Inventrice, intelligente, curiosa e brillante: lei è Ann Makosinski, classe 1997 è stata inserita nel 2014 dal Forbes nella lista degli under 30 da tenere d’occhio.
Alcuni avranno letto il suo nome e la sua storia nel libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli” (ed. Mondadori), ma chi è Ann Makosinski?
Fonte foto: thred.com
La definizione più calzante potrebbe essere “inventrice”. A sedici anni Ann ideò una torcia in grado di illuminare traendo energia dal solo calore della mano. Questa invenzione le fece vincere il secondo premio alla fiera della scienza di Vancouver e un premio al Google Science Fair.
Le sue idee e intuizioni brillanti sembrano frutto di una dote innata, di una perspicacia che ha caratterizzato la sua personalità sin da bambina. Ann parte dal problema per trovare la soluzione, così come è stato per la storia dell’invenzione della sua torcia.
Ann si trovava nelle Filippine, terra d’origine della sua famiglia e lì viveva, tra le altre, una sua cara amica impossibilitata a studiare poiché in casa non correva energia elettrica. Il progetto di Ann impiegò un investimento di circa 26 dollari e una grande intuizione.
Mise a punto il concetto di effetto termoelettrico scoperto nel 1834 da Jean Peltier, che utilizza la differenza di temperatura per produrre elettricità. In questo modo, dalla differenza tra il freddo dell’aria interna e il calore della mano, si crea energia elettrica che grazie ad un un circuito che fornisce la tensione necessaria, fa accendere la lampadina.
La torcia si chiama Hollow ed è, in poche parole, semplice, ecologica ed economica.
Ann Makosinski, un semplice genio
Le idee geniali possono venire – forse – a chiunque ma ciò che contraddistingue un genio, un inventore, da chi non lo è, è la capacità di trasformare un’intuizione in realtà.
Ann è stata abituata sin da bambina a costruirsi i suoi giocattoli facendo lavorare fantasia e inventiva. La tecnologia non è mai stata per lei qualcosa a cui ambire, ha sempre preferito attingere ispirazione dalla realtà che la circondava.
Nel TedxTenne del 2017, uno dei tanti TedTalk a cui ha partecipato poco più che ventenne, ha dichiarato:
Non avevo un Tamagotchi, una Nintendo, una Wii o una Xbox – ha detto – tutto quello che mi davano era una pistola con la colla a caldo, e io dovevo inventare i miei stessi giochi. In questo modo sono stata quasi ‘forzata’ a essere creativa in uno dei primi ‘problemi’ che hai da bambino: come posso divertirmi?
Ann non si è fermata all’invenzione della torcia. La capacità di creare energia da fonti totalmente ecologiche è una costante della sua attività ingegneristica. Ha infatti ideato anche una tazza che trasforma il calore delle bevande in elettricità per caricare la batteria del cellulare.
Da dove le è venuta l’idea? Sempre dalla realtà che la circonda! Notando e ascoltando le continue lamentele delle sue amiche sul perenne stato di carica bassa del loro cellulare, Ann ha trovato una soluzione.
Dico sempre alle persone di focalizzarsi sui problemi più piccoli e di provare a risolverli, perché non si sa mai quante persone potrebbero trarre beneficio dalla tua invenzione.
Oggi Ann studia letteratura, ha un profilo social dove raccoglie foto di lei e della sua quotidianità e a uno sguardo superficiale potrebbe sembrare una ragazza come tante. Invece dietro a questa copertina c’è una ragazza profonda e con una curiosità innata che la sta portando molto lontana, giorno dopo giorno.
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
Mi contraddistinguo per la testa dura e la curiosità che mi portano ad interessarmi sempre a ciò che succede nel mondo. Amo l’arte in maniera viscerale, leggo sempre troppo poco per quanto vorrei, cucinare e camminare. Hermes mi da la possibilità di raccontarvi con le mie parole questi mondi e di portarvi a spasso con me.