Fonte foto: Giornale di Brescia
Chiari è una cittadina caratteristica lombarda situata nella provincia di Brescia, sviluppatasi gradualmente dal medioevo in poi, grazie all’allargamento dei suoi canali e vie fluviali, è diventata un territorio perfetto tanto per la protezione armata del territorio e dei suoi cittadini, quanto per gli scambi commerciali.
La sua caratteristica strutturale nel particolare, oltre che la sua più grande peculiarità è la suddivisione in quattro quadre, detti anche “cantoni”. Nel 1701 fu palcoscenico di una delle più sanguinose battaglie della storia, tutt’oggi ricordata nei libri di storia come la Battaglia di Chiari del 1701, vanta di aver tra i più illustri cittadini nativi il Conte Mazzotti, fondatore della celebre manifestazione di auto d’epoca Mille Miglia, conosciuta in tutta Italia. Attualmente, Chiari è una città fortemente industrializzata e in continua via di espansione e sviluppo, soprattutto nel settore dei trasporti e dell’import-export, ma anche e soprattutto della cultura, che passa e accarezza anche le sue grandi mura.
Una Bussola per non perdersi: cenni geografici
Chiari si trova al confine della provincia bresciana e quella della bassa bergamasca. Sorge in prossimità dello scorrere del fiume Oglio costeggiando il Parco Naturale Oglio Nord. Nei pressi del lago d’Iseo, o lago Sebino è una delle zone più interessanti e privilegiati architettonicamente della provincia bresciana sia a livello paesaggistico che turistico. I corsi d’acqua, ovvero i suoi “navigli” sono una costante di questo paesello. Tutti i piccoli canali e fiumiciattoli che sono chiamate “seriole” e non sono altro che ciò che resta dei fiumi esistenti nel Medioevo, che hanno permesso il grande sviluppo della piccola città a livello commerciale e industriale oltre che ad essere case per meravigliose famigliole di anatroccoli e cigni.
Perché le Quadre?
Dovete sapere che Chiari, ha una a planimetria concentrica e sulle sue mura, ma anche per le sue strade troverete numerosi indizi del suo passato. Per non parlare poi dello stemma comunale che, inserito nel gonfalone della provincia di Brescia, ha simboli, colori e lettere che riportano indietro nel tempo come l’aquila nera su campo giallo asburgica, un “Chiari” perfettamente scritto in un latino che alle superiori mica te lo insegnano cosi bene.
Lo stemma di Chiari
Ma torniamo alla nostra domanda: cosa sono le quadre? Nientepopodimeno che dei “quartieri” che fanno parte dello stesso comune. Ovviamente per ogni comune con le quadre che si rispetti esiste anche un palio: e a Chiari dal XVII secolo le Quadre prendono sempre più importanza nella storia come soggetti politici, economici e giuridici. Perchè si, il sentimento d’appartenenza al proprio rione c’è sempre e da quasi 40 anni, con il Palio, è più forte che mai.
Cinque cose da vedere sulle strade clarensi
Il Duomo
Fonte foto: Comune di Chiari
Si trova Piazza Zanardelli, il cuore pulsante di Chiari, anche perché è siamo in pieno centro storico. E’ stato edificato per ricordare i Santi Faustino e Giovita, che sono anche i Santi Patroni di Brescia. I bresciani sono particolarmente devoti e questi due Santi, tanto da dedicar loro, ogni anno, un’intera giornata di festeggiamenti, che cade ogni 15 febbraio. La facciata esterna del Duomo, di recente restaurazione, si presenta geometrica, pulita, nuova e perfettamente conservata, dipinta in un delicato giallo ocra. Un bellissimo rosone semicircolare si trova sulla punta della Chiesa sotto il crocifisso.
L’interno della Chiesa è elegante ma allo stesso tempo molto sobrio, nel rispetto della dottrina cattolica e del concetto di luogo di culto. Ci sono delle sculture di Calegari, i quadri del Lucchese e la Pietà di Pompeo Batoni.
La torre civica
Fonte foto: BsNews
Meglio conosciuta come Torre con l’Orologio. Si trova di fianco al Duomo, ed un simbolo della città di Chiari. Con i suoi 55 metri, domina l’intera piazza con la sua maestosità ed imperiosità. La Torre è visibile da qualsiasi zona del comune, anche perché è è caratterizzato a un’urbanistica prevalentemente fatta di abitazioni basse. La Torre è stata costruita 1758 e la sua peculiarità è rappresentata dai quattro diversi colori in cui è dipinta, uno per facciata, che stanno a ricorda le quattro quadre medievali. Su tutte è presente un orologio. I colori ovviamente sono: giallo, blu, verde e rosso.
Villa Mazzotti
Fonte foto: BsNews
Una delle ville più belle della bassa Bresciana. Era la residenza della famiglia Mazzotti-Biacinelli (pare che nel grande atrio il conte Mazzotti facesse circolare nel le sue auto), oggi passata sotto la tutela del Comune in quanto è una struttura da proteggere perché di grande valore e interesse artistico-culturale. Costruita in stile Liberty, si affaccia su un grande parco nel quale potersi fermare a riposare, godendo del verde e della tranquillità. La Villa, e la relativa area verde nella quale è immersa, è spesso sede di feste, sagre e manifestazioni cittadine, matrimoni, e fiere.
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Fonte foto: BSNews
La costruzione rudimentale fu poi oggetto di diverse ristrutturazioni ad opera di grandi artisti ed architetti. La sua prima edificazione risale addirittura al 1200 ma 300 anni dopo vengono apportate alcune modifiche da Lamberti mentre nel 1700 Marchetti restaurò e rimodernò l’intera facciata. Strutturalmente oggi la Chiesa, si presenta molto semplice, ospita però degli interni principeschi, ricchi di decorazioni e pilastri in bronzo e di strutture di legno intagliato artigianalmente, di grande pregio e prestigio a livello artistico.
Pinacoteca e biblioteca Repossi – Marcelli
La Pinacoteca Repossi di Chiari conserva al suo interno un prestigioso patrimonio storico artistico esposto secondo percorsi tematici: il sacro, i ritratti, i paesaggi , i pittori e gli scultori clarensi, sia storici che contemporanei. Un piano è poi dedicato alla gipsoteca.
Fonte foto: Sito Piancoteca Repossi
La biblioteca, invece vanta un apertura di quasi aperta nel 1822 di quasi 200 anni, conta circa 70.000 volumi, tra cui preziosi incunaboli, manoscritti, pergamene e documenti.
Insomma, Chiari è una cittadina ricca di storia, cultura, e bellezza. Chi l’avrebbe mai detto che fuori da casa mia, esistesse anche questa parte qui. Io sicuramente rivaluterò le mie idee sulla bassa bresciana, che non è solo lago e voi cari lettori, venite a farvi un giro dalle mie parti?
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.