Fonte foto: Day Family
Zero waste è una filosofia di vita che, in modo letterale, sta a significare “zero rifiuti” e rispetto per l’ambiente, e si basa sull’idea che il miglior modo per vivere in maniera ecosostenibile sia ridurre al minimo il proprio impatto sulla Terra e su Madre Natura. Come? Limitando la quantità di spazzatura e rifiuti prodotti e riutilizzandoli come materie prime “seconde”.
In tal modo essi non diventano inutili scarti da buttare, ma si trasformano in risorse da riutilizzare. #ZeroWaste viene ribattezzato come una forma silenziosa di ribellione contro il consumismo.
Ha una regola base molto semplice: il rifiuto totale degli oggetti che hanno vita breve e ciò significa, quindi, la riduzione dell’utilizzo di cose che generalmente definiamo usa e getta. L’obiettivo primo infatti è quello di azzerare in modo graduale il ricorso a inceneritori e discariche.
Questo modo di fare cerca di coinvolgere ogni sfera della quotidianità di ognuno di noi, partendo da qualcosa di semplice, come fare la spesa sfusa (evitando packaging e borse di plastica), fino alla scelta di cosmetici ecosostenibili che una volta dispersi nello scarico e nei mari non nuocciano alla salute dell’ecosistema marino e degli animali che vivono nell’acqua, che se sopravvivono, poi finiscono sulle nostre tavole.
Allungare il ciclo di vita degli oggetti è il principio alla base di questa economia circolare. Se non sapete da dove cominciare, ecco qualche consiglio per evitare di inutili scarti:
– la spesa sfusa;
– comprare cibo in grandi quantità, magari in negozi che ci danno la possibilità di riempire recipienti;
– utilizzare delle borse di tessuto in modo da non cercare quelle di plastica;
– quando si comprano prodotti confezionati è importante dare priorità a materiali facilmente riutilizzabili come, per esempio, quelli di vetro, o completamente riciclabili come il metallo (riciclabile all’infinito) e la carta;
– comprare direttamente dai produttori.
Accettare di non essere perfetti!
La parte più importante di questo stile di vita, sopratutto se non si ha accesso a negozi sfusi, è ricordarsi che lo #ZeroWaste è un percorso – non un punto d’arrivo – che non implica il non produrre mai alcun rifiuto, ma fare del proprio meglio per consumare di meno ed in modo più consapevole. Se ognuno di noi fa un pezzettino, tutto andrà davvero meglio.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.