“Lost” in Italiano si traduce con una sola parola: “Perduto“. Ed è questo il titolo del rompicapo che da qualche giorno girava sulla piattaforma ufficiale dei Linkin Park. L’Underground, per i loro fan è sempre stato il luogo, d’élite dove ritrovarsi. Un sito che ha mancato in questi anni di aggiornarsi, ma che in un bel giorno del 2023 ha deciso di dare un primo input: per dire no, forse poteva essere la fine, in realtà, lo era per davvero, ma anche se è difficile ricominciare, proviamoci un passo alla volta. Senza strafare.
Meteora è il mondo perduto
Tutto nasce dall’anniversario del loro secondo album in studio. Per i meno appassionati quello che alla tredicesima traccia conteneva “Numb” e alla terza “Somewhere I Belong” le canzoni che piu hanno fatto riverbero su scala commerciale e dei fan non accaniti. Ma Meteora, non è solo due canzoni. Meteora, nasce da lontano, in un mondo che in pochi conoscono.
Le Meteore in Grecia
Fonte: Lonely Planet
Quello delle “Meteore” che non sono solo pietre di stelle pronti a far danno sulla terra, ma grossi monasteri imponenti dislocati sulle pareti della montagne della Grecia è davvero un mondo a parte. Un mondo fatto di silenzio. Un mondo che entra in contrasto con i suoni presentati nel disco, ma che nonostante il loro forte impatto riescono a dare voce, anche alla parte più nascosta e più delicata di chi sa ascoltare con il cuore.
Il rompicapo
Pochi giorni fa i Linkin Park hanno sostituito l’immagine profilo dei social con un artwork stilizzato che ricorda la foto principale stampata sul cd uscito nel 2003.
Nei post è stato successivamente rilanciato un link, che riprendeva un vecchio PC, con un download che riportava ad una schermata. Essa invitava a scaricare il file.exe di Numb: ovvero il secondo singolo estratto proprio da Meteora negli anni d’oro. Ma il link in questione non era scaricabile. (Perché, pochi lo sanno ma, il buon Shinoda, trolla da sempre.)
La stanza, i ricordi, le scritte, i cd
Inoltre in questa schermata era presente countdown che finiva il 1 febbraio, data in cui la band americana ha dato il via ad una nuova fase del rompicapo. All’interno del sito ufficiale, attraverso una mail inviata a tutti gli iscritti, si vede apparire una camera da letto stile primi anni 2000 con scrivania, computer ed una serie di indizi e dettagli.
Molti gli oggetti caratteristici degli adolescenti di quegli anni trofei, (premi, memorie, cd, ecc) ed una serie di rompicapi da risolvere nello stile dei videogiochi del genere simili ai “punta e clicca”
Inoltre nella stanza appaiono stampe di prova per la cover di Meteora, foto dell’epoca, DVD di un documentario incluso nel disco e addirittura un faldone che riporta delle etichette illuminanti con la dicitura “Prove che non hanno superato l’esame” oppure “Imagini 2003 scartate”.
Diversi elementi che rimandano ad informazioni e puzzle dove appare chiaro il presentare un’edizione per i 20 anni del secondo lavoro in studio
Lost
Tutti indizi che, se seguiti, finivano per formare una parola: ‘Lost’, chiave e singolo inedito per celebrare questa ricorrenza. Ovviamente la canzone in questione è una traccia inedita, non presente nell’album ma che ha dentro di essa, la bellezza dello stile dei Linkin Park di quegli anni, dettata anche dalla leggendaria voce del loro frontman Chester Bennigton. Inutile dire che, come tutti i fan, non vedevamo l’ora che fosse il 10 febbraio, giorno prima del compleanno di Mike Shinoda, per poter ascoltare questo piccolo grande gioiello, che visto l’album al quale era destinata, si prevedeva già potesse essere davvero una gran bella canzone.
Oggi finalmente Lost è di tutti.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.