iPod

IPod: l’oggetto simbolo di un’intera generazione compie vent’anni

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L’iPod ha già vent’anni, riuscite a crederci? Solo a pensarci, lo ammetto, mi manca il respiro. Sembra ieri che – auricolari nelle orecchie e cappuccio da ribellione tardo-adolescenziale sulla testa – passeggiavo per le vie del mio paese con in sottofondo i Radiohead. Non è così anche per voi?

Ma facciamo un passo indietro e ripercorriamo la storia di quello che ormai è diventato quasi un feticcio dei Millennials.

Cos’è l’iPod?

L’iPod è un lettore di musica portatile nato il 23 ottobre 2001 per mano dell’azienda multinazionale statunitense Apple Inc. Inizialmente questo dispositivo digitale poteva essere programmato soltanto da computer Macintosh ma, già nella seconda versione 2002, il suo utilizzo è diventato compatibile con tutti i sistemi operativi.  Le versioni sono cambiate ripetutamente negli anni, riuscendo così a rimanere all’avanguardia. I più famosi sono l’iPod Touch creato nel 2007 ma ancora in giro nella sua versione aggiornata del 2020.

Perché è stato un oggetto rivoluzionario?

iPod

Fonte foto: Free Pik

Fin dal suo lancio sul mercato, l’iPod ha ottenuto un successo inaudito ed è divenuto ben presto il simbolo di un’intera generazione di giovanissimi. Dobbiamo dirlo: questo lettore audio non è stato il primo capace di farci portare la musica a spasso con noi. Prima di lui c’è stato il lettore mp3 semplice (prodotto da diverse aziende), ancora prima il walkman, e infine lo stereo portatile degli anni Ottanta… ma stiamo divagando.

Il marchingegno targato Apple è entrato prepotentemente nel mondo della musica sbaragliando i concorrenti dello stesso calibro in pochissimo tempo: lo spazio di memoria per i tempi era ampissimo, la batteria si scaricava raramente e questo dava l’impressione di poter ascoltare tutto ciò che si desiderava con un click. Una specie di antenato dell’attuale Spotify.

Che dire poi della modalità random? Essa consisteva nella possibilità di lasciare pescare la musica al dispositivo stesso (senza poter impostare una serie di preferenze come accade ora per le raccolte online) e lasciarsi cullare dalle melodie – spesso in contrasto tra loro – che ne conseguivano. Scriverlo sembra meno entusiasmante di come appare nei miei ricordi, ma vi assicuro che aveva il suo fascino: la dimensione ridotta dell’iPod permetteva per la prima volta di possedere migliaia di canzoni senza ingombro e di portarle con sé ovunque senza preoccupazioni. Non possiamo fare altro, quindi, che essergli grati per aver condiviso con noi il viaggio.

E allora buon compleanno, iPod!


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