Finalmente qualche giorno di vacanza! E il bello del viaggio sta nel raccontarlo, condividerlo per renderlo immortale. Ogni viaggio ha in sé mille ricchezze: negli sguardi di chi si incontra, negli stralci di vite sfiorate, nel bagliore del sole che sorge, vive e tramonta su nuovi scenari.
È così che parto, con il desiderio di cambiare prospettiva. Lontano dalle distese di vigneti e ulivi, pianure arse dal sole e dal caldo torrido, e persino lontano dal mare che tanto amo e che in questo periodo pullula di voci e schiamazzi che sovrastano la sua.
Sì, voglio godere del verde e respirare l’aria fresca. Ascoltare i ruscelli, le cascate, le mucche, e specchiarmi nei laghi. Vado dalla Puglia al Trentino, in auto. 1000 chilometri e una manciata ancora, con la musica che mi accompagna e mio marito alla guida, pregusto i tre o quattro giorni che mi faranno rinascere.
Ho scelto la provincia di Trento e precisamente Stenico, perché quel versante non l’ho mai visitato.
Man mano che mi avvicino alla meta l’occhio gioca estasiato a scovare i dettagli fra i monti: quella nuvola più bassa, per esempio, a forma di cuore: a volte nascosta, altre trionfante nel varco fra gli alberi, sembra invitarmi alla felicità.
Il navigatore segna poche curve ancora per raggiungere l’albergo e un po’ mi dispiace, perché nel salire il panorama è stupendo. Il cielo di un azzurro intenso si contende lo splendore con il verde di sotto. I prati pettinati per bene, gli abeti ordinati messi in fila da mani divine, alti, possenti e rigogliosi mi danno il benvenuto, ed io che non so stare ferma con il tempo, già penso alla neve su di loro a dicembre, e alle mille luci con cui vestirli a Natale. Gioco sempre avanti e indietro nei giorni vissuti e quelli a venire: faccio salti da acrobata e come una bimba impaziente non sono mai sazia di fantasia.
Così, d’un soffio, il nostro albergo ci accoglie, nel bel mezzo della montagna, fra i tornanti che salgono verso il cielo e il vento più fresco di un’estate trentina finalmente non torrida come quella pugliese. Una coccola perfetta, un’oasi nel verde, la struttura è all’altezza dell’ambiente in cui è situato.
In Trentino le case sono tutte fiorite. I gerani adornano i balconi o le finestre in un elegante accostamento di colore, scelto con cura e buon gusto per rispetto, immagino, della natura che ospita l’uomo.
Stenico è un paesino arroccato sui monti e precisamente situato alle falde meridionali delle Dolomiti di Brenta, che fanno parte delle Alpi Retiche. Da più di un secolo sono diventate una meta per alpinisti ed escursionisti che giungono da diverse parti del mondo perché offrono una straordinaria varietà di ascensioni, percorsi attrezzati e sentieri, oltre a decine di rifugi e bivacchi in quota.
L’intero gruppo del Brenta è compreso nel territorio del Parco naturale Adamello Brenta e si estende per circa 40 chilometri in direzione nord – sud, e per circa 12 km da est a ovest. Ha come confini naturali a nord la Val di Sole, a est la Val di Non, il Lago di Molveno e la Paganella, a sud le Valli Giudicarie e a ovest la Valle Rendena con la famosa località di Madonna di Campiglio.
Stenico, dunque, è la meta ideale per trascorrere tempo a contatto con la natura, in una delle più interessanti aree del parco naturale Adamello-Brenta, un’area naturale protetta istituita nel 1967 ed è la più vasta area protetta del Trentino. Il parco si occupa di tutelare la qualità delle acque dei numerosi torrenti e degli oltre 80 laghi compresi nell’area, con particolare attenzione al Tovel noto per la colorazione rossa che le sue acque hanno assunto in certe stagioni di fioritura algare sino al 1964, e anche di tutelare la presenza dell’orso bruno, animale simbolo del parco giunto sull’orlo dell’estinzione e oggi in espansione grazie ad un apposito intervento di reintroduzione. Visitarlo è come entrare in paradiso. Ogni passo è una scoperta.
Qui si vivono emozioni irripetibili: ammirare le Dolomiti di Brenta, maestose cime che si tingono di rosso al tramonto, passeggiare lungo laghi da fiaba, dove perdersi in una natura selvaggia oppure mettersi alla prova e raggiungere il ghiacciaio dell’Adamello, uno dei più estesi d’Europa.
Ci si può inoltrare in boschi fitti, rinfrescarsi agli impetuosi torrenti che scorrono formando meravigliose cascate. Sentirsi un tutt’uno con la natura incontaminata, respirare aria pulitissima e ammirare luoghi dove vivono svariate specie di piante e animali selvatici. Visitando i centri abitati nelle valli circostanti, si trovano testimonianze storiche e artistiche tramandate dalle generazioni passate nella costante ricerca di un equilibrio tra Uomo e Natura.
Meritano una visita le cascate del Rio Bianco. In termini di fatica, mezz’ora di cammino e un leggero dislivello rappresentano un prezzo assai modesto da pagare per godersi lo spettacolo scenografico della Cascata del Rio Bianco, presso le falde delle Dolomiti di Brenta. Situata a breve distanza dal castello di Stenico, la cascata sparisce durante l’inverno per poi ricomparire con l’avvento della primavera.
Per raggiungere il salto d’acqua ci si può incamminare lungo l’itinerario che parte del punto informativo del Parco Naturale Adamello Brenta e prosegue, oltre la cascata, fino a completare un percorso ad anello di 4 chilometri circa.
In questo contesto, poco distante, esiste una realtà stupefacente da ammirare: il BoscoArteStenico. È un percorso artistico al di sopra dell’abitato di Stenico in Val Giudicarie, non lontano dalle Terme di Comano. Questo progetto nasce nel 2011 con l’obiettivo di valorizzare il territorio tramite l’arte.
Il percorso è costellato di opere di artisti di livello internazionale che vengono riassorbite dalla natura in quanto realizzate con materiali naturali trovati nel bosco o scolpite su tronchi. Ogni anno, alla fine di giugno, gli artisti si ritrovano in questo spazio per la realizzazione delle nuove installazioni. BoscoArteStenico è un percorso semplice che coniuga la bellezza della natura e dell’arte e che offre bellissimi scorci sulla vallata, sul castello di Stenico e sul Parco Naturale Adamello Brenta.
L’accesso per BoscoArteStenico è in località Cros, il percorso è facile ed accessibile anche a famiglie con passeggini e a persone disabili in carrozzina.
Merita sicuramente una visita il castello di Stenico. Arroccato su un dosso roccioso da cui sovrasta il paese, Castel Stenico è uno dei castelli più antichi della regione e fortezza di grande importanza strategica.
La sua storia è strettamente legata a quella dei principi vescovi che ne furono proprietari fino al Settecento quando, con l’occupazione delle truppe napoleoniche, ebbe inizio la sua decadenza. Nel 1975 passò alla Provincia Autonoma di Trento, ospitando da allora in poi mostre, concorsi d’arte contemporanea e fotografica.
Edifici e cortili si susseguono circondati dalla cinta muraria a sud e racchiusi dalla robusta cortina esterna verso nord. Sul cortile esterno si affaccia il palazzo romanico. La Torre della Fune rappresenta il nucleo più antico di Castel Stenico, mentre la cappella di S. Martino contiene un pregevole ciclo d’affreschi sacri di scuola romanica. Da segnalare anche la sala del Camino Nero e quella dei medaglioni con figure allegoriche. Da vedere al suo interno è anche l’importante sezione archeologica di storia locale, un’esposizione di mobili, di affreschi, di armi e utensili antichi, provenienti dalle collezioni del Museo Castello del Buonconsiglio di Trento, di cui Castel Stenico è sede distaccata.
Stenico è tutta qui. Poche case, il castello, il bosco, le cascate. L’aria è pulita, fresca, frizzante. La pace nello spazio e nel silenzio, rinfranca l’anima.
Poco distante, per rinfrancare anche il corpo, si può visitare Comano e le sue terme. L’acqua delle Terme di Comano è oligominerale, magnesica, ricca di calcio e bicarbonato, esce dalla sorgente ad una temperatura costante di 27°C ed è indicata per il trattamento di malattie dermatologiche, sia negli adulti che nei bambini. Quest’acqua termale è una cura naturale per psoriasi, dermatite atopica e infiammazioni alle vie aeree. Trattando patologie legate anche all’età pediatrica, le Terme di Comano si sono attrezzate per offrire ai piccoli ospiti tutto quello di cui hanno bisogno.
L’edificio termale è dotato di una moderna area wellness ed è immerso in un vero e proprio parco, attrezzato con sentieri per comode passeggiate, percorsi jogging, ginnastica all’aria aperta e parco giochi per bambini. Per un soggiorno in famiglia è disponibile un ricco programma di attività, gite e intrattenimento pensato appositamente per bambini e genitori.
Per godere a pieno degli scenari spettacolari del Trentino, una passeggiata a Tenno è senz’altro da fare, non solo per il suo splendido lago, ma anche e aggiungo personalmente, per il suo borgo medievale, magnificamente custodito.
Antiche mura perfettamente conservate, locande nella pietra e vicoli misteriosi fanno di Tenno uno dei Borghi più belli d’Italia. Le sue case in pietra, i ballatoi affacciati su viuzze silenziose, le volte a botte e i gerani che colorano finestre hanno attratto sin dal secondo dopoguerra artisti da tutta Europa, ispirati dai suoi scorci e dal paesaggio circostante che consente di avere una meravigliosa visuale sul lago di Garda.
Dopo aver fatto una passeggiata per le viuzze del borgo, noi abbiamo fatto una visita alla Casa degli Artisti che, oltre alla sua collezione di opere ospita mostre ed eventi culturali. A due passi c’è il Museo degli Attrezzi Agricoli. Il museo è il luogo migliore per comprendere il duro lavoro nei campi: dalla fienagione al raccolto.
Poco fuori dal paese, a circa mezz’ora di passeggiata, c’è l’incantevole lago di Tenno: una perla colore zaffiro, uno specchio d’acqua turchese e con una caratteristica isoletta al centro. Tanti i turisti che fanno il bagno. Personalmente preferisco il mare, ma devo dire che sono stata tentata, avessi avuto il costume!
E se dall’alto del borgo medievale di Canale Tenno si può ammirare uno scorcio del lago di Garda, e invece, a due passi a piedi, si può raggiungere il lago di Tenno, vi consiglio se siete da queste parti una gita sul lago di Ledro. Un paesino caratteristico e tranquillo, dai colori pastello, spazi sconfinati d’azzurro e verde, offre la possibilità di vivere la serenità, lo svago, lo sport, il relax. Le regate in canoa o in barca a vela, le traversate del lago con i pattino o le barche a motore, le gare ciclistiche su per i tornanti della montagna, un percorso di trekking per gli appassionati durante il quale il panorama, oltre che la fatica, lascia senza fiato o, più semplicemente, anche una rilassante passeggiata sul lungo lago o una sosta ristoratrice in uno dei diversi locali che lo costeggiano, sono le attrazioni del luogo.
Lasciare quelle prospettive è stato difficile, così come salutare la frescura delle giornate e se potessi fare un sogno ardito, mi comprerei una villetta in mezzo al verde, vista lago davanti e le montagne alle spalle. Come nella foto ricordo che condivido, come tutte in questo articolo, con Hermes e i suoi lettori.
Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.