Prima di entrare nella polemica delle mascherine Ffp2 di colore rosa, rifiutate dal sindacato della Polizia, perché ritenute poco idonee al ruolo istituzionale che rappresentano, bisognerebbe porsi una domanda:
“È stato un dispetto, hanno volutamente deriso il corpo di Polizia obbligandoli di indossare mascherine di colore rosa?”
Non entro nel merito se il colore rosa sia il peggior colore pensato in abbinamento a un’uniforme, ma ritengo la diatriba fuori tempo massimo.
Proprio in questo momento storico, in cui stiamo facendo passi avanti contro la lotta sulla discriminazione di genere, ci pieghiamo a queste sottigliezze? È giusto rifiutare un’offerta seppur poco ortodossa esteticamente?
Fonte foto quicomo.it
Contrordine: il rosa è un colore da maschi, lo dice la storia!
Pochi sanno che negli anni ‘20 del secolo scorso, il rosa fu il colore per antonomasia maschile.
I dandy americani vestivano di rosa ed essendo una sfumatura del rosso, era associata al simbolo della virilità. Addirittura la regina Maria Antonietta lo impose come tinta per le uniformi di Fontainebleau.
Al contrario il celeste, tenue e delicato, era tutto femminile, anche per ispirazione al velo verginale della Madonna.
La scrittrice americana Jo Paoletti ne parla nel suo saggio dal titolo “Pink and Blue: telling the boys from the girls in America”.
Nell’800 gli uomini d’affari la prima volta sostituirono il rosa adottando abiti scuri. pare però che l’assegnazione, come siamo abituati oggi, ovvero maschio/azzurro – rosa/femmina sia molto recente.
Negli anni cinquanta, era ancora in voga tra gli uomini, ne deduciamo che prima la Cadillac di Elvis Presley non facesse tanto scalpore perché di colore rosa.
Fonte foto: wikipedia
Da quel momento il rosa perde man mano la sua virilità e il celeste acquista potere. Poi arriva il Movimento di Liberazione delle Donne, negli anni ’60 e ’70, che tentano di abolire la differenziazione, ma senza successo.
Pink Power?
E arriviamo ai giorni nostri. Stiamo ancora facendo battaglie per eliminare l’associazione colore-genere.
Da quel che risulta incassiamo un’altra sconfitta e per controbattere la presa di posizione, la mascherina rosa la metterei obbligatoria. Obbligo più obbligo meno.
Fonte foto: fashionmaniac.com
In attesa che il mondo faccia un passo avanti, prendiamo spunto dai personaggi famosi, da Jason Momoa a Damiano dei Maneskin, che spesso prediligono il rosa per i loro outfit, a conferma che la virilità non ha colore.
Giornalista | Imprenditrice | Style Coach
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