Se state programmando un viaggio nei dintorni della laguna veneziana e avete inserito tra le vostre mete anche la città di Chioggia, siete nel posto giusto! Proseguendo la lettura dell’articolo, troverete cinque luoghi da visitare una volta arrivati in questa località!
Prima, però, è bene dare un’infarinatura generale su come sia “nata” e su quali vicissitudini storiche abbia vissuto questa città. Un po’ di cultura generale prima di partire e di addentrarci in un posto sconosciuto fa sempre bene.
Fonte: ildidichioggia.it
Un po’ di storia: tra miti e antichità…
La leggenda vuole che la fondazione di Chioggia sia collegata al mito di Enea, il famoso “esule” troiano che trovò rifugio nel Latium. Tuttavia, ad essere il protagonista di questa storia è il suo amico Clodio, che si separò da lui assieme ad altri due compagni (Antenore ed Aquilio) per dirigersi verso l’Adriatico settentrionale. E qui fondò la città di Clodia.
La realtà, comunque, è giusto un po’ più diversa: pare che il primo insediamento esistesse già dal 2000 a.C. e ciò fu possibile grazie ai Pelasgi, un antico popolo di navigatori che sembra fosse originario delle varie isole del Mar Egeo. Il nome Chioggia, dunque, verrebbe dal pre-ellenico Cluza, che vuol dire “costruita artificialmente”, vuoi anche per il fatto che, senza alcun intervento umano, il territorio circostante sarebbe stato sommerso periodicamente dalle acque lagunari.
L’arrivo dei Romani fu, contrariamente a quanto ci si può aspettare, senza spargimenti di sangue e soprattutto senza sottomissione. Anzi, pare che questi avessero portato dei benefici: il sistema portuale venne rinforzato e i dintorni lagunari furono bonificati. La città stessa di Chioggia (allora Clugia) divenne importante per le sue saline, tanto che il sale da esse prodotto veniva considerato uno dei più pregiati. Oggi, purtroppo, esse non esistono più.
…e l’ascesa (e declino) della Serenissima
Col declino dell’Impero Romano, sopraggiunsero diverse popolazioni barbariche che razziarono, distrussero e sottomisero i territori lagunari. E ci passarono praticamente tutti: Visigoti, Alani, Vandali, Unni… Ma non i Longobardi. Quest’ultimi, infatti, non riuscirono mai a prendere possesso di quelle terre.
Ciò fu dovuto al fatto che gli abitanti locali, probabilmente, si erano così “rotti l’anima” di subire invasioni e di avere “padroni stranieri” (Tra i quali comprendiamo anche la breve dominazione bizantina) tanto da riunirsi tutti quanti (parolone: in realtà, questa riunione di condominio riguardò soltanto tribuni, nobili e vescovi) nella località di Eraclea per “decretare” la nascita dello Stato Veneziano e della sua magistratura, conosciuta per la sua carica istituzionale più alta: il Doge.
Ebbene, da quel lontano 697 d.C., Chioggia fu parte della Repubblica di Venezia, conosciuta anche come La Serenissima, e qualche secolo più tardi, più precisamente nel 1110, ne ospitò la sede vescovile. Non mancarono, però, dei conflitti anche piuttosto distruttivi: la città fu danneggiata dapprima dai Franchi (809 d.C.) guidati dal re Pipino, e poi dai Magiari (900 d.C. circa). Tra il 1378 e il 1380, inoltre, fu teatro della Guerra di Chioggia, che vide contrapposte le due repubbliche di Genova e di Venezia.
In ogni caso, durante la sua lunga “permanenza” nella Serenissima, la città vide nel 1438 la costruzione del primo cantiere navale del mondo (in età moderna), il Cantiere di Camuffo, che poi verrà spostato nel 1840 a Portogruaro. Rimase entro i confini veneziani fino al 1797, anno segnato dall’arrivo di Napoleone. L’anno successivo passò in mano all’Impero Asburgico, per poi essere annessa nel 1866, assieme a parte dell’attuale nord-est italiano, al neonato Regno d’Italia.
Fonte: Agoda.com
I cinque luoghi da visitare della “Piccola Venezia”
Già, perché Chioggia è conosciuta in modo particolare come “la Piccola Venezia“, data la sua somiglianza nella sua “quasi” interezza: ci sono, infatti, canali, case colorate e un’architettura che non differisce assai da quella del capoluogo veneto. L’unica differenza sta, probabilmente, nel fatto che gran parte del centro urbano sia percorribile da automobili e mezzi pubblici. Comunque, cominciamo ad elencare le cinque località da visitare assolutamente una volta arrivati!
1. Il campanile di Sant’Andrea
Situata lungo il Corso del Popolo, non privo di ristoranti, negozi e locali serali, troverete la Chiesa di Sant’Andrea. Storicamente, sembra essere l’edificio religioso più antico della città, anche se la sua struttura così come la vediamo oggi risale al XVIII secolo. La sua peculiarità, però, sta nel campanile.
Esso, infatti, “ospita” l’orologio medievale più antico al mondo, risalente al XIV secolo e che sembra essere addirittura più vecchio del grande orologio di Salisbury, nel Regno Unito. Un primato collocato su quella che fu una torre di avvistamento militare, divenuta poi il campanile della chiesa.
Fonte: hist.science.online.fr
2. La pescheria di Chioggia
Sebbene non sia un luogo usuale da visitare, come può essere un’importante chiesa o un palazzo storico appartenuto a qualche famiglia illustre, la Pescheria al Minuto è una tappa da prendere in considerazione, specialmente se si è amanti di questo alimento.
Infatti, oltre il suo ingresso contrassegnato da un arco definito “storico”, troverete un luogo che offre un’enorme varietà di pesce, lasciandoti con ogni probabilità con l’imbarazzo della scelta.
C’è da precisare che la pescheria è aperta dal martedì alla domenica dalle 7:00 alle 13:00, al pari di ogni mercato settimanale, e rimane chiusa anche per festività quali Natale, Santo Stefano, Capodanno, Pasqua, Pasquetta e Ferragosto.
Foto di Marco Cavina
3. Il Ponte di Vigo
Una meta preferita dai fotografi, specialmente per quelli impegnati in servizi matrimoniali: questo passaggio è, infatti, lo sfondo di un sacco di foto fatte agli sposi. Il Ponte di Vigo è l’equivalente del celebre Ponte di Rialto situato a Venezia.
Costruito nel 1685 e abbellito circa 100 anni più tardi con marmi d’Istria, è considerato, degli otto ponti chioggiotti che attraversano il Canal Vena (il più grande di Chioggia), quello più artistico e di conseguenza quello più suggestivo, tanto da essere soprannominato anche il balcone della città.
Fonte: L.G. Studio (Facebook)
4. Palazzo Grassi
Un grande palazzo bianco con delle caratteristiche colonne e degli attracchi per le gondoliere, che per via della sua storia è spesso utilizzato per ospitare mostre ed eventi importanti. Costruito in stile gotico quattrocentesco tra il 1703 e il 1714, oggi è sede della Facoltà di biologia marina dell’Università di Padova… e non solo.
Infatti, Palazzo Grassi ospita rispettivamente: il Museo di zoologia adriatica in cui si può ammirare uno squalo elefante di ben 8 metri di lunghezza, il Museo Diocesano di arte sacra, con opere di artisti quali Paolo Veneziano e Cima da Conegliano, e la Pinacoteca della Ss.ma Trinità, situata nell’omonimo oratorio cinquecentesco.
Fonte: outdooractive.com
5. La Cattedrale di Chioggia
Ogni città che si rispetti, piccola o grande che sia, ha la propria cattedrale, e Chioggia non fa la differenza. Il suo esterno è assai semplice, fatta di mattoni in bella vista e con le statue dei patroni della città (Santi Felice e Fortunato) poste sulla facciata, mentre il suo interno è riconducibile a uno stile perlopiù barocco.
Le sue origini sono comunque avvolte nel mistero: una prima costruzione pare che risalga al XII secolo, più precisamente a poco dopo il trasferimento della sede vescovile da Malamocco a Chioggia. Questa prima opera andò distrutta a causa di un incendio sul finire del 1623, e così furono iniziati, l’anno dopo, i lavori per l’attuale edificio, completato nel 1633.
Fonte: chioggiamuseogalleggiante.com
Oltre Chioggia: la laguna (e non solo)
Visitati questi “cinque piccoli pilastri” della città di Chioggia, non vi rimane che godervi il resto del centro storico. Potrete trovare il Municipio, la Loggia dei Bandi, il Palazzo delle Figure e il Museo Civico della Laguna sud. Se avete in programma di fermarvi per una notte, potrete soggiornare nella Casa di Carlo Goldoni, oggi adibita a bed&breakfast.
Intorno alla città, avete un’ampia scelta: subito a nord c’è la vera e propria Venezia, decisamente più grande e più ricca di storia e di arte. Altrimenti, se volete stare “sulla terraferma”, potete dirigervi a ovest ed entrare dunque nella città di Padova, che ospita ben due siti UNESCO (L’Orto Botanico più antico al mondo e gli affreschi del XIV secolo situati nella Cappella degli Scrovegni).
Se, invece, siete amanti della natura tanto da preferirla ai due grandi centri urbani sopra menzionati, sappiate che guardando verso sud troverete il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, dove non mancheranno escursioni in bici, in barca o in canoa. Oppure, se adorate la fotografia naturalistica, potrete prendere in considerazione il birdwatching e la caccia fotografica.
Classe 1996. Sono appassionata di molte cose, tra cui la fotografia.
Nasco in un borgo del Centro Italia e quando ne ho la possibilità faccio dei piccoli viaggi (o gite fuori porta, come preferite) nei luoghi più disparati della mia terra, ossia proprio l’Italia Centrale.
Quella di Hermesmagazine è la mia prima esperienza in assoluto da pubblicista; dietro le quinte ho curato, insieme ad altre persone, i testi di alcuni articoli per il sito leviedelcinema.it (Rassegna del film restaurato che si tiene non molto lontano da casa mia). Nel tempo libero gestisco una piattaforma personale in cui ho catalogato i miei scatti in giro per il Centro Italia (e non solo) e in cui scrivo qualcosa riguardo i miei spostamenti.