Fogotify o Spotify? Questo è il dilemma!
Pare che su Spotify ci siano, quattro milioni di canzoni che nessuno ascolta.
Sì, avete capito bene, ben 4 milioni, vale a dire che il 20% dei brani disponibili su Spotify non è mai stato ascoltato. Così, un sito Internet che si è dato l’ironico nome di Forgotify ha deciso di provare a porre rimedio alla situazione.
I promotori dell’iniziativa, Lane Jordan, J. Hausman and Nate Gagnon hanno pensato di dare a queste canzoni dimenticate un altro modo di raggiungere i nostri padiglioni auricolari. Nasce così Forgotify, una web app che garantisce un’avventura musicale insolita. Si potrebbe provare anche con gli amici a trascorrere del tempo scoprendo nuovi gusti artistici, perle di musica indiana, musica da camera, il nuovo Gangnam Style o chissà che altro!
Fonte foto: forgotify.com
Sembra davvero strano come su Spotify, uno dei fenomeni più interessanti dell’industria musicale dell’ultimo decennio, con un client che è diventato il fedele compagno di milioni di utenti in tutto il mondo e con un catalogo che continua ad espandersi, ci siano canzoni che non sono mai state riprodotte. Si tratta addirittura di un quinto delle tracce totali presenti su Spotify, che oggi ha una chance di riscatto, grazie proprio a Forgotify, a questo servizio gratuito che raggruppa le tracce che non hanno avuto un grande successo, non totalizzando nemmeno un ascolto, le mette in coda e le propone all’utente sotto forma di playlist.
Dunque, lo scopo di questo servizio è quello di assicurare la scoperta di artisti che altrimenti difficilmente sarebbero passati nei nostri player, come band di jazz norvegesi e cantanti country americani dimenticati.
Insomma, dare visibilità attraverso il motto del sito Forget Me Not!
Laureata in Lettere e in Filologia Moderna, nasce a Napoli il 10/09/1989 e vive a Parete, in provincia di Caserta. Sposata, madre di Michele e spesso dedita con passione all’arte culinaria. Docente presso un istituto d’istruzione superiore e giornalista pubblicista, iscritta all’albo dal 28 gennaio 2019, nutre una certa passione per la scrittura prosastica e poetica. Come l’araba fenice costituisce il suo esordio narrativo.