Wish You Were Here il capolavoro dei Pink Floyd


Il 12 settembre del 1975 usciva “Wish You Were Here” un brano musicale del gruppo britannico Pink Floyd, quarta traccia dell’album omonimo, considerato ancora oggi un vero capolavoro.

Chi sono i Pink Floyd

Nel 1965, dall’incontro di 4 studenti universitari inglesi, Roger Waters, Nick Mason Richard Wright e Syd Barrett, nasce uno dei più famosi gruppi rock di tutti i tempi: i Pink Floyd.

All’inizio del 1967 il gruppo pubblica il suo primo singolo, “Arnold Layne”, seguito da “See Emily play”, entrambe le canzoni sono composte da Syd Barrett, leader naturale della band e autore di gran parte dei brani contenuti nel loro primo album, “The Piper at the Gates of Dawn”.

Purtroppo, già verso la fine del 1967, Barrett inizia a dare segni di instabilità psichica, probabilmente causata da un uso eccessivo di sostanze lisergiche, e verrà prima affiancato dal chitarrista David Gilmour ed infine sostituito definitivamente.

La presenza di Barrett, almeno a livello compositivo, continua a farsi sentire anche negli album successivi della band, “A Saucerful of Secrets”, uscito nel 1968 e “Ummagumma”, del 1969.

Nel 1973 esce “The dark side of the Moon”, l’album che consacra definitivamente la band nell’olimpo delle divinità del rock, registrando un successo enorme a livello mondiale. La scrittura delle canzoni è sicuramente influenzata dai problemi mentali che aveva avuto Syd Barrett, che ormai aveva lasciato il gruppo. “The Dark Side Of The Moon era un’istanza di empatia politica, filosofica e umanitaria che chiedeva disperatamente di venir fuori” avrebbe dichiarato poi Roger Waters.

Nasce “Whish You Were Here”

Reduci del loro ultimo successo, i Pink Floyd si ritrovano a dover fare i conti con uno dei momenti più difficili per una band, la difficoltà di scrivere nuovi brani ed essere all’altezza delle aspettative dei fan e della casa discografica.

Dopo diverse settimane passate a brancolare nel buio Roger Waters finalmente riesce a trovare l’ispirazione nelle quattro note di chitarra suonate quasi per caso da Gilmour, che gli riportano alla mente un’immagine quasi “spettrale” del ex componente Syd Barrett.

“Wish You Were Here”, è un inno dedicato a Barrett ma ha la capacità di assumere un significato universale, in grado di rivolgersi ad ognuno di noi. Con questo testo, Roger Waters e David Gilmour ci invitano a guardare oltre la nostra quotidianità, a riflettere sul senso della nostra esistenza, a saper distinguere una vita autentica da una di facciata, che ci soddisfa, forse, ma non ci rende felici né liberi.

Ecco il testo:

 

Wish you were here

So, so you think you can tell

Heaven from hell

Blue skies from pain

Can you tell a green field

From a cold steel rail?

A smile from a veil?

Do you think you can tell?

Did they get you to trade

Your heroes for ghosts?

Hot ashes for trees?

Hot air for a cool breeze?

Cold comfort for change?

Did you exchange

A walk on part in the war

For a lead role in a cage?

How I wish, how I wish you were here

We’re just two lost souls

Swimming in a fish bowl

Year after year

Running over the same old ground

And what have we found?

The same old fears

Wish you were here

Vorrei che tu fossi qui

Quindi, quindi tu pensi di saper distinguere

Il paradiso dall’inferno

Cieli blu dal dolore

Di saper distinguere un prato verde

Da una fredda rotaia d’acciaio?

Un sorriso da un velo?

Tu credi di riuscire a distinguere?

 

Ti hanno portato a barattare

I tuoi eroi in cambio di fantasmi?

Calde ceneri in cambio di alberi?

Aria calda in cambio di brezza fresca?

Freddo conforto al posto del cambiamento?

Hai preso

Un ruolo da comparsa in guerra

In cambio di un ruolo da protagonista in gabbia?

 

Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui

Siamo solo due anime perse

Che nuotano in una boccia di pesci

Anno dopo anno

Correndo lungo lo stesso vecchio terreno

E cosa abbiamo trovato?

Le stesse vecchie paure

Vorrei che tu fossi qui.