Il regista Paolo Zucca, nel suo “Vangelo secondo Maria”, in uscita il 23 maggio 2024 in tutti i cinema, regala una visione audace e provocatoria al fine di svelare l’umanità oltre la sacralità della figura di Maria, presente nei testi sacri.
Basato sul romanzo omonimo di Barbara Alberti, il film interpretato da Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassmann, si distingue per la sua anti-narrazione in grado di dare vita ad una Maria più vera e completa. La storia infatti si distacca volutamente dalle rappresentazioni convenzionali, immergendosi nella giovinezza e nel carattere di Maria, lontano dalle interpretazioni apolitiche e asessuate che la caratterizzano nell’immaginario collettivo.
Per l’appunto il film va in contrasto con l’immagine tradizionale di Maria come vergine pia e devota, esplorando intenzionalmente la sua la sessualità e indipendenza, dipingendo una Maria non più come simbolo distante e inaccessibile, ma come una giovane donna ebrea immersa in un mondo arcaico, segnato dal furore di Erode e dalle sue ambizioni personali.
“Vangelo secondo Maria”, non si concentra sulla nascita e sulla morte di Gesù, bensì esplora il passato di Maria, restituendole la sua voce e la sua presenza nel contesto storico in cui è vissuta. Lontano dai dogmi e dalle visioni tradizionali, ” Vangelo secondo Maria” mette in discussione le interpretazioni teologiche che hanno mitizzato e divinizzato la figura di Maria, restituendole la sua umanità e la sua complessità.
Attraverso il personaggio di Maria, il film esplora temi universali come l’amore, la libertà e l’identità, trasformando una figura sacra in una donna reale. Questa Maria non è più solo un simbolo da venerare, ma un essere umano complesso e affascinante.
In un mondo dominato dalla religione e dai dogmi, “Il Vangelo secondo Maria” è sicuramente una sfida coraggiosa e provocatoria ,che osa mettere in discussione le verità stabilite cercando autenticità dietro il velo della tradizione.