Si può in un solo giorno: vedere il mare, camminare su una spiaggia fatta di sabbia finissima, nuotare fra i coralli per poi allontanarsi dal mare e immergersi fra le vallate per raggiungere uno dei famosi paesi delle streghe della nostra penisola? La risposta è sì!
Dove? In Liguria Fra Laigueglia e Triora, Un percorso di circa 3 ore e mezza… No! Questo è il tempo che serve per arrivare dal punto A al punto B.
Per gustarsi i luoghi e quel che hanno da offrire certo non basta!
Iniziamo da Laigueglia, storico borgo di pescatori di coralli e costruttori di barche, un luogo in cui i cittadini partecipano attivamente alla costruzione della propria città e questo permette a noi di poter visitare una chiesa parrocchiale come quella di San Martino, edificata fra il 1754 ed il 1783. Essendo stato un luogo a continuità di vita ci si può fermare per un tuffo nel medioevo concedendosi il tempo di visitare il villaggio Medievale di Colla Micheri.
Per arrivare al villaggio si può scegliere di passare per il sentiero Alta Via Baia del Sole, passeggiata tanto contemplativa quanto culturale.
Risalendo in auto, dopo circa 11 chilometri di viaggio, ci si trova a Cervo: dove fra le vie del centro paese ed il castello dei Clavesana tutto in chiave medievale, spicca la chiesa di San Giovanni Battista in stile gotico ligure. La costruzione è anche chiamata la chiesa dei Coralli, poiché alla sua costruzione collaborano anche i pescatori di corallo del luogo.
Proseguendo per venticinque chilometri si giunge in ad un paese conosciuto anche come il paese della chiesa fortezza. Si tratta di Lingueglietta ed è sito fra le colline del comune di Cipressa.
Perché ha questo soprannome? Perché il suo aspetto rappresenta alla perfezione quella che è stata nell’arco della storia la sua funzione. Nata come luogo di culto la chiesa di San Pietro, per proteggere i propri abitanti dalle scorrerie barbariche, viene fortificata intorno alla metà del XVI secolo. Il nome stesso del paese ricorda la casata dei conti che governano per proteggere la repubblica di Genova.
Ogni strada e ogni carruggio converte verso la chiesa fortezza, quasi a sottolineare il suo ruolo difensivo, tanto che anche la passeggiata che ci si può concedere per guardare il paesaggio ha il nome pittoresco: cammino di ronda. Nel 2001 è stato avviato il progetto Skulpturenpark Tra i Mondi al quale ogni anno si sono aggiunte nuove culture, creando un spazio magico in cui la scultura e la natura di Lingueglietta si fondono insieme. Il parco ospita anche eventi culturali.
Pronti a proseguire? Perché è arrivato il momento di risalire in macchina per perdersi nel verde della valle Argentina ed è qui, fra le altitudini delle Alpi Liguri che troviamo il paese delle streghe più famoso d’Italia: Triora.
La parte arroccata del paese è circondata da una cinta muraria che si fonde letteralmente con le case e i carruggi.
Ma perché Triora ha questo aspetto tanto imponente se si trova in una posizione facilmente difendibile? Case torri, ben cinque fortezze e le volte incrociate, il tutto racchiuso dalla cinta muraria!
Le dimensioni di Triora, la ricchezza delle sue vallate e la sua posizione di dominio geografico sono nel mirino della repubblica di Genova che vuole espandersi e conquistarne il territorio.
La espugna nel 1261 Gugliemo Boccanegra e solo nel 1405 sotto la pressione di tasse sempre più elevate da versare alla repubblica marinara, i trioresi insorgono distruggendo ben quattro fortezze su cinque.
In questo modo Triora torna ad essere indipendente e la gestione risulta essere tanto efficace da permettere ai trioresi di rifornire di beni di prima necessita la repubblica di Genova.
Giungendo nelle vicinanze della cinta muraria si vede una campanile di grande bellezza, si tratta del campanile annesso alla Collegiata di Nostra Signora Assunta. La tradizione vuole che questo luogo di culto sia sorto su un precedente luogo di culto pagano, quello che è certo è che ne viene terminata la costruzione nel corso del XVII secolo.
La lunga durata dei lavori ed i successivi restauri, le hanno regalato un aspetto unico dove romanico, gotico e neoclassico si mescolano in modo armonico.
Ma una breve nota storica suona stonata in questa sinfonia: la caccia alle streghe.
Ed i trioresi? prendono quella manciata di anni nefasti e bui ( 1587-1589 ), in cui alcune donne del luogo vengono accusate di stregoneria, per onorarne il ricordo. Questa voglia di giustizia e di voce fuori dal coro rende Triora un luogo magico ancora oggi: qui si può festeggiare una notte di Samonio (31 ottobre) fra tradizione e primo approccio per curiosi e appassionati.
Se invece preferite il caldo estivo ad Agosto c’è Strigòra: evento dedicato alle streghe e alle leggende del luogo.
Quel che c’è di certo è che, ogni singolo giorno dell’anno, Triora è lì ad aspettarvi.
Arrivandovi e prestando un po’ di attenzione si può notare che anche la segnaletica è a misura di strega e nel centro del paese c’è il museo etnografico e della stregoneria.Non finisce qui: poco prima di arrivare al paese infatti si trovano, uno affianco all’altro la chiesa di San Bernardino e l’albero del Sabba.
Una volta dentro il paese potete seguire le indicazioni per la Cabotina che vi conduce davanti a quelle che sono state le case delle donne accusate di stregoneria. Continuando lungo la strada si arriva al sentiero delle streghe, vera anima del luogo.
Se dopo aver girato fra le vie fortificate e il sentiero delle streghe avete voglia di fare ancora due passi, potete spingervi fino al vecchio cimitero che vi può regalare una veduta davvero suggestiva della valle Argentina.
E se siete in vena di fare un bagno ma non siete tipi da spiaggia? Questo itinerario vi permette anche questo! Potete decidere se fermarvi ai Molini di Triora andando o tornando dal paese delle streghe. È Giusto di strada! Appena prima di arrivare o poco dopo la partenza.
Lavoro come grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance.
Sono diplomata in grafica pubblicitaria e parallelamente ho studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo.
Dopo il diploma ho frequentato beni culturali presso l’università di lettere e filosofia e parallelamente seguivo un corso di formatura artistica, restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena.
A seguire l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte (che mi ha permesso di approfondire: disegno, illustrazione, incisione, fumetto).
Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima personale nel 1999-2000 non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano.
Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre.
L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.