“Ironic“: il singolo e canzone più conosciuta di Alanis Morissette è stata pubblicata nel febbraio del 1996.
Scritta in modo estremamente naturale e quasi inaspettato da Alanis Morissette e Glen Ballard, “Ironic” è una delle tracce più famose dell’album “Jagged Little Pill”: pubblicato il 13 giugno del 1995, riuscì a vendere circa 33 milioni di copie. Non a caso, questo disco della cantante, fu uno degli album più venduti degli anni ’90.
E proprio “Ironic“, di quegli anni -che tanto sono rimasti dell’immaginario collettivo, come l’ultima generazione che ne sapeva di emozione e musica (e come dargli torto) – divenne presto un simbolo: fu il terzo singolo estratto di preceduto da “You Oughta Know” e da “Hand in My Pocket“. Una canzone in pieno stile grunge, perché include una metrica perfetta in quello stile con versi cantati molto delicatamente alternati ad un ritornello urlato e aggressivo.
Il testo può essere riconducibile a delle vignette fumettistiche con comunque situazioni abbastanza “ironiche” che si concludono tutte con la stessa e identica domanda, ovvero “Isn’t it ironic?” che in italiano si traduce con “Non è ironico?”, è una di quelle tracce che c’invita riflettere. Ovviamente essendo un manifesto della canzone anni ’90 è inclusa e suonata in numerosi album di raccolte, pubblicate dalla stessa cantante.
Correva l’anno 2004 quando la canzone subì una variazione di testo da parte della sua stessa autrice, in sostegno del matrimonio omosessuale “It’s meeting the man of my dreams And then meeting his beautiful husband” e nel 2001 fu definita canzone inappropriata (ma su questo punto ci torneremo, tranquilli).
Singolo pluripremiato, ad oggi è il brano con maggior successo della cantante di origini canadesi. Non da meno è il videoclip, conosciutissimo, che mostra quattro amiche in viaggio, sebbene si tratti sempre della cantante che viene acconciata e truccata di volta in volta in modo differente.
Qual è il significato di questa canzone?
“It’s like rain on your wedding day.
It’s a free ride, when you’ve already paid.
It’s the good advice that you just didn’t take.
Who would’ve thought it figures?”
Ma ora andiamo a scoprire quello che riguarda il significato di questa canzone, perché, lo sappiamo, un brano non si ferma quasi mai (e mai si dovrebbe fermare) alla musica che viene incisa ma a tutto ciò che la circonda, dalla storia, alle parole che sono state incise. A tal proposito ciò che desta maggior curiosità, invece, è la diatriba linguistica nata dopo la pubblicazione di questa canzone. Cosa significa “ironico”? Cos’è “ironico“?
Su questo tema – su ciò che è considerato propriamente o impropriamente ironico – sono nati moltissimi articoli e una nota da non sottovalutare sono tutti scritti su testate di assoluto prestigio, nel mondo della musica, arrivando quasi a distinguere il concetto di ironia in modo quasi filosofico rispetto al concetto di ironia situazionale: una sorta di “inatteso” colpo di scena, tale per cui ci si aspetta che accada una cosa, ed in effetti accade qualcosa di diverso, mostrando gli attori (ovvero i protagonisti della situazione) quali elementi del tutto inconsapevoli di cosa stia succedendo.
Una serie di paradossi che fanno ridere e riflettere sul destino di ognuno di noi, per il modo in cui ci vengono proposti, anche nel videoclip anch’esso molto particolare. La cantante infatti, non smette un attimo di sorridere e ridere, su ogni cosa, mentre guida, con altre tre se stesse, verso una destinazione sconosciuta in un paesaggio invernale. Il video della canzone è stato diretto da Stéphane Sednaoui e vede la cantante guidare per una strada ricoperta di neve, in compagnia di tre amiche. Pian piano che il video procede viene rivelata l’identità delle altre tre ragazze: sempre Alanis, vestita e pettinata in modo differente. Tuttavia quando sul finale l’automobile si ferma e la cantante scende, l’allargamento dell’inquadratura rivela un’automobile vuota. Metafora e similitudine, di quanto di fronte all’imprevedibilità della quotidianità.
“Mr. Play It Safe was afraid to fly
He packed his suitcase and kissed his kids goodbye
He waited his whole damn life to take that flight
And as the plane crashed down, he thought
“Well, isn’t this nice?”
And isn’t it ironic, don’t you think?”
Tornando alla storia della canzone, dovete sapere che Ironic è stata inserita nella lista delle “canzone inappropriate” nel 2001 poiché il testo contiene un chiaro riferimento ad un incidente aereo, nonostante sia stata scritta molto prima del fatto che ha cambiato il mondo. Ovviamente l’analogia tra le parole della canzone e la realtà della strage dell’11 settembre è molto similare, e fa molto riflettere come una canzone possa raccontarci il futuro. Semplice ironia della sorte? Come direbbe Adam Kadmon: “Io non credo!”
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.