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Quanti lettori di Hermes Magazine si ricordano dei Joy Division? Forse non in molti, perché la loro attività musicale non durò moltissimo, solamente tre anni, dal 1977 fino al 1980. Proverò quindi a rinfrescarvi la memoria con “Love will tear us apart”, uno dei loro brani più celebri.
Il gruppo inglese, composto dal frontman Ian Curtis, il chitarrista e tastierista Bernard Sumner, il bassista Peter Hook e il batterista Stephen Morris, si sciolse nel 1980, a causa del tragico suicidio del cantante. E non è un caso se ho scelto proprio questa canzone, in quanto il suo titolo (in italiano: “l’amore ci farà a pezzi”), compare sulla lapide di Ian.
In seguito a questo evento terribile, l’anno successivo uscì “Still”, una raccolta non solo di inediti ma anche di brani precedentemente registrati. Tra questi è compresa una registrazione live dell’ultimo concerto della band, avvenuto all’università di Birmingham. Tale lavoro ebbe un discreto successo all’epoca, arrivando quinto nelle classifiche degli album più venduti in Inghilterra.
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Ebbene, ho una buona notizia per gli intenditori collezionisti e gli amanti della musica anni ’70. A distanza di 40 anni dall’uscita di “Still”, sarà disponibile una nuova versione dell’album. Si tratterà di un doppio vinile trasparente e bisognerà affrettarsi ad accaparrarselo, perché purtroppo sarà disponibile in edizione limitata. Per poterlo acquistare vi basterà andare sul sito ufficiale dei New Order, nome che i Joy Division presero dopo la morte improvvisa di Curtis. Quest’edizione limitata sarà acquistabile unicamente sul sito ufficiale a partire da febbraio 2022 al prezzo di 34,99 sterline.
La tracklist
Side A
- Exercise One
- Ice Age
- The Sound Of Music
- Glass
- The Only Mistake
Side B
- Walked In Line
- The Kill
- Something Must Break
- Dead Souls
- Sister Ray
Side C
- Ceremony
- Shadowplay
- Means To An End
- Passover
- New Dawn Fades
- Twenty Four Hours
Side D
- Transmission
- Disorder
- Isolation
- Decades
- Digital
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.