Possiamo decisamente urlarlo ad alta voce: il 2021 è l’anno dell’Italia. Dopo una strepitosa vittoria in campo musicale all’Eurovision Song Contest, la vittoria degli Europei che ha stravolto i cuori inglesi e le meravigliose performance dei nostri atleti alle olimpiadi di Tokyo, ecco un’altra vittoria tutta made in Italy.
Petra Carsetti, scrittrice ed esperta in enogastronomia e galateo, ha sbaragliato la concorrenza durante il prestigioso concorso mondiale First annual etiquipedia international place setting competition, indetto dalla Etiquipedia Etiquette Encyclopaedia.
Ma di cosa si tratta, esattamente?
Il galateo… a tavola
La First annual etiquipedia international place setting competition altro non è che un concorso durante il quale i partecipanti vengono giudicati per come apparecchiano la tavola. Eh già, perché – mentre tutti noi accostiamo semplicemente un coltello e una forchetta vicino al piatto, magari utilizzando anche le tovagliette all’americana e non una vera e propria tovaglia – dovete sapere che, nel mondo dell’etiquette, ogni posata o piatto o bicchiere deve occupare una ben determinata posizione sulla tavola.
Il concorso si è svolto in streaming tra giugno e luglio e ha visto come partecipanti i massimi esperti di buone maniere; tutti valutati dall’occhio vigile di grandi nomi del settore, quali Maura j. Graber e Elisabeth Soos, fondatrici delle prestigiose scuole di etichetta Etiquipedia e Auersmont, rispettivamente.
Fonte foto: WineNews.it
Il concorso
Se pensate, tuttavia, che alla nostra scrittrice marchigiana sia bastato apparecchiare una tavola degna di un sovrano per vincere il primo premio, vi state sbagliando. La competizione è stata articolata in più sezioni, ciascuna con un tema da portare a tavola:
• 6 portate per una cena American Gilded age;
• 5 portate per una cena 1950’s American Formal dining;
• 5 portate per una cena Mid-19th francese formale;
• 5 portate per una cena edoardiana formale britannica;
• 7 portate per una cena evento storico tra il 1855 e il 1995.
Già solo a leggere questi titoli, la reazione spontanea è “Eh?!”, figuriamoci se poi non finisce qui! I partecipanti, infatti, oltre a dover rispettare le misure e i parametri di posizionamento delle stoviglie, hanno dovuto anche proporre contestualmente diversi menù che rispecchiassero i temi proposti.
Queste alcune dichiarazioni della Carsetti:
Il sisma del 2016 ci ha obbligati ad abbandonare la casa e la redazione. Da quelle macerie nacque la possibilità di frequentare corsi per specializzarmi nel galateo italiano e in alcuni aspetti del cerimoniale di Stato. Dopo anni di studio e di sacrifici arriva questo importantissimo premio che dedico alla mia famiglia.
Anni di sacrifici che hanno decisamente ripagato la volontà di questa donna, che ha portato in alto nel mondo il nome dell’Italia delle buone maniere. D’altronde, con buona pace degli inglesi e dei francesi, siamo stati proprio noi a codificare per primi – nel lontano Cinquecento – l’arte del galateo.
Il suo nuovo libro
A settembre, uscirà per Maretti Editore “Galatime, è sempre tempo di buone maniere”, scritto da Petra a quattro mani col marito.
È stato pensato come una sorta di vademecum per recuperare la socialità dopo i mesi bui del lockdown: è un incentivo a riscoprire il piacere di ricevere e dell’incontro con tantissime curiosità storiche.
Queste le sue parole.
Laureata in Finanza e Mercati, sono da sempre appassionata di arte e letteratura. Uno dei miei migliori difetti: divoratrice (e compratrice) compulsiva di libri – soprattutto rosa! Nel 2021 esce il mio romanzo di esordio, “Ho provato a non amarti”.