Le arance della Reggia di Caserta diventano marmellata per un progetto solidale

Il 13 gennaio 2021 è iniziata la raccolta delle arance della Reggia e della Flora di Caserta. La data segna un’importante svolta al destino di questo frutto. Inizialmente sarebbero dovute andare al macero o allo smaltimento oneroso. Per fortuna invece, ora, grazie alla collaborazione tra la Reggia di Caserta e la cooperativa sociale E.V.A.  diventeranno delle ottime marmellate prodotte dalle donne sfuggite alla violenza.

 

Sostenibilità, sviluppo ed impegno sociale, questi sono gli obiettivi che il monumento casertano vuole perseguire con il progetto. La cooperativa E.V.A., partner della Reggia per l’occasione, da 20 anni realizza servizi di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne e i minori. È inoltre nata nel 2012 “Lorena casa delle donne contro la violenza” con, al suo interno, il laboratorio “Le Ghiottonerie di Casa Lorena“. Questo sostiene l’autonomia e l’inserimento lavorativo di donne in condizioni di particolare difficoltà, che si sono liberate dalla violenza. Il tutto è stato realizzato a Casal di Principe, in un bene confiscato alla camorra.

 

La direttrice della Reggia Tiziana Maffei ha espresso il proprio parere sul progetto sottolineando come, allo stesso tempo, questo permetta di raggiungere diversi obiettivi. L’iniziativa permette infatti di tutelare le vittime di violenza e abbattere lo spreco dei frutti del parco, realizzando prodotti artigianali. Dello stesso parere Lella Palladino, socio fondatore di E.V.A.. La rappresentante ha aggiunto che la collaborazione col monumento “rappresenta per noi il riconoscimento di un lavoro di rete con il territorio. Questo, attraverso gesti concreti, risponde ad una sollecitazione importante: l’assunzione collettiva della responsabilità di intervenire su un problema sociale”.

 

Un progetto sperimentale e di impegno civile che vede, dunque, in prima linea il laboratorio di “Le Ghiottonerie di Casa Lorena”, centro antiviolenza realizzato all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata. Le arance, invece di essere destinate al macero, trovano quindi una nuova vita. La stessa nuova vita che cercano le donne che le lavorano.

 

L’impegno per un sistema sostenibile, inteso come capacità di avviare circoli virtuosi di produzione e generazione di nuovi valori, orienta una strategia gestionale del museo fondata sul riconoscimento della propria identità culturale, costituita da elementi storici, naturali ed artistici inseriti, già alla loro origine, nell’ambito di una visione produttiva. In tale ottica la Reggia di Caserta intende sviluppare la propria missione come potenziale fonte di servizi e prodotti, anche a sostegno delle imprese sociali, restituendo il bene culturale alla comunità creando, anche, occupazione sul territorio.

 

Se volete sostenere il progetto, potrete acquistare queste marmellate di arance, ma non solo, direttamente nello shop online de “Le Ghiottonerie di Casa Lorena“, dove potrete trovare anche altre confetture con abbinamenti interessanti, la Ciocco Bù (una crema spalmabile alle nocciole con latte di bufala, ricetta ideata per il laboratorio direttamente dagli chef di Rossopomodoro) e vari gusti di taralli.