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Anche in Italia come in tutto il mondo in tempo di Covid-19 molti negozi di musica hanno sviluppato delle forme ibride di commercio online, permettendo ai clienti di ottenere le copie degli LP durante le chiusure forzate dei negozi. Gli LP esatto, avete sentito bene. In un mondo che va avanti tra un pirata ed una playlist su Spotify, i 33 giri prendono sempre piu piede. Siamo da sempre abituati al successo di questo formato, che in Italia proprio nel primo trimestre di quest’anno ha superato il CD dopo trent’anni. Proprio per questo motivo si riconfermano tutta una serie di pubblicazioni che arrivano nei negozi in occasione del Record Store day, che quest’anno ha già avuto due eventi a riguardo: uno a luglio e uno a giugno.
Un po’ di conti
Nel tristissimo venti venti il vinile ha dato al mercato locale un contributo di oltre 15 milioni di euro grazie alle sue vendite con una crescita del 2,5%, rispetto alle vendite dei CD in calo di oltre il 35%. Secondo i dati IFPI, il bel paese si colloca al settimo posto a livello globale tra i paesi con le maggiori vendite del vinile, che rappresenta una fetta importante del 20% del peso del fisico nel mercato mondiale.
A livello internazionale il vinile ha generato ricavi per quasi 170 milioni di dollari e il formato è ora dominante rispetto al CD in 17 mercati (rispetto ai dieci del 2019). Pensa te, questo vinile come è tornato di moda!
Il mercato del supporto musicale non va bene solo in Italia, ma anche e soprattutto in America dove l’acquisto del “disco nero”, come correttamente osservano i responsabili delle fabbriche di vinile, consegue alla produzione di questo supporto in modo del tutto artigianale e richiede grosse competenze in merito: produrre un vinile con varie colorazioni mette ad esempio sotto stress un impianto per giorni e molte persone queste grandissime competenze tecniche negli anni sono andate disperse. Ma si spera torneranno di moda pure quelle!
Vinile e giovani di oggi
Non è un caso che questo “ritorno al passato” veda coinvolta anche la generazione più giovane dei teenager. Perché lo sappiamo, così come era successo per i pantaloni a zampa, o il ritorno dei paninari per le strade, anche i vinili sono un mondo e una moda che fa gola.
Per molti di questi giovincelli, cresciuti come nativi digitali, il meraviglioso 33 giri rappresenta un modo per disporre di un oggetto fisico che testimonia la vicinanza all’artista seguito. E gli acquirenti più giovani non sono solo fan delle nuove star dell’hip hop e rock ma molto fortunatamente comprano anche i grandi album del passato e molto catalogo storico, ulteriormente sostenuti dal fatto che il Bonus Cultura 18app offre loro l’opportunità di disporre di un fondo di 500 euro per comprare prodotti culturali tra i quali proprio il vinile, che sarà l’assoluto protagonista anche della sua giornata internazionale con cadenza annuale ogni 28 novembre, con buona felicità e orgoglio del fan musicale e dei negozi indie che li vendono.
Beh, che dire, attendiamo il ritorno del Jukebox ora!
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.