Sulle tracce di Libero D’Orsi: un tour tra le bellezze archeologiche di Castellamare di Stabia

Se vi trovate in Campania e avete voglia di percorrere sentieri meno battuti dai turisti, ma ugualmente straordinari ed affascinanti, allora lasciatevi consigliare da noi di Hermes Magazine e mettetevi con noi sulle orme di Libero D’Orsi alla scoperta della bellezza degli scavi archeologici di Castellamare di Stabia.

Castellamare di Stabia e Libero D’Orsi

Castellamare di Stabia, anche semplicemente Castellamare, è un comune della provincia di Napoli situato proprio all’inizio della penisola sorrentina. La sua vicinanza a mete più gettonate dal turismo di massa, come Sorrento e Pompei, ha fatto si che questa zona venisse un po’ messa in secondo piano, ma come vedremo a breve anche qui c’è un patrimonio archeologico davvero sorprendente, la cui scoperta lo si deve a Libero D’Orsi.

Libero D’Orsi nacque nel 1888 a Castellammare. Laureato in Lettere alla Federico II e in Filosofia presso l’Università di Padova, D’Orsi diventò prima insegnante e poi, negli anni ’50, Preside alla scuola media di Stabie.

Fu in questo periodo che questo semplice Preside di Castellamare, animato dalla sua enorme passione per l’archeologia, decise di effettuare con alcuni pochi operai i primi scavi sulla collina del Varano, con il sogno di riportare alla luce l’antica Stabie di epoca romana.

All’epoca non erano in molti quelli che avrebbero scommesso sul lavoro del preside, d’altronde Libero D’Orsi aveva dalla sua parte solo un sogno, alcuni studi e la consapevolezza che alcuni reperti erano stati scoperti nel ‘700 dai Borbone proprio in quella zona. Ben presto però quello che sembrava la follia di un singolo diventò una svolta per l’intera cittadina.

Già a gennaio del 1950 Libero D’Orsi e il suo gruppo di aiutanti riportarono alla luce alcune tombe romane. A febbraio a Varano fu scoperta la prima stanza di un’abitazione romana. Non passò molto tempo prima di scoprire che si trattava di un’immensa villa di epoca romana con vista sul Golfo di Napoli e il Vesuvio.

Nonostante le evidenze però era difficile trovare chi sostenesse quel lavoro, così fu lo stesso Libero D’Orsi a finanziare di tasca sua gli scavi.

Grazie alla sua passione e all’aiuto delle persone che coinvolse nei suoi scavi, molti dei quali semplici contadini, Libero D’Orsi riuscì a riportare alla luce i resti di quella che era l’antica Stabie, con Villa Arianna, Villa San Marco e circa 9mila reperti oggi custoditi al Museo Archeologico di Stabia, a lui dedicato, e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Il Museo Archeologico Libero D’Orsi e la Reggia Quisisana

Per poter entrare nel mondo scoperto da Libero D’Orsi vi consigliamo di partire dal Museo Archeologico a lui dedicato nella Reggia di Quisisana.

Qui potremo vedere affreschi, pavimenti e oggetti riportati alla luce grazie agli scavi portati avanti dal Preside di Castellamare. Tra gli affreschi potrete osservare una bellissima figura alata, datata I secolo d.c., una sorta di angelo di epoca romana. Molti anche i suppellettili e gli strumenti di lavoro, come un enorme carro in bronzo riportato interamente alla luce.

Partire da qui il nostro tour è un po’ come partire da dove è partito Libero D’Orsi, perchè la Reggia Quisisiana è una delle dimore dei Borbone, le cui scoperte furono fondamentali per stabilire dove far partire gli scavi nel 1950. La Reggia Quisisiana è dunque un punto di partenza ma è anche una bella occasione per riscoprire questa antica dimora dei Borbone, che come tutte le residenze reali vi stupirà con la sua bellezza.

Villa Arianna e Villa San Marco

Ora che abbiamo iniziato a vedere alcune delle bellezze riportate alla luce da Libero D’Orsi possiamo tuffarci totalmente in quello che sono i principali scavi da lui portati avanti: Villa Arianna e Villa San Marco.

Villa Arianna è un sito immenso di circa 3000mq di superficie, portata alla luce nel 1950. Il nome lo si deve ad un affresco scoperto nella dimora, raffigurante Arianna e Dionisio. Entrando all’interno del sito vi troverete dunque dinanzi ad una villa romana con “affaccio” sul golfo di Napoli. Ancora visibili oggi i colori delle pareti, i mosaici sul pavimento, colonne e aree per la cucina e per le terme. Una vera e propria villa di lusso perfetta per vivere quei periodi di otium così casi ai romani.

Villa San Marco non è meno maestosa e meno stupefacente della prima. Qui veniamo accolti da un portico, che pare segnare il confine tra il presente ed il passato. Varcato l’ingresso ci perderemo nei meandri di questa villa dove vi troveremo persino una piscina con sullo sfondo il Vesuvio e il Golfo di Napoli. All’interno anche una palestra, le terme e uno spogliatoio. Villa San Marco, così chiamata per una cappella che sorgeva nei pressi di questa villa, è grande ben 11.000 mq ed è una delle più grandi ville d’otium romane di cui abbiamo testimonianza.

Villa Arianna e Villa San Marco sono una testimonianza del passato dal valore inestimabile, un tesoro riscoperto grazie ad un uomo che ha saputo credere in un sogno e ha fatto di tutto per realizzarlo.

Info utili

Il Museo Archeologico di Stabie Libero D’Orsi, si trova alla Reggia di Quisisiana, in via Quisisana, 73 a Castellammare di Stabia. il Museo è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00. Per accedere al Museo potete acquistare il biglietto su Tickeone, link diretto, prezzo 7,50€.

Villa Arianna e Villa San Marco si trovano entrambe su via Passeggiata Archeologica, Castellammare di Stabia. La visita alle ville di Stabiae è gratuita ed entrambi i siti offrono ampi parcheggi, anch’essi gratuiti.