Bono Vox e il suo tour mondiale da solista

Bono Vox e il suo tour mondiale da solista

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Non temete, Bono Vox non ha deciso di abbandonare gli U2 e iniziare una carriera da solista. Ha dichiarato però, avendo dovuto fare i conti nella propria vita con un dolore mai rimarginato del tutto, di aver sentito a un certo punto il desiderio di intraprendere un percorso un po’ più intimo.

In occasione dell’uscita della sua autobiografia, Surrender: 40 Songs, One Story, ha stabilito quindi di iniziare un tour mondiale dedicato alla propria storia e alle canzoni che hanno accompagnato la sua esistenza.

Gli U2, una delle band più amate di sempre

Con più di 200 milioni di dischi venduti, 22 Grammy Award, 2 Golden Globe e 2 nomination ai Premi Oscar, gli U2 hanno fatto la storia della musica. La band ha dimostrato la propria forza dirompente e l’interesse per temi sociali difficili fin dalle prime canzoni, come la magnifica Sunday Bloody Sunday che punta il dito sulla strage di 14 civili avvenuta a Derry, Irlanda del Nord, il 30 gennaio del 1972, quando l’esercito britannico aprì il fuoco contro una folla di cattolici che manifestavano per i diritti civili. Ha poi consolidato la propria fama con indimenticabili ballads, quali With or Without You o One.

Bono Vox e il suo tour mondiale da solista

Fonte foto: commons.wikimedia.org

Il gruppo finora è sempre stato coeso ed è divenuto quasi una certezza dopo oltre quaranta anni di attività; il suo sound è immediatamente riconoscibile, grazie alla voce calda di Bono Vox e agli eleganti assoli di chitarra di The Edge.

Surrender: l’autobiografia di Bono Vox

La vita di Bono Vox è stata segnata fin dall’adolescenza da un terribile dramma: la morte dell’amatissima madre, Iris, scomparsa quando l’artista aveva solo quattordici anni. Questo tragico evento lo portò ad avere un’infanzia difficile, nella dura Irlanda degli anni Settanta, dovuta all’incapacità di elaborare il lutto con il padre Bob e il fratello Norman.

La sua rinascita avvenne solo quando il fratello gli regalò una chitarra e gli insegnò i primi accordi. Da allora Bono, al secolo Paul Hewson, esorcizzò la sofferenza scrivendo canzoni in onore della madre, da I Will Follow del 1980 fino a Mofo del 1997.

In Surrender, la sua autobiografia, il cantante ripercorre il proprio passato in un racconto di ben 700 pagine e quaranta capitoli, ognuno ispirato a una canzone degli U2.

Il tour mondiale

Il tour per l’evento non sarà lunghissimo, in quanto prevede 14 date, con partenza il 2 novembre a New York e diverse tappe a Boston, Toronto e Los Angeles. In seguito, Bono raggiungerà l’Europa e si esibirà a Londra il 16 novembre, il 28 a Madrid, poi in Germania e Francia. Al momento, purtroppo, non sono previste esibizioni in Italia.

Il contenuto degli spettacoli sarà piuttosto inconsueto. Bono ha parlato di serate in cui si alterneranno musica, parole e qualche malizia, lasciando intendere che non sarà protagonista solo la musica, ma che avrà anche l’opportunità di narrare al pubblico la propria esperienza. Ci saranno infatti, sempre secondo le parole di Bono Vox, un po’ di storie da cantare e un po’ di canzoni da raccontare.

Un simile show, che si prospetta intimo e coinvolgente, farà di sicuro la gioia dei fan che seguono questo artista da tanti anni, conquistati dall’atmosfera delle sue canzoni ma anche dai testi significativi che le compongono.


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