KamAak: un viaggio sonoro nelle viscere partenopee

KamAak è il nome di un duo formato dalla violinista e performer Stella Manfredi e dal bassista e producer Luigi Castiello. Una fusione di suoni e strumenti al debutto, con tre brani per l’etichetta discografica INRI Classic. 

Musica classica, sperimentazione e tradizione si fondono in un’amalgama perfetta, trascinante ed emotivamente intensa. Onne, il brano rilasciato dal duo KamAak per INRI Classic, anticipa una trilogia dal titolo Imperfect Disconnect e rappresenta un viaggio sonoro che scava nelle viscere partenopee.

Onne” il primo brano di Imperfect Disconnect

Il titolo in napoletano arcaico, incarna l’essenza di una città profondamente legata al passato, cullata dalle onde del mare e dai suoni familiari del mercato. È proprio con una campionatura di voci di mercanti che inizia Onne: un intenso crescendo di piano e violino, che sembra raccontare vecchie storie, tanto affascinanti, quanto malinconiche. Protagonista è il legame che unisce l’uomo al fuoco, una connessione che avviene lungo due linee, che più volte si intersecano, creando un unico filo conduttore, quello di Imperfect Disconnect.

Onne di KamAk è un album di foto sbiadite di infanzia, di visioni malinconiche, misteriose ed affascinanti, del ricordo vivo e pregno di una città sfuggente, che dà e priva, emoziona e fa soffrire.

Il video non fa altro che tradurre in immagini ciò che le orecchie captano. Un film denso di emozioni, in cui la protagonista, (Deva Francesca Rumb, bimba allieva di violino di una metà del duo) scortata da una anziana figura, attraversa un mare misterioso. L’intensità degli strumenti crea con le immagini una penetrante allegoria: il rosso dei capelli della protagonista richiama il magma del Creator Vesevo, mentre l’anziana donna è una chiara citazione a Caronte nell’Inferno di Dante; elemento focus, l’orologio donato alla protagonista dall’anziano venditore di ortaggi che altro non è che un riferimento al tempo liquido di Dalì.

Ed ecco che lungo il viaggio sonoro e visivo, la potenza della natura si scontra con la sua capacità distruttiva, quella che quotidianamente il vulcano, tra miti e leggende, ricorda da millenni ai devoti partenopei.