Sebbene alla parola “Lazio” ci possa venire in mente soltanto Roma o poco altro, in realtà questa regione è tra le più varie in assoluto: basti pensare ai numerosi borghi di tufo rosso come Civita di Bagnoregio o “luoghi del silenzio” come l’Abbazia di Montecassino. Ecco, non molto lontano da quest’ultima, sul litorale sud-pontino, si trova Gaeta, una piccola località che dista solo 90km da Napoli e che ha una storia assai movimentata per essere un piccolo borgo del Basso Lazio.
Prima di sapere cosa c’è di bello da vedere, come al solito cerchiamo di conoscerne le vicende storiche.
Foto di Azzurra Lucchetti
Un po’ di storia: dall’età antica al Medioevo…
In età antica si sa soltanto che i primi insediamenti sembrano risalire X secolo a.C., e che prima di finire sotto l’influenza di Roma nel 245 a.C. il territorio era occupato dalla popolazione italica degli Aurunci. Sotto i Romani, Gaeta diventò un luogo di villeggiatura assai rinomato, e ciò che rimane della Villa Faustina ne è un esempio.
Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, però, la villeggiatura finì. Cominciò, quindi, un lungo periodo buio fatto di saccheggi prima da parte delle varie popolazioni barbariche, poi dai Saraceni. Col tempo, dunque, nei pressi dell’attuale borgo sorse nel X secolo un castello, o castrum; tuttavia, una flotta navale propria esisteva già cento anni prima, dall’810 d.C..
Per quanto riguarda domìni e ad appartenenze, la città si “staccò” dall’Impero Bizantino già a partire dal IX secolo, tanto che nell’839 fu eletto il primo sovrano, un tale Costantino I della famiglia Caetani (da cui prenderà il nome). Divenne così, oltre che un Ducato, anche una Repubblica marinara al pari di Venezia, Pisa, Genova e Amalfi, e rimase tale fino al 1140, anno in cui si insediò la dinastia normanna degli Altavilla e “aggregò” l’indipendente ducato al cosiddetto Regno di Sicilia, che al tempo comprendeva anche tutta l’Italia meridionale. Gaeta passò poi al Regno di Napoli nel XIV secolo.
…fino all’età moderna e contemporanea
Passando nelle mani del Regno di Napoli, e quindi delle diverse dinastie che si succedettero in esso, la città fu oggetto di continue costruzioni e ristrutturazioni per quanto riguarda il castello e le fortificazioni intorno. Questo era dovuto alla sua posizione strategica: sull’omonimo golfo e a pochi chilometri dal confine con lo Stato Pontificio.
Per tutto il Cinquecento la città fu una vera e propria base navale da cui salpavano e venivano dirette le flotte contro i Saraceni prima e il sempre più minaccioso Impero Ottomano poi. Due secoli più tardi, nel 1734, fu conquistata da Carlo di Borbone, diventando di fatto parte della sua dinastia, che perdurò fino all’Unità d’Italia.
A proposito di Unità, Gaeta fu una delle ultime città a cadere in mano alle truppe sabaude del nascente Regno d’Italia. Infatti, l’ultimo re dei Borbone, Francesco II, si rifugiò qui con quanto rimaneva del suo esercito, e insieme resistettero all’assedio per ben 102 giorni. Nel 1897 il territorio fu diviso in due Comuni: quello di Gaeta e quello di Elena, salvo poi essere riuniti trent’anni dopo.
Nel 1927, inoltre, la città passò alla regione Lazio con la soppressione della Terra di Lavoro, e al contempo divenne una base della Marina Militare, e pare che la sua importanza fosse pari alla base del porto di La Spezia. Successivamente, la città ha avuto modo di farsi conoscere di nuovo come un valido luogo di villeggiatura e (perché no?) anche per set cinematografici.
Infatti, proprio a Gaeta pare che siano state girate alcune scene del prequel del Trono di Spade, ossia Bloodmoon. Progetto che, purtroppo, pare sia stato cancellato da HBO.
Veduta dalla vecchia cinta muraria Foto di Azzurra Lucchetti
Cosa vedere a Gaeta?
Cosa vedere in questo borgo sud-pontino che la storia ha reso grande per molti secoli? I suoi punti di interesse sono davvero tanti, quindi si cercherà di prendere in considerazione i più suggestivi e anche i più belli. Vediamo insieme, dunque, cosa c’è da vedere assolutamente se si è a Gaeta per qualsiasi motivo!
1. Gaeta Vecchia – Castelli Angioino ed Aragonese
Sono due fortificazioni che si trovano in una posizione dominante il centro storico, chiamato comunemente Gaeta Vecchia. Il più antico è, per ovvietà di cose, il Castello Angioino, sorto tra il 1222 e il 1234; è quello più “basso e largo”. Il Castello Aragonese, invece, si presume sia stato eretto nella prima metà del Cinquecento. Le due fortificazioni sono comunicanti e sono entrambi visitabili.
Foto di Azzurra Lucchetti
2. Gaeta Vecchia – La Cattedrale
Un giro nel borgo medievale di Gaeta è d’obbligo: la suggestione che lascia a chi la visita tra vicoli stretti, case alte e molto vicine tra loro e in generale edifici arroccati sugli speroni rocciosi sarà infinita. Camminando per le vie, vi imbatterete sicuramente nella Cattedrale della città. La prima pietra fu poggiata nell’XI secolo, ma nel 1231 (dopo un violento sisma) fu ricostruita in stile gotico. La sua facciata, tuttavia, risale al 1903, ma non si può dire che non sia comunque davvero bella.
Foto di Azzurra Lucchetti
3. Lungomare Caboto e Via dell’Annunziata
Si tratta di due strade parallele che collegano Gaeta Vecchia al quartiere di Porto Salvo e alla parte più moderna della città, che si sviluppa per il Lungomare Serapo. Tra queste due vie, infatti, è possibile scovare e raggiungere due gioielli dell’architettura religiosa: il Tempio di San Francesco, costruito dal medesimo Santo che visitò la città e la cui architettura gotica è data da una successiva ricostruzione, e la Chiesa della Santissima Annunziata, sorta tra il 1321 e il 1352 e rinnovata nel Cinquecento in stile barocco.
Tempio di S. Francesco a sinistra e Chiesa dell'Annunziata a destra Foto di Azzurra Lucchetti
4. Quartiere Porto Salvo
La storia lo fa risalire all’VIII secolo, ma la sua espansione verso nord è datata al Seicento, e per questo può essere chiamato anche quartiere seicentesco. L’arteria principale di questo luogo affascinante è Via dell’Indipendenza, e qui potete trovare un sacco di negozi e di locali in cui gustare vari prodotti tipici. Tra le sue vie strette, troverete la Chiesa di S.Maria di Porto Salvo, chiamata anche Chiesa degli Scalzi, sorta in epoca barocca. Quest’agglomerato urbano, tra il 1897 e il 1927, costituiva il sopra citato Comune di Elena.
Via dell'Indipendenza e Chiesa degli Scalzi Foto di Azzurra Lucchetti
5. Monastero della Montagna Spaccata
Per arrivarci è necessario seguire la traversa che collega il “moderno” Lungomare Serapo e il L. Caboto, a un certo punto vi troverete sulla destra una strada che sale verso il monte, cinta da vecchi bastioni sempre sulla destra. Proseguite e troverete il Monastero della Montagna Spaccata, dedicato alla Trinità e costruito in epoca medievale. Al suo interno potrete trovare la Grotta del Turco, un’enorme cavità naturale “immersa” tra storia e leggenda, e il Santuario della Montagna Spaccata, che si erge proprio tra due falesie (la montagna spaccata, appunto).
Prima foto di Azzurra Lucchetti Fonte seconda foto: discoverlazio
6) Monte Orlando e le sue testimonianze storiche
Il Monte Orlando, altura che arriva a toccare i 171m di altitudine, è “costellato” di sentieri naturalistici facili da percorrere e che portano a numerose destinazioni, perlopiù storiche. Salendo dal Monastero della Montagna Spaccata, infatti, si giunge alle Polveriere Carolina e Trabacco, mentre invece salendo da Gaeta Vecchia o dalla traversa che collega i due Lungomare (la stessa per il Monastero, ma si gira a sinistra anziché procedere dritti per il luogo di culto) si può salire fino al Mausoleo di Lucio Munazio Plancio, una struttura circolare del I secolo a.C., e arrivare al punto panoramico in cui svetta la statua della Madonna Ausiliatrice. Da qui si vedrà tutto il quartiere Porto Salvo.
Foto mausoleo di Azzurra Lucchetti Fonte foto polveriera: Sacen
7. Murales sparsi per i quartieri
Sono disseminati in tutta l’area comunale di Gaeta: dal borgo vecchio ai due lungomare, finanche al quartiere Porto Salvo e nelle infinite traverse che collegano Serapo e Caboto. Queste opere murarie, realizzate da diversi artisti (più di 100 tra italiani e stanieri), fanno parte del progetto Memorie Urbane che coinvolge, in realtà, altre dodici località del Basso Lazio e della Campania, tra cui Terracina, Fondi, Latina, Valmontone, Cassino, Arce, Itri, Formia, Lenola e Caserta.
Foto di Azzurra Lucchetti
Intorno a Gaeta
Si può dire con molta tranquillità che nei dintorni di Gaeta c’è tanto da scoprire. Potrete decidere se proseguire la vostra avventura lungo il litorale, che sia verso nord o verso sud fa poca differenza, oppure potrete prendere la via dell’entroterra e addentrarvi, dunque, nella Ciociaria.
Qualora decidiate di viaggiare lungo la costa, verso nord vi aspetteranno la località “sorella” Sperlonga con la sua Torre Truglia, la cittadina di Terracina e la località di San Felice Circeo con la sua area protetta situata nelle immediate vicinanze. Verso sud troverete il borgo di Minturno col suo castello baronale e la vicina area archeologica, quindi valicherete il confine tra Lazio e Campania. A questo punto potrete spostarvi un po’ più lontano dal mare per arrivare a Sessa Aurunca. oppure “approdare” direttamente a Napoli.
Se invece preferirete procedere per l’entroterra, la prima località che troverete sarà monto probabilmente Itri. Prendete in considerazione anche la piccola città di Fondi, in ogni caso, prima di addentrarvi fino a Pontecorvo. Da qui potrete andare letteralmente ovunque, da Cassino e la sua abbazia fino al borgo di Ceprano, dal capoluogo Frosinone alle suggestive Alatri, Isola del Liri e Sora.
Insomma, avete un’ampia scelta: vi basterà decidere quale strada prendere!
Classe 1996. Sono appassionata di molte cose, tra cui la fotografia.
Nasco in un borgo del Centro Italia e quando ne ho la possibilità faccio dei piccoli viaggi (o gite fuori porta, come preferite) nei luoghi più disparati della mia terra, ossia proprio l’Italia Centrale.
Quella di Hermesmagazine è la mia prima esperienza in assoluto da pubblicista; dietro le quinte ho curato, insieme ad altre persone, i testi di alcuni articoli per il sito leviedelcinema.it (Rassegna del film restaurato che si tiene non molto lontano da casa mia). Nel tempo libero gestisco una piattaforma personale in cui ho catalogato i miei scatti in giro per il Centro Italia (e non solo) e in cui scrivo qualcosa riguardo i miei spostamenti.