Le Cesarine, sapete cosa sono?

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Fonte foto: INformaCibo

“Cesarina” un nome bizzarro che, in un passato non troppo lontano, era assai comune tra le massaie emiliano-romagnole, donne dedite al focolare e depositarie della cucina tradizionale.

Quindi, chi sono le Cesarine? E soprattutto, cosa fanno?

Le Cesarine sono un‘associazione che nell’ambito dell’Home Food, segna una qualificata opportunità di lavoro, ma anche un significativo progetto di tutela della tradizione culinaria territoriale.

È nata a Bologna più di dieci anni fa e nei fatti ha anticipato la tendenza del “social eating”. Un’associazione che fa del cibo l’esca per quell’idea in più che qualifichi materie prime, tradizioni e capacità culinarie di uomini o donne che abbiano voglia di cimentarsi in un lavoro appassionante e singolare, ma sicuramente vincente. Unico requisito richiesto è l’amore per la cucina.

E l’amore per la cucina non si esprime solo nell’amore per il buon cibo, ma anche nella passione che si mette nel conservare le ricette di famiglia, nel fare la spesa scegliendo gli ingredienti migliori; nella conoscenza delle specialità del territorio, nella voglia di invitare ospiti da stupire con una tavola ben apparecchiata e con un piatto cucinato con il cuore.  L’amore per la cucina non è dunque un hobby, ma molto di più.

Ma… cosa fanno quindi le “Cesarine”?

Le Cesarine danno la possibilità di trasformare questa passione in un lavoro vero e proprio, o in un secondo lavoro,  un’occasione per guadagnare qualcosa e soprattutto per valorizzare la propria esperienza e la propria voglia di fare.

Le Cesarine non sono solo casalinghe, dunque, ma anche pensionati, insegnanti, avvocati, medici… professionisti di ogni genere, accomunati dall’amore per la buona tavola, e in particolare per le ricette del territorio, oltre che dalla volontà di aprire le porte a chi voglia assaggiare i piatti della loro tradizione. Bisogna sottolineare, infatti, che il 90% degli ospiti sono stranieri.

L’associazione gestisce tutto online, dalla prenotazione al pagamento, così come anche la segnalazione di eventuali allergie, intolleranze o preferenze. Tutto così diventa più semplice. La Cesarina ci mette la passione per la cucina e per l’ospitalità, dato che il padrone di casa è presente per tutto il pasto, spiega e racconta i vari piatti, alla cui preparazione a volte gli ospiti possono anche scegliere di partecipare.

Un po’ di storia

All’epoca della fondazione, “Le Cesarine” erano solo una decina di esperte cuoche casalinghe desiderose di valorizzare la cultura della cucina casalinga attraverso un servizio di  “ristorante domestico”.

Negli anni l’associazione è cresciuta, arrivando a circa  cinquecento cuoche/cuochi su base nazionale, di cui una trentina in Emilia Romagna, tutti accomunati dalla voglia di portare in tavola i piatti della cucina casalinga autentica.

Il reclutamento della forza lavoro

Entrare a far parte di questo circuito è semplicissimo. La selezione per entrare nel network  è sempre aperta.

Il reclutamento delle Cesarine  si articola su più fasi, a partire dalla presentazione di ricette del territorio. Fondamentale è che siano ricette originali e rappresentative della località. Il secondo step avviene online: il candidato deve rispondere a un test  di 47 domande su vari argomenti, dalle materie prime alle ricette, dalle autorizzazioni HACCP alle assicurazioni. Il terzo passaggio è telefonico, e serve ad approfondire la conoscenza, quindi si procede con una visita a casa».

L’iter comincia con l’inviare la  candidatura consultando il sito www.cesarine.it.  Ecco qui i requisiti richiesti:

  • Conoscere la cucina tradizionale
    Le ricette ereditate in famiglia, i piatti tipici del territorio, gli ingredienti locali.
  • Essere disponibile e accogliente
    Un ottimo senso dell’ospitalità è un requisito indispensabile per diventare una buona Cesarina. Coccolare gli ospiti facendoli sentire a casa.
  • Garantire un’accoglienza adeguata,  assicurare gli standard igienici previsti dalla legge e  accogliere i tuoi ospiti al meglio

I controlli dell’associazione

Il controllo scrupoloso della qualità è una garanzia che l’associazione, che rientra oltretutto nell’ambito del lavoro di Slow Food, fornisce agli ospiti.  Tutto viene verificato: dalle materie prime usate ai vini offerti, fino alla pulizia e all’ordine della casa.

La legge sullhome cooking è ferma alla Camera dei Deputati. In presenza di un vuoto normativo,  sotto l’aspetto della qualità, l’associazione Le Cesarine va a colmare questo vuoto con delle linee guida molto rigide, che i lavoratori devono seguire. Di contro, agli stessi, viene garantita copertura assicurativa e assistenza per l’ottenimento delle autorizzazioni sanitarie.

Un altro importante aspetto di questa associazione è la cura verso la comunicazione digitale: un ulteriore servizio offerto dall’associazione, che si va ad aggiungere al grande lavoro di marketing e pubblicità, e che gioca a tutto vantaggio di chi aderisce alla rete. Si fanno campagne digitali e campagne offline, per promuovere il brand, ma anche, localmente, la singola Cesarina.

Avrete compreso, dopo questa breve lettura, come sia allettante provare a far parte di questa categoria di appassionati lavoratori, ma anche essere ospiti a casa di persone così qualificate e disponibili.

Un’alternativa agli assembramenti dei ristoranti classici, che in questo periodo tanto sono da evitare.

Provare per credere e un piccolo video a riassumere il tutto.

 

 


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