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Chi ha meno di 30 anni farà fatica a ricordare – o a conoscere – il Karaoke di Fiorello, il programma televisivo di Italia 1 che diventò un vero e proprio cult negli anni ‘90.
Un fenomeno breve, ma esplosivo. L’Italia a quel tempo viveva un momento complesso: Mani Pulite e Tangentopoli appesantivano gli umori generali. Eppure, proprio in quel momento, un ragazzo col codino spuntò in televisione animando le piazze e gli animi degli italiani.
Le origini
All’inizio degli anni ‘90 gli italiani non avevano idea di cosa fosse il karaoke. Il termine è giapponese e fa riferimento ad un certo apparecchio inventato dal musicista Daisuke Inoue a Kōbe nei primi anni ’70, utilizzato nei locali con basi musicali pre-registrate e schermi video che proiettavano i testi delle canzoni, su cui gli avventori cantavano.
C’è chi attesta la nascita del karaoke ancor prima, negli anni ‘60, in programmi televisivi americani. Certo è che l’intrattenimento è particolarmente noto nei paesi asiatici e solo negli anni ‘90 si è sviluppato anche in Europa. In Italia lo abbiamo conosciuto proprio grazie al noto programma di Fiorello.
Il format italiano
Karaoke è stato un famoso programma televisivo trasmesso su Italia 1, ideato da Fatma Ruffini, che ha debuttato il 28 settembre 1992 dalla città di Alba, in provincia di Cuneo. La trasmissione andava in onda ogni sera alle 20 per una durata di 30 minuti e vedeva la partecipazione di concorrenti scelti dalla piazza, che cantavano canzoni in karaoke, con il vincitore scelto dal pubblico a fine puntata. Le parole delle canzoni scorrevano anche sullo schermo e da casa si cantava insieme ai concorrenti.
Grazie alla popolarità del programma, il karaoke diventò un fenomeno di costume sociale anche in Italia, con la trasmissione che si spostava ogni sera in diverse città italiane per incontrare il pubblico.
Gran parte del successo era dovuto al suo conduttore Rosario Fiorello, ex animatore di villaggio, DJ, cantante e presentatore dalla spiccata vena comica che ha dimostrato negli anni successivi in molti programmi televisivi e radiofonici fino a giungere alla prima serata e ai palchi più importanti come quello di Sanremo.
Fiorello, all’epoca 32enne, portava ancora l’iconica coda di cavallo che fu presto imitata da molti ragazzi italiani. Si dimostrò subito trascinante e carismatico nonché molto abile a coinvolgere gli spettatori a partecipare al gioco con lui.
In un’intervista a Radio Deejay, Fiorello ha raccontato quanto sia stata importante la sua esperienza nei villaggi turistici:
“È servito in tutto! Ero l’unico a poter fare quella roba lì, praticamente lo avevo già fatto, si chiamava cartaoke: scrivevo i testi sui fogli e la gente dei villaggi le cantava. Era il mio habitat naturale.”
I personaggi famosi
Molti furono i personaggi che si cimentarono col karaoke e che, nel tempo, avremmo poi ritrovato sui grandi palchi della musica, al cinema o in televisione.
Tra questi ci sono esempi significativi come quello di Elisa Toffoli, una ragazzina che lavorava in un negozio di parrucchieri dedicandosi alla musica a tempo perso, che diventerà famosa qualche anno dopo con alcune sue composizioni in lingua inglese e con il sostegno della produzione di Caterina Caselli. Anche Silvia Salemi, che avrebbe poi cantato a Sanremo, era presente a Palazzolo Acreide in Sicilia. In una tappa vicino a Milano, si esibì Annalisa Minetti. Altri nomi noti come Tiziano Ferro, Camila Raznovich, Michele Fenati e Laura Chiatti hanno partecipato al programma.
Ecco il video della giovanissima Elisa, che canta Questione di Feeling, nella piazza di Monfalcone, sua città d’origine.
Dal successo alla chiusura
Secondo quanto riferito da Fiorello stesso in seguito, durante le prime puntate della trasmissione gli ascolti furono molto bassi e si pensò di cancellare il programma. Ma c’erano già diverse puntate registrate e furono messe in onda. Inoltre, Fatma Ruffini riuscì a convincere Silvio Berlusconi a prolungare la trasmissione di Karaoke durante le festività natalizie, sfruttando la diversa composizione del pubblico in quel periodo dell’anno. Ciò contribuì a una rapida crescita degli ascolti, portando Mediaset (allora Fininvest) a mantenere il format e a renderlo un concorrente fortissimo ai telegiornali trasmessi in contemporanea. Nel 1994, venne lanciata anche una versione serale del programma, chiamata SuperKaraoke.
In quegli anni tutti cominciarono a mettersi alla prova col karaoke che diventò un intrattenimento molto diffuso in bar e locali di vario tipo. Il karaoke si diffuse anche nelle case con il famoso “Canta tu!”, un apparecchio stereo che permetteva di organizzare sessioni casalinghe del programma televisivo.
La terza stagione di Karaoke, tra il 12 settembre 1994 e il 1º luglio 1995, vide come conduttore della trasmissione Beppe Fiorello, fratello minore di Rosario Fiorello e conosciuto come Fiorellino. Beppe, però, non riuscì a replicare il successo di Rosario.
Nell’intento di aumentare gli ascolti, dal 21 novembre 1994 si aggiunse alla conduzione Antonella Elia. Sebbene gli ascolti migliorarono leggermente, la trasmissione fu comunque chiusa alla fine della stagione. Fu la fine di un’era.
Nonostante qualche tentativo più recente di remake – l’ultimo nel 2011, condotto da Angelo Pintus – nessuno è riuscito a replicare i trionfi di un tempo e ad oggi il karaoke resta un raro intrattenimento da bar per appassionati ed irriducibili, che porta con sé un carico di decadenza e nostalgia di cui, forse, possiamo serenamente fare a meno.
Classe ’84, laureata in lingue straniere e discipline dello spettacolo. Ama il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte e la scrittura. Indossa spesso gli occhiali da sole “per avere più carisma e sintomatico mistero”.
Ha scritto due fumetti (“I Voccapierto’s – Le Origini” e “I Voccapierto’s – Back to the Vocca”) e ogni tanto insegna quel poco che ha imparato in giro. Il resto del tempo aspetta che suo figlio si addormenti per leggere un libro.