San Gregorio Armeno una passeggiata tra le botteghe e l'arte presepiale

San Gregorio Armeno: una passeggiata tra le botteghe e l’arte presepiale

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Nel cuore del centro storico di Napoli c’è una stradina, che ogni giorno affascina turisti provenienti da ogni parte del mondo. Si tratta di San Gregorio Armeno, famosa principalmente per le botteghe artigiane dedicate all’arte presepiale.

La strada è chiamata San Liguoro e sembra essere uno degli stenopori tipici dell’architettura urbanistica greca, che caratterizza tutto il centro storico della città. Partendo da Piazza San Gaetano a destra c’è il malconcio edificio settecentesco del Banco del popolo, il quale un tempo apparteneva alla Casa degli Incurabili, che possedeva anche un altro palazzo attiguo, più antico di un secolo. A metà strada sorge la chiesa di San Gregorio Armeno fondata nel 930 sulle fondamenta dell’antico tempio di Cecere, infatti solo nel 1205 fu intitolata al santo omonimo.

San Gregorio Armeno è sicuramente una delle strade più visitate da turisti e non, in quanto la tradizione presepiale napoletana è unica al mondo. Le sue origini risalgono all’epoca classica, quando esisteva il tempio dedicato a Cecere, alla quale i cittadini offrivano come ex voto delle piccole statuine di terracotta, fabbricate nelle botteghe vicine. La nascita, vera e propria, del presepe napoletano risale, invece, alla fine del Settecento.

Oggi attraversare San Gregorio Armeno è un’esperienza bellissima, non solo per i turisti, ma anche per i napoletani stessi che hanno l’usanza di passeggiare per le stradine del centro storico, come tappa obbligatoria prima di iniziare a preparare il presepe. Qui sono tantissime le botteghe artigiane, che soprattutto nel periodo che va dagli inizi di novembre al 6 gennaio, espongono pastori e presepi. Qui si respira un’aria di festa e tradizioni, molto molto diversa rispetto a quella che si respira solitamente in una grande città come Napoli.

Lungo la strada sono esposti tutti i personaggi classici del presepe: la Sacra Famiglia con il bue e l’asinello, i Re Magi e gli innumerevoli figuranti come i pastori, i venditori di frutta, il pescivendolo, il macellaio e l’acquaiola. Una delle caratteristiche del presepe napoletano è quella di essere un connubio tra sacro e profano, infatti oltre alle statuine della Sacra Famiglia, vengono create anche le caricature dei personaggi famosi del presente e del passato. È proprio nella creazione dei pastori che si ritrova tutta l’ironia e la fantasia dei napoletani.

La tradizione presepiale, seppur rinnovata nel tempo, ricorda comunque un’arte secolare, che ancora oggi affascina ed appassiona tantissime persone.


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