la canzone del sole

“La Canzone del Sole”: tra innocenza e nostalgia


Fonte foto: luciobattisti.info

La maggiore, mi maggiore, re maggiore, di nuovo il mi maggiore. I quattro accordi di chitarra più suonati di sempre, proprio per la loro semplicità e musicalità. Accordi che rievocano immagini di spensieratezza e libertà. Stiamo parlando de La Canzone del Sole, grande successo di Lucio Battisti e del paroliere Mogol.

La Canzone del Sole fu pubblicata nel 1971 nel 45 giri che contiene sul lato B il brano Anche per te. La celebre copertina raffigura un Battisti giovanissimo, che cammina sereno in un campo, con una valigetta in mano e un fiore in bocca.

Il testo

Le parole armoniose e pulite di Mogol, cantate da Battisti ne La Canzone del sole, formano fin dai primi istanti della canzone un’immagine ben definita, un ricordo chiaro e nitido di un bambino e una bambina di fronte al mare. L’atmosfera è quella della spensieratezza dell’infanzia, che viene poi avvolta dalla malinconia: il mare che era chiaro e trasparente e che poi diventa “mare nero” e cupo ne è la perfetta metafora.

L’innocenza che si legge sulle gote dei bambini, richiamata dalle “bionde trecce, gli occhi azzurri” e le “calzette rosse” della ragazzina, cambia e si copre di ombre. Le intenzioni ingenue e ancora acerbe dell’infanzia lasciano il posto alla consapevolezza e alla gelosia dell’età adulta e ad una potente nostalgia nei confronti dell’intimità di un tempo, ora raffreddatasi.

Il brano si chiude però con le ombre che si schiariscono, con uno sguardo sugli occhi della donna che nonostante non sia più la bambina innocente di una volta, sono ancora “pieni di amore”.

Chi ispirò la celebre canzone?

Per scrivere La canzone del Sole Mogol si ispirò ai suoi soggiorni a Silvi Marina, località abruzzese nella provincia di Teramo dove passava le vacanze estive da bambino, e di cui è cittadino onorario. Egli ricorda una ragazzina che partecipava ai suoi giochi d’infanzia e ci costruisce una storia che diventa universale, in cui chiunque può immedesimarsi.

Le emozioni e i ricordi che le parole di Mogol e la voce di Battisti trasmettono a chi ascolta La canzone del Sole sono autentiche e reali, e proprio per questo riescono ad arrivare dritte al cuore di generazioni di ascoltatori.