Trani è capoluogo, insieme a Barletta e Andria, della provincia Barletta-Andria-Trani.(BAT)
Il fatto che Trani sia considerata dalla maggior parte dei vacanzieri la “perla dell’Adriatico” è già un ottimo bigliettino da visita. In effetti Trani è incastonata con il suo candore, dato dal caratteristico colore bianco delle costruzioni nel centro storico, fra cielo e mare con cui forma un tutt’uno. Anche le sue spiagge sono il fiore all’occhiello della città. In esse predominano il bianco della sabbia fine ed il verde della macchia mediterranea fusi indissolubilmente con le mille sfumature di un mare incantevole.
Trani è una cittadina che vive del turismo e della pesca. Passeggiare sul lungomare o nel centro storico, un suggestivo gomitolo di viuzze lastricate, che si specchia nell’acqua e lascia che i sensi si distendano fra i colori, i suoni e i profumi della località è solo uno dei piaceri da trarre da una visita in questo luogo. Scopriamo insieme cos’altro offre.
La cattedrale
Non si può poi non rimanere stupefatti quando, in piedi nell’ampio piazzale di fronte alla Cattedrale, si ammira la spettacolare facciata romanica, affiancata dall’alto campanile che si staglia nel cielo azzurro. All’interno, due chiese in una: al piano superiore la chiesa principale, dedicata a San Nicola il Pellegrino, suddivisa in tre navate, quella centrale è sovrastata dai matronei decorati da 14 trifore. Dalle navate laterali si scende nella cripta da cui si accede alla seconda chiesa, consacrata a Santa Maria.
Castello Svevo
Se ci troviamo nella piazza davanti alla Cattedrale, sarà sufficiente girarci completamente per osservare il monumento più significativo del potere civile: il Castello Svevo, eretto sulla linea di costa, bellissimo esempio delle innumerevoli opere lasciate in Puglia da Federico II di Svevia e dove si sposò il figlio Manfredi. Ancora un quarto di giro, e alla vista si offrono due importanti edifici nobiliari: Palazzo Torres, oggi sede del Tribunale, e Palazzo Addazi, che ospita la Pinacoteca del Museo Diocesano.
Il fortino di Sant’Antonio
Il Fortino di Sant’Antonio, costruito inglobando una chiesa votiva, oggi trasformata in ristorante dà l’opportunità di godere di un’eccellente vista sul porto e sulla dirimpettaia Cattedrale.
Villa Comunale
La Villa Comunale ottocentesca di Trani si trova a pochi metri dal centro storico e ci si trova immersi nel verde: un affascinante giardino sul mare, all’interno del quale sorge l’acquario, recentemente restaurato. Trani, però, non è solo quella che si affaccia direttamente sull’acqua.
La Giudecca
Bisogna addentrarsi negli intricati vicoli per rendersi conto che esiste, oggi come nel passato, una vita del popolo oltre a quella nobiliare ed ecclesiastica. Esempio di ciò può essere l’antico quartiere ebraico, la Giudecca, a cui si accede da uno dei varchi che dal porto conduce verso l’interno. Le sinagoghe che vi si trovavano erano quattro. La più famosa è Scolanova, che svolge ancora la sua originaria funzione di luogo di culto ed è affidata alla Sezione di Trani della Comunità Ebraica di Napoli.
La tradizione culinaria
La cucina tipica tranese è fatta di prodotti semplici e genuini, a cominciare ovviamente dal pesce. Famosa è la pepata di cozze, pane arrostito ricoperto di cozze con tocchetti di pomodoro, la tipica tiella barese di Riso Patate e Cozze, le alici marinate e le cozze gratinate. Tipica è la pasta al forno alla tranese, pasta corta mescolata al pomodoro con polpettine fritte di carne, tocchetti di prosciutto cotto e pecorino.
In pizzeria non si può non gustare il calzone di cipolla con ricotta forte e i panzerotti fritti, tipici della tradizione pugliese. Per ciò che riguarda la carne come non ricordare gli gnemerìidde, spiedini a base di budella d’agnello. Inoltre le braciole, fettine di carne su cui vengono stesi formaggio grattugiato, aglio, prezzemolo tritati, sale e pepe, che sono poi arrotolate a farne involtini saporiti che vanno cotti nel sugo. Nella cucina tranese trionfano anche le verdure e le erbe di campagna, accompagnate dal profumo delle spezie, dall’olio extra vergine d’oliva pugliese e perchè no, da un buon bicchiere di moscato che è il vino più pregiato di questa terra. Manca il dolce? Certamente per terminare la degustazione della buona tavola non si può non assaggiare ciò che la tradizione offre anche a seconda del periodo in cui ci si trova. A Natale i dolci tipici sono le cartellate e le pettole. In primavera le zeppole di San Giuseppe. Anche di queste prelibatezze trovate su Hermes le ricette nella sezione food.
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Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.