“Ahia è una parola affascinante. Nessuno te la insegna. Non è che un giorno, quando sei bambino, tua mamma arriva e ti dice: “è qualcosa che devi esclamare quando ti fai male”. Non te ne parla il maestro a scuola, non te la svelano gli amici al campetto. Tutti veniamo al mondo con un determinato numero di Ahia dentro, nel codice genetico, innati. Ognuno di essi corrisponde a una volta in cui permettiamo al mondo di farci del male”
E’ cosi che Riccardo Zanotti parla del titolo del suo primo libro che sarà disponibile in tutte le librerie il 3 novembre “Ahia!” edito dalla casa editrice Mondadori, per un totale di 144 pagine. Il primo romanzo del frontman e leader dei Pinguini Tattici Nucleari, che narra la storia dell’incontro tra un padre e un figlio e presto diventerà anche musica: esattamente il 4 dicembre, quando verrà pubblicato l’omonimo Ep dei mitici PTN.
In questo suo primo debutto narrativo, il leader dei cari Pinguini racconta, come già esposto, un incontro difficile eppure necessario da sempre tra due generazioni, due mondi completamente diversi tra loro: quello di un padre (che non ha mai voluto riconoscersi tale) e quello di un figlio (che vuole esaudire l’ultimo desiderio di mamma). Due opposti. Pianeti totalmente differenti. Distanti in ogni dove ma uniti dalla comune passione per la musica, colonna sonora di queste pagine e della vita stessa dello scrittore e del personaggio. “Ahia!” punta le luci su quelle cose ci fanno tanto male, ma che sono quel tutto che occorre per rivoluzionare totalmente la vita di una persona.
Il romanzo ha lo stesso nome del nuovo EP del gruppo bergamasco e voce di tutti i “Ringo Star” incompresi di questo mondo. Chissà se Giovanni, il protagonista di questo libro, passerà da Bergamo, e ci parlerà di quanto sono belle le mura che dividono città alta da città bassa. Anche questo paesaggio ci parla della dualità di due territori completamente diversi, in pochi metri di distanza, così come quelli raccontati, tra la musica e la pagine di “Ahia“. Pare proprio che questi Pinguini riescano proprio a mettere d’accordo tutti.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.