La genialità, l’intraprendenza e la professionalità degli imprenditori italiani trova molteplici espressioni. Una delle più significative ed importanti che oggi vogliamo scoprire è quella realizzata a Reggio Emilia dal Consorzio Parmigiano Reggiano.
In linea con i tempi moderni è stato aggiornato il sito istituzionale del Consorzio Parmigiano Reggiano www.parmianoreggiano.it. La realizzazione del nuovo sito è frutto della collaborazione tra il Consorzio Parmigiano Reggiano e la Digital Agency Spotview di Bologna con lo scopo di presentare progetti ambiziosi di rivalorizzazione non solo del prodotto in sè, ma anche del territorio e quindi del turismo.
Gli obiettivi dunque di tale pianificazione sono diversi. Innnanzi tutto il sito è il mezzo per offrire un viaggio tra la storia e i valori della DOP più importante al mondo, che si produce oggi come nove secoli fa. Con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochissimi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi.
Fra le novità più importanti introdotte dal nuovo portale c’è la possibilità di prenotare online le visite in caseificio. Sulla pagina “Prenota una visita”, nella sezione “I Caseifici”, l’utente può individuare e contattare il caseificio produttore più adatto alle proprie esigenze, utilizzando diversi filtri e anche la funzione di ricerca sulla mappa interattiva. In pochi clic, si può ora organizzare la propria giornata alla scoperta del mondo del Parmigiano Reggiano. Un’esperienza unica che permette al turista di scoprire i segreti della produzione e di visitare i magazzini di stagionatura, gli spacci aziendali e di degustare le differenti stagionature della DOP più amata d’Italia. Questa idea offre anche un utile strumento per i consorziati, che potranno tenere traccia delle prenotazioni proprio come su un’agenda digitale sempre aggiornata.
Questa innovazione si lega in modo consequenziale al rinnovamento del settore turististico. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha, infatti, presentato al TTG Travel Experience di Rimini la propria offerta di turismo enogastronomico: Parmigiano Reggiano Experience. Trasformare una sorprendente esperienza in un vero prodotto turistico, destinato a valorizzare e diffondere la conoscenza della produzione, l’arte dei casari, la preziosa comunità di persone e saperi.
Il progetto parte, naturalmente, dalla forza del prodotto e dai valori di qualità associati, per svilupparsi turisticamente sulle due direttrici dell’innovazione digitale e del legame con il territorio.
L’obiettivo è quello di sviluppare un “prodotto turistico” strutturato in grado di intercettare la crescente domanda, italiana e mondiale, legata ai viaggi del gusto. La valorizzazione territoriale passa anche da un percorso interno di crescita, di diffusione di una cultura turistica che fino a pochi anni fa non ci apparteneva.
Gli interessi enogastronomici per i prodotti tipici e l’agroalimentare del Made in Italy muovono, da soli, 1 turista su 4, il 22,3% dei turisti italiani ed il 29,9% degli stranieri (Ufficio studi ENIT su dati Unioncamere-Isnart 2019). Secondo UNWTO, il turismo enogastronomico sarà, inoltre, fondamentale nella ripresa dell’intero settore e la chiave per rilanciare lo sviluppo economico locale provato dall’attuale crisi.
Le potenzialità del progetto Parmigiano Reggiano Experience trovano riscontro anche nei numeri, nell’arco degli ultimi tre anni le visite in caseificio sono aumentate del + 54,1% arrivando a 168.000 nel 2019 (fonte dati: Consorzio Parmigiano Reggiano).
Gli ospiti provengono per la maggior parte dall’estero. Il 21% dagli USA, il 10% dalla Francia, l’8,5% dalla Germania, il 4,6% dal Regno Unito e il 17% da altri paesi. Nel complesso, la compagine estera rappresenta il 61% delle visite. Gli italiani rimangono ad ogni modo i primi fan del Parmigiano Reggiano, rappresentando da soli il 39% dei visitatori totali.
Ma le nuove strategie digitali riguardano anche altre attività: nelle brochure e nelle vetrofanie, è stato inserito un QR Code che faciliti il reperimento delle informazioni e il rapido accesso al sito anche da telefono per il turista che già si trova nelle nostre zone di produzione; la moltiplicazione dei touchpoint grazie a tecnologie innovative e smart (totem in Autogrill); l’implementazione di un modello integrato di Digital CRM; la costruzione di una relazione che potrà continuare nel tempo, con la fornitura a distanza del prodotto proprio dai caseifici dove i turisti hanno vissuto l’esperienza, anche tramite lo Shop Online, una comunicazione specifica sui social media con la produzione di nuovi contenuti.
Inoltre, sono stati ideati dei percorsi pubblicitari che stimolino all’acquisto del prodotto, come per esempio, dei concorsi online di semplice utilizzo. Tramite il sito è possibile seguire una procedura che attraverso la scannerizzazione dello scontrino di acquisto pari ad almeno e. 30,00 in Parmigiano Reggiano, può far vincere al consumatore dei gustosi premi, come i buoni spesa (in palio ben 50) per l’acquisto di parmigiano reggiano, oppure ogni mese si può vincere una cena per tre persone presso Osteria Francescana, ristorante tre stelle Michelin dello Chef Massimo Bottura e ospitalità completa comprensiva di viaggio, pernottamento in Hotel 4 Stelle e transfer, con visita al territorio, o ancora è possibile partecipiare all’estrazione del Super Premio Finale: 10 forniture di Parmigiano Reggiano del valore di 1000 € cad.
Con questo progetto, il Consorzio intende portare avanti e promuovere la propria idea di turismo enogastronomico basata su tradizioni, storia, cultura, autenticità ma anche innovazione. Secondo UNWTO, il turismo enogastronomico sarà fondamentale nella ripresa dell’intero settore e la chiave per rilanciare lo sviluppo economico locale provato dall’attuale crisi dovuta alla pandemia.
“Dopo il blocco Covid – ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – i caseifici e il Consorzio stanno lavorando con ottimismo per il futuro. Siamo convinti che le Indicazioni Geografiche a braccetto con la gastronomia possano diventare un magnete per il turista. Ma i turisti devono trovare un’offerta funzionale, frictionless e sicura, fruibile in modo semplice, esperienze soddisfacenti e in linea con le proprie esigenze. Un prodotto come il Parmigiano Reggiano, così inteso, diventa motore dello sviluppo non solo per la filiera, ma anche per gli altri comparti del territorio”.
In quest’ottica, Parmigiano Reggiano Experience si inserirà tra i punti di forza della Regione Emilia-Romagna per la valorizzazione delle eccellenze turistiche del territorio. Un’esperienza per arricchire il proprio percorso tra le città d’arte lungo la via Emilia, i Borghi, i Cammini (Via Francigena, Via Matildica del Volto Santo, Via Nonantolana, giusto per citarne alcune), i Castelli e tanto altro.
“Con il primato europeo per numero di prodotti DOP e IGP (ben 44), la ristorazione stellata e la tradizione delle osterie, gli eventi enogastronomici lungo tutto l’anno, Parma città UNESCO per la gastronomia, Casa Artusi a Forlimpopoli e tanto altro ancora – commenta l’Assessore Regionale al Turismo dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini– la nostra Regione ha saputo, negli anni, fare del cibo un asset strategico per competere sui mercati internazionali delle vacanze, nonchè una motivazione di viaggio sempre più forte per i suoi ospiti italiani e stranieri. Un plauso all’iniziativa del Consorzio Parmigiano Reggiano presentata oggi, che porta l’ospite proprio all’origine del prodotto e gli permette di organizzare al meglio la sua food experience”.
Oggi più che mai, la pandemia ci insegna che la crisi si affronta e si vince insieme. Dunque, anche noi di Hermes Magazine, vogliamo contribuire alla rinascita dei settori colpiti in modo più duro dalla crisi, portando a conoscenza di un numero sempre maggiore di persone, le molteplici iniziative ideate dagli imprenditori italiani.
Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.