scopre che niente è come sembra, poiché le temibili macchine assassine si sono evolute, hanno assunto forma umana e sono divenute indistinguibili dalla realtà.

E così soldati feriti, fanciulle indifese e perfino bambini orfani dall’aspetto denutrito, che si portano appresso un orsacchiotto, si rivelano essere degli automi pronti ad assassinare gli umani senza pietà, in una terribile trappola in cui Hendricksson scopre di non potersi fidare di nessuno.