Ortona è un piccolo paesino abruzzese, che affaccia sul mare. La sua storia risale al popolo dei Frentani, che utilizzavano le coste per i loro scali commerciali, principale fonte economica del territorio. Passeggiando per le stradine di Ortona ci si rende conto da subito che oggi è la meta estiva per tantissimi, che desiderano trascorrere vacanze fatte di mare e relax. Il litorale, infatti, si estende per circa 20 km: il tratto nord è costituito da una spiaggia ampia e sabbiosa, il tratto sud invece è costituito da baie, insenature e scogliere immerse nella natura.
Il Castello Aragonese di Ortona
Il suo tesoro artistico è stato distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, infatti ad Ortona ci fa una dolorosa battaglia tra tedeschi ed alleati che portò a sei mesi ininterrotti di bombardamenti, coinvolgendo tutto il centro della città. Quel che ne rimane oggi è veramente poco. Anche il Castello Aragonese, che si trova arroccato sul promontorio davanti al mare, subì ingenti danni, tanto che dopo alcuni decenni di abbandono è stato ricostruito quasi interamente. Si tratta di una struttura molto suggestiva che sembra dominare tutta la costa. La costruzione della fortezza risale al periodo dal 1450 al 1470 e si basa su edificazioni precedenti di origine medievale. Pare che la struttura precedente sia stata voluta dal condottiero Giacomo Caldora, il quale intendeva proteggere Ortona dagli attacchi Aragonesi. Tutto ciò non servì, infatti questi ultimi riuscirono comunque a conquistare la città. Alfonso d’Aragona, allora ordinò il nuovo progetto, con pianta quadrangolare in pieno stile rinascimentale. Il suo scopo era quello di custodire il porto, che all’epoca era il fulcro economico dell’intero territorio. Ancora oggi è il principale porto abruzzese, dato che è possibile anche imbarcarsi per le Isole Tremiti, la Croazia, la Grecia e il Montenegro.
Per quanto riguarda il castello, dopo il secondo conflitto mondiale, era in condizioni pessime, in quanto la polvere da sparo conservata all’interno fece esplodere la struttura, distruggendo la parte superiore delle mura e il palazzo gentilizio. Nel 1946, poi, ci fu uno smottamento di terreno che distrusse quasi la metà del castello. Per decenni fu abbandonato, e solo nel 2001 furono avviati i lavori di restauro, portando alla luce quello che oggi è possibile visitare. Un castello elegante, con una struttura trapezoidale e tre torri angolari di forma cilindrica. L’ingresso attuale è caratterizzato da due grandi torri circolari con finestre ad arco gotico. Dal castello, inoltre, è possibile godere di scorci molto suggestivi, che fanno sognare ad occhi aperti tutti i visitatori. E voi ci siete mai stati?
Amante della scrittura e del cibo. Scrivo da quando ho memoria, mangio più o meno da sempre. Giornalista Pubblicista dal 2017, con la nascita di Hermes Magazine ho realizzato un mio piccolo, grande sogno. Oggi, oltre a dedicarmi a ciò che amo, lavoro in un’agenzia di comunicazione come Social Media Manager.