Si intitolerà The Real Me e racconterà vita ed opere di Keith Moon, il compianto batterista degli Who, morto a soli 32 anni (nel 1978), in circostante mai del tutto chiarite.
Il titolo prende chiaramente spunto dal secondo brano del disco Quadrophenia (1973), che a sua volta è anche il titolo di un film (1979, diretto da Franc Roddam), ispirato alle canzoni degli Who.
L’attesa sta per terminare
Dopo varie vicissitudini e battute d’arresto di questo progetto che procede a passi lentissimi da anni, è la rivista Variety ad annunciare la squadra di lavoro definitiva e che le riprese partano la prossima estate.
Alla regia del biopic troviamo Paul Whittington (The Crown), mentre la sceneggiatura è affidata a Jeff Pope (nomination all’Oscar per Philomena). I superstiti e co-fondatori della band Roger Daltrey e Pete Townshend sono inclusi nel progetto come produttori esecutivi, mentre Bill Curbishley, loro storico manager sarà il produttore.
Dietro tutto il progetto c’è la White Horse Picture, che ha prodotto anche Living in the Material World, il documentario di Martin Scorsese su George Harrison, e Eight Days a Week: The touring years di Ron Howard sui Beatles.
Le indiscrezioni
Sono anni che si parla di questo film, addirittura pare che la prima sceneggiatura risalga al 1993. A confessarlo è Townshend, con questa dichiarazione:
“Ero a New York a lavorare alla produzione di ‘Tommy’ per Broadway. Lo scrittore John Lahr, mio amico, mi inviò una sceneggiatura. Lo chiamai e gli chiesi: ‘Da dove hai preso questa storia degli Who?’. Lui rispose: ‘Da Roger’. Gli dissi: ‘Allora devi parlare anche con me, con il nostro manager Bill Curbishley, con John Entwistle, con la sua ex moglie. Devi parlare con tutti, perché in queste pagine c’è solo l’adorazione di Roger per Keith.”
Ma qualcosa deve essere cambiato nel tempo, perché Townshend, conosciuto per non avere peli sulla lingua, è apparso piuttosto disinteressato a questo film, nelle sue ultime dichiarazioni:
“Qualcuno dovrà interpretare Pete Townshend. Ho letto versioni diverse di come era il mio rapporto con Keith. Certamente non sono mai stato un suo rivale, ma nemmeno il suo cagnolino. Era un grande manipolatore e un grande personaggio, un grande showman. Portava gioia, ma anche difficoltà. Sono sempre stato onesto, quando l’ho detto. Onestamente del film non me ne frega un cazzo. Spero che alla fine si faccia, perché Roger ci ha lavorato.”
Roger Daltrey, in effetti, pare che sia colui che più di tutti tiene al progetto e tenta di portarlo a termine da decenni. Uno snodo importante e non ancora superato è quello del cast. In particolare, in merito al protagonista, Daltrey ha dichiarato:
“Dipenderà molto dall’attore e dai suoi occhi. Sarà scritturato esclusivamente per i suoi occhi perché Keith aveva occhi straordinari.”
Classe ’84, laureata in lingue straniere e discipline dello spettacolo. Ama il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte e la scrittura. Indossa spesso gli occhiali da sole “per avere più carisma e sintomatico mistero”.
Ha scritto due fumetti (“I Voccapierto’s – Le Origini” e “I Voccapierto’s – Back to the Vocca”) e ogni tanto insegna quel poco che ha imparato in giro. Il resto del tempo aspetta che suo figlio si addormenti per leggere un libro.