Portobuffolè: piccolo borgo carico di storia

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Bandiera arancione del Touring club, Portobuffolè con i suoi quasi 800 abitanti è il più piccolo comune della provincia di Treviso e appartiene al Club dei Borghi più belli d’Italia

La storia

Attraverso il tempo il borgo ha sempre ricomposto le sue bellezze non perdendo mai il suo antico fascino.

Nel 1300, abbiamo uno degli eventi più importanti della storia di questo delizioso borgo. Si stabilisce a Portobuffolè Gaia da Camino, immortalata da Dante nel XVI canto del Purgatorio insieme al padre Gherardo, signore di Treviso. Gaia è sposa di Tolberto da Camino, già conte di Ceneda, che diventa signore di Portobuffolè nel 1307. Morta Gaia, nel 1339 il borgo passa alla Repubblica Veneta.

                     Fonte: borghipiùbelliditalia.it

Bellezze architettoniche

All’interno della cinta muraria del paese si respira l’aria sospesa dei luoghi che il tempo non ha corrotto col suo passaggio, ma anzi ha sublimato nella bellezza e nell’attrattiva di un passato ricco di storia e di vita.

Tra gli edifici di maggior pregio non si può non ricordare la Casa di Gaia Da Camino, una splendida dimora del trecento sulla cui facciata possiamo notare eleganti bifore, mentre all’interno gli affreschi ci riportano all’atmosfera che un tempo si respirava in questa piccola corte dove i versi dei poeti e i canti dei trovatori allietavano le giornate. Sui muri del primo piano scene che riportano a momenti di studio e di svago, come per esempio un principino accompagnato dal servo, curvo sotto il peso di un librone.  Sui muri del secondo piano, invece, città fortificate, ponti e castelli: tipiche vedute di un paesaggio medievale che ancora di più stimola la fantasia di chi le osserva.

Interessante anche la Torre Comunale, alta 28 metri; e il Duomo, consacrato nel 1559, che prima di diventare chiesa cristiana era una sinagoga ebraica. Contiene diverse interessanti opere e uno splendido organo della casa Callido di Venezia con 472 canne di zinco e stagno.

Escursioni

Il Prà dei Gai, bacino naturale del fiume Livenza in caso di piena, è una grande oasi di verde quando non è inondato.

È il posto adatto per una bella scampagnata (tradizionale quella 25 aprile, festa del patrono). Qui è possibile organizzare percorsi ciclistici sul lungofiume, o dedicarsi alla pesca e alla canoa sul Livenza.  

                    Fonte: borghipiùbelliditalia.it

Eventi

Molto conosciuto il Mercatino dell’Antiquariato che ogni seconda domenica del mese anima i portici e le vie del centro.

Importante anche la mostra mercato Colori e Sapori che nel mese di aprile prevede non solo l’esposizione e la vendita di prodotti alimentari di stagione, ma anche di opere di pittura, fotografie e sculture  che rispecchino il concetto del riciclo e del riuso denotando il rispetto per l’ambiente.

Sapori

Quando le acque del Livenza tornano lentamente nell’alveo, lasciano uno spessore di limo che rende fertile il terreno. Dal latte delle pecore e delle capre che vi pascolavano, fino a poco tempo fa si otteneva un pregiato formaggio chiamato “Gai”

Oggi piatto tradizionale, accanto all’eccellenza dei vini rossi dell’Alto Livenza, è la zuppa matta, a base di zucca, pane, latte e funghi, di antico sapore contadino

Quindi carichiamo la nostra bicicletta sull’auto e andiamo a fare un giro a Portobuffolè.


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