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Questo è un articolo dedicato a tutte quelle persone che, ascoltando una canzone, si sono ritrovate a sentire una frase strana oppure buffa e si sono chieste se per caso hanno capito male le parole. E allora hanno aperto Google e, facendo una ricerca del testo, hanno scoperto che no, non è stata una loro impressione: hanno sentito proprio bene!
Sono certa che sarà capitato anche a voi almeno una volta nella vita e magari vi siete anche sentiti spaesati, chiedendovi se solamente voi non riuscite a dare un senso logico a quelle parole.
La risposta è presto detta: no, non siete soli, e probabilmente solo gli autori di quei testi ne conoscono il significato (non ci metterei la mano sul fuoco, a dire il vero!).
Eccovi qui una raccolta di alcune di quelle frasi assurde e senza senso.
“Quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla”
Iniziamo con un grande classico. Chi non conosce la famosa “Notte prima degli esami” di Antonelli Venditti? Ognuno di noi l’ha ascoltata almeno una volta, sicuramente prima degli esami di maturità. E sfido chiunque a non chiedersi cosa caspita significhi la frase d’apertura. Perché stavano andando in giro con un pianoforte sulla spalla, ma soprattutto quanto caspita dovevano essere forzuti? Dove lo stavano portando? Qualcuno ci illumini;
“Non piangere, salame dai capelli verde rame”
Qui in realtà una spiegazione logica ci sarebbe. Pare infatti che quando Mogol la scrisse per Lucio Battisti in “Eppur mi sono scordato di te”, si accorse troppo tardi di aver compiuto un errore di distrazione. Resta il fatto che nella canzone il caro Lucio la cantò proprio così e noi non possiamo fare altro che riderci sopra, immaginandoci un salame con i capelli verdi che piange mentre qualcuno lo consola;
“Le domeniche d’agosto quanta neve che cadrà”
Eccoci davanti ad una delle frasi più enigmatiche di Gigi D’Alessio. Perché dovrebbe nevicare ad agosto? Che succede? A meno che non lo ascolti chi vive in Australia o Nuova Zelanda, ma dubito che lì il buon Gigi sia conosciuto;
“Ricevo il tuo contrordine speciale nemico della logica morale, opposto della fisica normale, geometria degli angoli nascosti i nostri”
No, qui proprio non mi riesco a figurare nemmeno un’immagine. Credo però che quando Tiziano Ferro scrisse questa strofa nella sua “Indietro” fosse parecchio confuso o che volesse confondere almeno noi. Non dimentichiamo poi che “Notizia” è l’anagramma del suo nome;
“Nel comodino c’è una mina e tonsille da 6000 watt”
Passiamo ora ad una delle frasi più discusse e meno comprese di Luciano Ligabue. Perché dovrebbe esserci una mina nel suo comodino? Ma soprattutto quanto devono fargli male le tonsille a 6000 watt? Come fa a cantare? Nel dubbio, chiamerei un otorino laringoiatra;
“Lui è pieno di lei, nei suoi occhi giallo grano e si perdono”
Questa qui è davvero difficile, dobbiamo ammetterlo. Forse solamente Biagio Antonacci potrebbe illuminarci, ma intanto io non posso fare a meno di pensare ad una fanciulla con gli occhi gialli e mi viene da consigliarle di andare a farsi visitare da un bravo oculista;
“A far l’amore in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi”
Capisco perfettamente che soprattutto agli inizi di una relazione si farebbe l’amore ovunque. Ma, caro Valerio Scanu, in tutti i laghi? Almeno è prevista una bombola dell’ossigeno? Noi stiamo ancora aspettando una risposta;
“Lo sai che la Tachipirina 500 se ne prendi due diventa 1000?”
Dai, questa la so! Calcutta qui ha voluto consigliare una terapia valida per le tonsille da 6000 watt di Ligabue;
“Quando non sei con me io mi devasto di thè ed Oro Saiwa a colazione”
Questa è per gli amanti dello stile indie, direttamente dal gruppo musicale Legno. E che dire, mi pare giusto! Si sa che se si mangia qualcosa senza che qualcuno ci vede, quelle kcal non vengono contate;
“Le penne stilografiche con l’inchiostro blu, la barba col rasoio elettrico non la faccio più”
Qui nessuno vuole contraddire il sommo Franco Battiato, ma a questo punto regaliamogli un rasoio manuale;
“Verde coniglio dalle mille facce buffe”
Chiudiamo questa raccolta senza senso con una delle frasi più strane del primo singolo dei Negramaro. Ce lo stiamo chiedendo tutti quanti dal 2005 ormai: cosa avranno voluto dire?
In realtà la nostra lista potrebbe andare avanti all’infinito, ma così facendo anziché un articolo verrebbe fuori un libro. Mi fermo qui, dunque, e vi pongo la fatidica domanda: quali altre frasi strane avete sentito? Fatecelo sapere, potremmo scriverci un secondo articolo, chissà.
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.