Il Teatro Sistina: storia e curiosità del “teatro dei romani”

Attivo dal 1949, definito “la Scala della commedia musicale italiana”, il Teatro Sistina di Roma è uno dei più importanti e rappresentativi teatri di tutta Italia e tra i più conosciuti anche all’estero, grazie anche alle innumerevoli star internazionali che vi si sono esibite – da Louis Armstrong a Burt Bacharach, da Liza Minnelli a Dionne Warwick a Woody Allen, giusto per menzionarne alcuni.

Progettato come cinema-teatro dall’architetto Marcello Piacentini, è caratterizzato da un’ampia sala di 28 metri x 30 priva di colonne e altre strutture per permettere la visione dal pubblico di ognuno dei 1500 posti della sala.

All’inizio la sua doppia natura, di cinema e teatro, venne celebrata, poco dopo l’inaugurazione, dall’apparizione del Sistina nel film di Totò, Totò cerca moglie: il comico e la fidanzata, interpretata da Annie Sommers, si rifugiano dentro il teatro dopo aver visto all’entrata la locandina del loro stesso film ed essersi incuriositi di sapere come andasse a finire la loro storia. Poco dopo lo stesso Totò diede il via alla stagione teatrale con una rivista prodotta da Remigio Paone, intitolata Bada che ti Mangio. Il trionfale successo della commedia fece comprendere fin dall’inizio che la coesistenza tra cinema e teatro non era destinata a durare e che le potenzialità del locale sarebbero state meglio sfruttate se si fosse optato per una sola delle sue due nature.

Due eventi nel corso del 1950 tracciarono il destino di quello che è in seguito stato definito “il teatro dei romani”: da una parte, la trasformazione del Teatro Adriano in sala cinematografica, dall’altra il successo della rivista che apriva la stagione teatrale e segnava l’esordio di una coppia centrale nella storia del Sistina, La Bisarca di Pietro Garinei e Sandro Giovannini.

Il Sistina di Garinei e Giovannini

I due autori rimasero impressionati dalla bellezza del Sistina e dalla magia che si creava tra pubblico e palcoscenico: tutto il decennio degli anni ’50 fu costellato da loro produzioni che videro la luce sul palco del teatro e segnarono il loro avvicinamento al mondo della commedia musicale. Si cominciò con una trilogia imperniata su Renato Rascel per arrivare alla scoperta, sempre sulla scena del Sistina, prestata per l’occasione ad uno spettacolo di beneficenza della Croce Rossa, di quella che fu la prima vera star del nuovo genere: una giovanissima e ancora sconosciuta Delia Scala.

Giove in doppiopetto decretò il successo della svolta presa dalla ormai premiata ditta Garinei & Giovannini, nonché la rivelazione definitiva di Delia Scala, in coppia per l’occasione con un altrettanto strepitoso Carlo Dapporto.

Ma la doppia natura del Sistina ebbe un “rigurgito” e rivenne, malauguratamente, a galla nonostante questi clamorosi successi: un gruppo di industriali cinematografici lo rilevarono e ri-trasformarono in sala Cinerama. L’esperimento fu fallimentare ed effimero: dopo solo un anno, il Sistina riaffermò la sua vera natura e ritornarono protagonisti assoluti della programmazione gli spettacoli firmati Garinei & Giovannini.

Seguirono una serie di successi e sul palco romano si avvicendarono i grandi mattatori di quegli anni, da Wanda Osiris a Walter Chiari, Teddy Reno, Nino Manfredi, oltre ai già citati Rascel, Scala, Dapporto, e tanti altri.

Dagli anni ’60 il connubio tra la coppia di autori e il Sistina si ufficializzò in matrimonio, e Garinei e Giovannini ne diventarono i gestori, assumendone direzione artistica e imprenditoriale fino alla morte, nel 2006, di Pietro Garinei (rimasto solo al comando dal 1977, dopo la prematura scomparsa di Sandro Giovannini).

In quarantasei anni di gestione anni G&G ha regalato al teatro (non solo italiano) capolavori come Aggiungi un posto a Tavola, Rugantino, Il giorno della Tartaruga, e tanti altri spettacoli rappresentati in oltre 45 paesi in tutto il mondo e tradotti in 16 lingue.

Dal marzo 2003 il Teatro Sistina è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali come unico Teatro stabile della Commedia Musicale Italiana.

Sistina Story

Il “Sistina Story”

Per l’importanza nella cultura italiana della produzione di Garinei e Giovannini ma anche per il ruolo avuto da questo teatro con i suoi grandi musical e varietà, nel 2014 il nuovo direttore, Massimo Romeo Piparo, insieme con Enrico Montesano e Pippo Baudo hanno scritto Sistina Story, un omaggio alla sua lunga storia costellata di artisti e di successi.

Sul palco, accanto ai due mattatori, un’orchestra dal vivo di 20 elementi diretta dal Maestro Maurizio Abeni e 18 artisti cantanti e ballerini per rivivere insieme ricordi, immagini ed episodi di un racconto lungo cinquant’anni.

Il Sistina oggi

Ma non di solo amarcord vive il tempio del varietà: anche di recente le produzioni del Sistina hanno assunto all’onore delle cronache, dallo spettacolo record di presenze Peter Pan (biglietto d’oro dell’A.G.I.S. e per due anni spettacolo più visto in Italia), a Poveri ma belli per la regia di Massimo Ranieri, alla nuova versione dello storico cavallo di battaglia di Johnny Dorelli, Aggiungi un posto a tavola e alla riedizione di Rugantino, interpretato da Enrico Brignano, per citarne solo alcuni.

La ricetta per mantenere il successo negli anni è rimasta la stessa: un mix di novità italiane e straniere sempre attuali e sempre attenta alle nuove tendenze dello spettacolo e del pubblico.

Con queste premesse, non appena potrà ufficialmente riaprire i battenti, dopo la forzata chiusura causa Covid, il Teatro Sistina saprà sicuramente ancora regalarci capolavori indimenticabili.