Fonte foto: Michele Grande
Tra le bellezza da scoprire in Italia, i piccoli borghi sono senza dubbio un tesoretto dal fascino senza tempo. Fa forse sorridere che spesso ci si ritrovi in “uno dei borghi più belli d’Italia”, che sia questo a nord, al centro o al sud ma sempre esplicitamente dichiarato all’ingresso della città. Tra il migliaio di borghi, abbiamo scelto di raccontarvi quello di Bovino, in provincia di Foggia al confine con la Campania, insignito nel 2013 della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano e capace di rapire ogni anno turisti o visitatori improvvisati.
Una prima curiosità da sciogliere riguarda il nome del luogo, Bovino, che gli storici fanno derivare dal latino Vibinum oppure alla lingua osca parlata dalle antiche popolazione che insediavano il posto e significa, come è facile intuire, “bue”. Situata a 647 metri di altitudine, una delle particolarità di Bovino sono le case sbiancate dalla calce, i palazzi gentilizi, i vicoli che tagliano e percorrono il borgo e gli edifici storici, come le chiese (sette oltre alla cattedrale), punto di riferimento della popolazione nei secoli.
Tra le bellezze da ammirare e scoprire c’è sicuramente il Castello Ducale che domina il borgo nella sua solida struttura di epoca normanna; poi la Cattedrale di Santa Maria Assunta a Bovino eretta nel 1231 in stile romanico-pugliese dalle dimensioni monumentali e imponenti e che conserva una delle principali caratteristiche dell’architettura sacra pugliese, ovvero la facciata che si presenta “a capanna”, espressione utilizzata ad indicare che la sua larghezza è maggiore dell’altezza; ancora le cantine Cerrato, risalenti all’epoca romana all’epoca usate come cisterne per l’approvvigonamento idrico della città.
Nella prossima estate 2021, magari ancora con le vacante spese alla riscoperta della nostra nazione, potreste pensare di aggiungere una visita in questo meraviglioso borgo, lasciarvi incantare dall’architettura rude e solida degli edifici, immergervi nella storia che ha vissuto quel luogo, fatta di conquiste e dominazioni e, perché no, deliziare il palato con le specialità culinarie che non mancheranno. Pasta fatta in casa (orecchiette in primis), piatti tipici e un buon bicchiere di vino, potrebbero rendere il vostro soggiorno ancor più interessante!
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
Mi contraddistinguo per la testa dura e la curiosità che mi portano ad interessarmi sempre a ciò che succede nel mondo. Amo l’arte in maniera viscerale, leggo sempre troppo poco per quanto vorrei, cucinare e camminare. Hermes mi da la possibilità di raccontarvi con le mie parole questi mondi e di portarvi a spasso con me.