Horror Tour: i fantasmi di Grazzano Visconti

Un fantasma (o forse molti di più) si aggirerebbe in quel di Grazzano Visconti, paesino della provincia di Piacenza a ridosso dell’Emilia Romagna e della Lombardia.  Grazzano Visconti, città d’arte dal 1986, sembra uscito davvero da un libro di fiabe della Disney. Eretto agli inizi del 1900 dal duca Giuseppe Visconti di Modrone, padre di Luchino Mondrone, noto regista cinematografico e teatrale, è stato realizzato e definito come paesello “con gusto scenografico”, come se appunto dovesse diventare il set di un film da grande schermo.

La new entry invisibile pare si aggiri nel Museo Internazionale delle Torture. Tutto ciò fu confermato anche da una squadra di reporter del paranormale e ricercatori, attraverso prove ritenute attendibili come  uno scatto fotografico, dove pare abbiano notato un’ombra anomala e da alcune registrazioni di evp e variazioni di campi elettromagnetici. Gli esperti sostengono di poter dire con tutta certezza che tra i vari ingranaggi adibiti a far del male alle persone si aggiri un’energia sconosciuta.

Per il paesello turistico della Valnure non sarebbe il primo fantasmino fra le fortificate mura cittadine: già risiedono in paese da centinaia di anni i fantasmi di Aloisa, di un vecchietto e una bambina e di alcune suore fuori dalla Chiesa. Il museo delle torture di Grazzano Visconti è uno degli scenari più suggestivi di tutto il borgo, che durante il periodo natalizio si riveste di colori, bancherelle e magie. Eppure, forse per il binomio, magia e mistero, Grazzano è da sempre magnetico per  le “energie” – così le definiscono gli abitanti del luogo – che circolano.

Il fantasma di Aloisa

La storia è stata tramandata attraverso racconti e leggende. Aloisa, sposa di un capitano di milizia, fu tradita dal marito e morì di gelosia e di dolore. Tutto quel dolore probabilmente deve averla portata a mangiare di nascosto vagonate di Nutella e Cioccolata. Infatti sembra che negli anni successivi sia apparsa ad un medium con delle forme rotondeggianti, bassina e con le braccia conserte, tant’è che è così che viene raffigurata la dama in molte statue sparse nel paese. Col tempo Aloisa è diventata famosa per la sua storia ma anche per essere la protettrice degli “innamorati non corrisposti”, “friendozonati” e “traditi” dal grande amore. Ad oggi molti visitatori e turisti le offrono fiori e piccoli omaggi, per consolare lei, che nell’amore non ebbe tutta sta gran fortuna.

Le suore fantasma

Nella piccola cappella privata dei Visconti dedicata a Sant’Anna risalente al Seicento pare che alcune personaggi e turisti giurino di aver notato un gruppo di suore ovviamente non in carne ed ossa, e sigillo di castità, davanti alla struttura.

Il fantasma e la bambina

Accanto ad una abitazione privata sembra si racconti in giro che il proprietario veda le diafane figure di un uomo con una bambina mano nella mano. Il proprietario avrebbe così deciso di contattare una medium sconosciuta al posto e ai fatti dei quali, non sapeva assolutamente nulla, che a quanto pare confermò la presenza di queste energie, aggiungendo che la casa era stata costruita sopra un antico cimitero di bambini.

Insomma, se volete passare una giornata diversa girovagando per le strade di un paesello d’altri tempi, guardatevi sempre le spalle!