Il Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha una magia tutta particolare. Attrici carismatiche, strette in abiti strepitosi che sembrano dee e uomini carismatici dentro eleganti completi, arrivano da ogni dove per quest’evento così importante. Uomini e donne vestiti di un sorriso radioso.
Il cinema con la sua magia e il suo fascino invade Venezia, così come il profumo del pane invade le vie al mattino presto. Il red carpet è una sfilata di sorrisi radiosi, le grida dei fotografi che richiamano l’attenzione degli attori riempie l’aria, le luci dei flash abbagliano come la bellezza degli abiti.
Quest’anno, però, la 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ha un sapore un po’ diverso, profuma di rinascita dopo un periodo duro e difficile, che ha avuto importanti ripercussioni anche sull’industria dello spettacolo.
In occasione della cerimonia di apertura, è stato consegnato il Leone d’oro alla carriera a Roberto Benigni, artista poliedrico, regista, attore, sceneggiatore di una sensibilità unica, capace di toccare l’animo umano e di capirlo come pochi.
Come di consueto, dopo aver ricevuto il premio, Benigni, ha tenuto il suo discorso di ringraziamento, discorso che si è chiuso con dolcissime parole di ringraziamento alla moglie, Nicoletta Braschi. Quelle dell’attore per la moglie, sono però, parole non solo di ringraziamento, ma anche d’amore, un amore profondo, puro, intenso, un amore che va oltre la vita stessa.
“Non posso neanche condividere” dice Benigni “o dire questo premio lo dedico a… concedetemi qualche momento per dedicare poche parola per una persona che è, insomma, è all’apice dei miei pensieri” continua l’attore e negli occhi la luce cambia, si riempiono di tutto l’amore che prova per Nicoletta Braschi, la moglie.
“La mia attrice prediletta“, così si riferisce alla moglie, alla quale il premio non può dedicarlo “questo premio è suo, è tuo” dice Benigni ad una Braschi visibilmente emozionata.
“Io conosco una sola maniera di misurare il tempo: con te e senza di te, questa è la mia maniera di misurare il tempo, lo è sempre stata” continua “E allora, veramente, non te lo posso dedicare“. E ci sono Roberto e Nicoletta adesso, un uomo che ama la sua donna, che è fiero di lei e che nel parlarle, nel ringraziala, nel dedicarle il suo pensiero, l’emozione e la purezza di quel sentimento diventano quasi tangibile, palpabile, la luce negli occhi cambia, le sorride con una dolcezza infinita.
“Però possiamo fare così, lo possiamo dividere. Io prendo la coda, per manifestare la mia gioia, per farvi vedere la mia allegria, e il resto è tuo. Le ali, le ali soprattutto, Perché se qualche nel lavoro che ho fatto qualcosa ha preso il volo è grazie a te”. Parole che riempiono il cuore, che lo scaldano, che fanno chiaramente capire che dietro un grande uomo non c’è la una grande donna, ma questa gli sta di fianco e cammina con lui.
Braschi e Benigni, talenti straordinari, una squadra che insieme lavora bene, che funziona. Roberto e Nicoletta, una coppia unita, solida, verrebbe da dire due teste, ognuno con le proprie diversità, con le proprie peculiarità, ma un solo cuore e due anime legate a doppio filo
“Guarda! E’ stato proprio un amore a prima vista, anzi! A ultima vista, a eterna vista“. Così Benigni conclude il suo discorso.
Parole profonde sincere, parole che hanno emozionato lui e la Braschi, parole che hanno toccato anche il cuore di chi le ha ascoltate.
L’amore ci capita, non si sceglie, semmai ci sceglie, ed è un sentimento che ha la forza e l’irruenza di un fiume in piena, un sentimento vivo, profondo, uno di quei sentimenti che scava dentro
Amare non è annullarsi e non è annullare l’altro. L’amore è Roberto, che guarda Nicoletta con occhi che solo l’amore è capace di rendere così e le dice quanto l’ammiri, quanto sia fiero di lei, quanto lei sia speciale e importante per lui. L’amore non è egoista, è capace di gentilezza.
“Conosco una sola maniera di misurare il tempo: con te e senza di te, questa è la mia maniera di misurare il tempo”. Roberto e Nicoletta sono la dimostrazione di come, quando si ama l’altro ci faccia dimenticare cosa significhi essere soli, cosa vuol dire bastare a se stessi. Il compagno è un valore aggiunto e, loro, sono il valore aggiunto l’uno dell’altra, il tesoro prezioso l’uno dell’altra.
In tempi così particolari, in tempi in cui troppe cose sono “mordi e fuggi”, dove l’odio sembra più forte di tutto il resto, poter carezzare questo tipo di amore ti fa sentire che, al mondo, qualcosa di buono può ancora esserci.
“O sei innamorato, o non lo sei. È come la morte… o sei morto, o non lo sei: non è che uno è troppo morto! Non c’è troppo amore, l’amore è lì, non si può andare oltre un certo limite e quando ci arrivi, a questo limite, è per l’eternità”
Roberto Benigni