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S’intitola “L’odore del mare” ed è un vero e proprio inno alla vita. Potete ascoltarlo nell’ultimo album dei Tiromancino, “Ho cambiato tante case”, uscito l’8 ottobre. Ciò che rende ancor più speciale questa canzone è il perfetto connubio tra le voci di Federico Zampaglione e Carmen Consoli. Una meravigliosa poesia tradotta in musica, in grado di far sentire l’odore del mare anche a chi come me può godere della sua vista solo ogni tanto. Un’ode all’esistenza, sussurrata all’anima di chi sente il bisogno di ricominciare a respirare pace e gentilezza, e a tornare a credere nella bellezza delle piccole cose.
Scritta da Luigi Sarto, coautore anche dei brani “Noi casomai” e “Finché ti va”, è stata annunciata come prossimo singolo dallo stesso Zampaglione sui suoi canali social. Una saggia decisione, in quanto questo brano fa davvero bene all’anima e di questi tempi ci vuole come una boccata d’aria fresca. Il pensiero che parole come queste possano raggiungere più persone possibili, magari mentre sono da sole alla guida della propria auto dopo una sfinente giornata di lavoro, fa davvero bene al cuore.
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Testo ed interpretazione
Di notte a volte l’esistenza perde le sue rotte
E ti trascina lungo il fiume della tua mente
E le risposte non sono mai le stesse
Sarà che hai amato tanto e adesso sei distante
O forse hai amato troppo e resti indifferente
Con chi promette e non mantiene
Chi dice, “Aspettami” e non viene
Quante volte ti sei persa e non ti sei mai arresa
Con quel sorriso che salvezza è a volte anche un’impresa
E se ti guardi dentro vorresti indietro il tempo
Lo sai anche tu
Questa è la tua vita
E anche se fa male
Non rinunciare
A darle il senso che vuoi tu
Cerca l’ironia
Continua a respirare
L’odore del mare
Di notte a volte il tuo futuro sembra dietro un velo
Le stelle stentano a brillare su di un cielo nero
E ti tormenti col passato che non hai mai scordato
Non c’è un altro modo di essere da come siamo
I limiti saranno enormi se non li superiamo
E se ti guardi intorno è ancora giorno
Continua a respirare
L’odore del mare
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.